INCHIESTA DUNE: ARRIVA LA PRIMA CONDANNA, PATTEGGIA L’IMPRENDITORE

Inchiesta Dune: arriva la prima condanna conseguenza di un patteggiamento da parte di un impreditore coinvolto

Si tratta dell’imprenditore Giuseppe Pellegrino, difeso dall’avvocato Magliuzzi, che ha patteggiato la pena a 2 anni dinanzi al Giudice per l’udienza preliminare Pierpaolo Bortone.

Amministratore della società Marine Building Service, Pellegrino doveva rispondere di aver turbato la gara in merito al campo di regata e per la fornitura dei materiali del pontile nell’ambito degli appalti per la Coppa del Mondo di Canottaggio 2020. Lavori che avevano un importo di circa 209mila euro.

Secondo gli inquirenti, l’allora assessore Innocenzo D’Erme e l’ex Sindaco Giada Gervasi, insieme ai dipendenti comunali, avrebbero fatto in modo di revocare la gara d’appalto così da escludere una ditta di costruzioni prossima vincitrice e favorire la società di Pellegrino. Il Rup Minotti revocò la gara con apposita determina risalente al dicembre 2019 con il pretesto che i lavori non potessero essere effettuati per via dei vincoli imposti dall’Ente Parco Nazionale del Circeo, guidato dall’allora Direttore Paola Cassola (anche lui indagato per altri episodi per cui successivamente il Riesame ha annullato l’ordinanza nei suoi confronti).

Peraltro la ditta che fu esclusa, la Dea Costruzioni srl, si è costituita parte civile nel processo con rito ordinario che si sta svolgendo presso il Tribunale di Latina e che riprenderà il prossimo 12 ottobre: alla sbarra, Gervasi, D’Erme, Dapit, Bottoni e Manzo.

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