IN REGIONE SI PARLA DI MAFIA: ASSENTE IL SINDACO DI ANZIO, CUSANI IN SILENZIO

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Commissione antimafia in Regione Lazio
Commissione antimafia in Regione Lazio tenutasi il 5 luglio 2022

Commissione antimafia in Regione Lazio: presenti sindaci e delegati, assente primo cittadino di Anzio Candido De Angelis

Si è tenuta l’audizione sulla criminalità organizzata organizzata dalla Commissione “Affari costituzionali e statutari, affari istituzionali, partecipazione, risorse umane, enti locali, sicurezza, lotta alla criminalità, antimafia”. L’incontro è durato circa due ore alla presenza degli invitati e con la circostanza di qualche assenza assordante e di evidenti silenzi.

L’ultima delle audizioni andate in scena presso la stessa commissione, a tema criminalità organizzata nella provincia pontina e sul litorale sud capitolino, si svolse il 21 febbraio 2019. Un’audizione a cui furono invitati i sindaci di nove comuni e che vide la partecipazione di appena tre primi cittadini, un delegato del sindaco di Minturno e tante assenze tra cui Terracina, Gaeta e Anzio. Quell’incontro non sarebbe stato importante se non per le dichiarazioni dell’allora sindaco di Formia Paola Villa la quale raccontò, con tanto di nomi e cognomi, la presenza di alcune famiglie legate alla camorra presenti in città.

A distanza di oltre tre anni, la commissione, che ad ogni modo non è specificatamente dedicata ai temi di mafia e non ha i poteri di quella parlamentare, ha rivolto l’attenzione alle ultime inchieste e circostanze che hanno caratterizzato l’ambiente pontino, oltreché Anzio e Nettuno. Sono stati il Presidente dell’Osservatorio Tecnico – scientifico per la sicurezza e la legalità, Gianpiero Cioffredi e la consigliera regionale Gaia Pernarella a introdurre l’incontro sull’audizione che aveva un titolo non ambiguo: “gravi episodi di criminalità organizzata, che hanno interessato e coinvolto alcuni Comuni del litorale a sud di Roma“.

Cioffredi ha passato in rassegna tutti fatti più significativi della provincia pontina (tra inchieste, processi e rapporti antimafia) finiti all’attenzione della cronaca: dai clan rom alle infiltrazioni camorristiche, fino alle ultime operazioni anti-droga. Particolare attenzione alla maxi indagine della DDA di Roma denominata “Tritone”: 65 arresti tra Anzio e Nettuno che hanno reso evidente una vera e propria ‘ndrina sul litorale sud-romano. E a mancare, seppur invitato, era proprio il Sindaco di Anzio Candido De Angelis, mentre per Nettuno (comune commissariato da un paio di settimane) vi era la presenza del Comandante della Polizia Locale. Assente anche il sindaco di Fondi Beniamino Maschietto.

Presenti in commissione anche i Sindaci di Sperlonga Armando Cusani, di Formia Gianluca Taddeo, di Minturno Gerardo Stefanelli (quest’ultimo anche Presidente della Provincia di Latina) e di Aprilia Antonio Terra. Per Gaeta assente il neo-sindaco Cristian Leccese, sostituto dalla vice-Sindaco Teodolinda Morini. Assente pure il sindaco di Terracina Roberta Tintari che ha delegato l’assessore al bilancio Davide Di Leo. Ma mentre il sindaco di Formia e Aprilia sono intervenuti in audizione, sia Di Leo che soprattutto il sindaco di Sperlonga Armando Cusani non hanno sentito il bisogno di relazionare sulla situazione dei rispettivi comuni sul lato delle infiltrazioni mafiose. In silenzio anche il delegato del Comune di Gaeta.

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Intervenuto in commissione anche il consigliere regionale di Formia Giuseppe Simeone che ha incentrato il suo discorso sul soggiorno obbligato di alcune famiglie nel territorio, riferendosi ai Bardellino. Secondo l’esponente di Forza Italia, i sindaci non possono molto quando si trovano costretti dallo Stato a ospitare sul proprio territorio famiglie legate o vicine a sodalizi mafiosi.

Il sindaco di Minturno Gerardo Stefanelli ha invece dichiarato di non avere mai ricevuto pressioni in anni di amministrazione e ha proposto un patto anti-riciclaggio obbligatorio tra enti locali.

Presenti all’incontro e intervenuti l’Associazione “Libera nomi e numeri contro le mafie”, l’Associazione “Antonino Caponnetto” contro le Illegalità e le Mafie, l’Associazione “Articolo 21” e l’Associazione “Le Agende rosse”.

“I numerosi e gravi episodi di criminalità organizzata, che hanno interessato e coinvolto alcuni Comuni del litorale a sud di Roma – ha dichiarato nel suo intervento la consigliera regionale Gaia Pernarella – destano profonda preoccupazione e se anche le commissioni regionali non hanno competenze ispettive, una riflessione su quello che sta accadendo, va fatta. Per questo motivo, già nel mese di marzo ho richiesto una seduta della I Commissione regionale che si occupa anche di  lotta alla criminalità e antimafia, alla presenza dei sindaci della zona e delle associazioni che si occupano di combattere l’illegalità”.

“I mesi successivi alla mia richiesta di sono arricchiti di ulteriori fatti – ha continuato Pernarella –  e nuovi interventi delle forze dell’ordine che hanno a loro volta accresciuto la consapevolezza che la giornata di oggi era necessaria da cui ringrazio tutti i Sindaci, loro delegati, le associazioni che hanno inteso essere presenti. Come ben saprete nei prossimi mesi importanti investimenti pubblici sono attesi nei nostri territori e questi alimentano gli appetiti delle tante associazioni criminali che i rapporti semestrali della DIA, ormai da decenni, testimoniano operare in modo consistente sul nostro litorale, molto attrattivo per le organizzazioni criminali che investono nell’industria del divertimento e nei settori collegato dell’edilizia, del commercio, dello smaltimento dei rifiuti”.

“Negli ultimi mesi – ha continuato ancora la consigliera regionale M5S – abbiamo registrato una imponente operazione della Direzione Antimafia che ha interessato i Comuni di Anzio e Nettuno coinvolgendo direttamente anche gli amministratori dei due comuni con ramificazioni nella vicina Aprilia. O a Formia dove c’è stata una sparatoria che ha visto risultato ferito un esponente di una nota famiglia criminale e un mese e mezzo fa un’operazione dell’Antimafia intervenuta con gli elicotteri su cui, ho letto, si è espresso con parole che mi sembrano degne di attenzione da parte di questa Commissione, anche un parroco cittadino, direttore della Caritas diocesana, don Alfredo Micalusi”.

“Episodi attenzionati dalle forze dell’ordine e dagli organi inquirenti, purtroppo non nuovi per il territorio del litorale sud della regione che  da anni si ritrova a fare i conti con spaccio, prostituzione, agromafie e sfruttamento degli immigrati a cui si aggiungono episodi di arresti per corruzione nelle Istituzioni come nei casi di Sabaudia e Terracina. Ritengo per tutto quanto elencato sia fondamentale e importante tenere alta l’attenzione, tra di noi cosi come tra i cittadini, compito a cui sono convinta sta adempiendo coraggiosamente la stampa, anche in questo caso credo non senza difficoltà, considerato gli spessori criminali con cui deve confrontarsi”, ha concluso Pernarella nel suo intervento.

Anche il Sindaco di Formia Gianluca Taddeo ha rilasciato una nota in cui ha sintetizzato il suo intervento in commissione. “La legalità, la sicurezza dei cittadini, l’assoluta trasparenza amministrativa sono il perno su cui abbiamo scelto di impostare l’azione amministrativa sin dal primo giorno del suo insediamento ad ottobre 2021. Non esiste buon governo senza una guida istituzionale chiara e decisa nella lotta alla criminalità organizzata. Questo il cuore dell’intervento che ho fatto oggi nel corso dell’audizione, svolta nella commissione I del consiglio regionale del Lazio, in merito ai “gravi episodi di criminalità organizzata, che hanno interessato e coinvolto alcuni Comuni del litorale a sud di Roma” a cui sono stati invitati a partecipare oltre che alcune associazioni anche alcuni sindaci della provincia di Latina. L’audizione è stata l’occasione per illustrare brevemente alcuni provvedimenti già assunti in questi mesi dalla nostra amministrazione, tutti mirati ad implementare i presidi delle forze dell’ordine sul territorio, ad innalzare gli standard di sicurezza e controllo a Formia, a dare ai cittadini le risposte che attendono da tempo. Mi riferisco al progetto d’istallazione del sistema di videosorveglianza, che sarà ulteriormente potenziato a breve, installato nei punti nevralgici della città, per il quale il Comune ha messo anche a disposizione i monitor e la rete, e che consente l’accesso in tempo reale alle forze dell’ordine ai filmati. Contestualmente abbiamo puntato sul progetto di realizzazione di una nuova Caserma dei carabinieri, da collocarsi nei locali presenti sull’area portuale del Molo Vespucci di Formia, per il quale è stata avviata la fase interlocutoria con la Regione Lazio per il trasferimento dell’immobile all’Arma dei Carabinieri”.

“Nello stesso contesto é stato chiesto il potenziamento del Commissariato di Polizia di Formia e di creare un nucleo operativo, in accordo con la Prefettura di Latina, finalizzato al coordinamento delle attività svolte dal Comune di Formia in settori chiave, quali ad esempio, l’urbanistica e il commercio. Tutti progetti che hanno ricadute importantissime a tutela della incolumità e sicurezza di una comunità molto vasta che da Formia si estende sino ai confini con la Campania. Purtroppo, parliamo di zone altamente sensibili alle infiltrazioni criminali anche per la posizione geografica che ricoprono ma non per questo inerti rispetto ad una battaglia, quella alla criminalità, che può e deve essere vinta e ci deve vedere tutti uniti senza distinzione di colori politici. Le istituzioni si rafforzano grazie alla collaborazione con le forze dell’ordine e tutti gli Enti preposti al controllo del territorio. Il Comune di Formia è in prima linea in questa battaglia certi che con l’impegno di tutti sapremo continuare a difendere dalla criminalità a tutti i livelli, la nostra comunità sana e rispettosa delle leggi e delle regole”.

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