IL CONTO SALATISSIMO DI ZACCHEO SINDACO, TRA SOLDI BUTTATI E CAUSE CONTRO IL COMUNE

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Il conto salatissimo di Zaccheo Sindaco (27 maggio 2002 – 15 aprile 2010) si racchiude in queste impressionanti cifre che certificano l’inefficacia amministrativa condita da negligenza:

  • 22 milioni di euro di risorse pubbliche sperperate
  • 50 milioni di euro di contenziosi contro il Comune di Latina lasciati “in dote” ai successori

22 MILIONI DI EURO DI RISORSE PUBBLICHE SPERPERATE

L’attuale candidato sindaco del centrodestra è stato capace di bruciare una media di quasi 3 milioni di euro di soldi pubblici all’anno.
Ecco le cifre nel dettaglio.

EX-ICOS: 5 MILIONI DI EURO

A fine 2002, allo scopo di far diventare il Palazzo M sede universitaria, Il Comune di Latina a guida Zaccheo sigla un protocollo d’intesa con l’Università degli studi La Sapienza di Roma e il Provveditorato alle Opere Pubbliche della Regione Lazio, impegnandosi a mettere a disposizione un’area di sua proprietà per la costruzione, da parte del Provveditorato alle Opere Pubbliche, di un edificio da adibire a caserma della Guardia di Finanza.
Nel 2003 viene siglato un secondo protocollo d’intesa, ma questa volta il Comune si impegna ad acquistare un immobile, che poi il Provveditorato delle Opere Pubbliche avrebbe ristrutturato per adibirlo a sede della Guardia di Finanza.

Ex Icos
Ex Icos

Pertanto, non più una operazione a costo zero ma un’operazione onerosa e anche avventata. Infatti, non vi era alcuna certezza che il Provveditorato delle Opere Pubbliche avrebbe poi effettivamente ristrutturato l’immobile, perché il protocollo d’intesa è solo una manifestazione di intenzioni e non un atto deliberativo con tanto di stanziamento di spesa.  

Come era prevedibile, il Provveditorato delle Opere Pubbliche non ristrutturerà proprio niente.
Una vicenda sconcertante, anche perché il Comune a guida Zaccheo spende a giugno 2003 l’esorbitante cifra di € 3.030.000 per l’acquisto di un immobile fatiscente (in città conosciuto come l’ex-Icos), nel corso di una chiacchieratissima e rocambolesca asta fallimentare.

All’amministrazione Zaccheo non basta però aver sperperato oltre tre milioni di euro di soldi pubblici per l’inutile acquisto.
Con una procedura non proprio limpida, alla fine del 2004 vengono assegnati dei lavori di messa in sicurezza per l’importo di circa € 2.000.000 ad una Associazione Temporanea d’Imprese di cui fa parte la società di un imprenditore molto vicino a Zaccheo.
I lavori si riveleranno completamente inutili, perché Zaccheo lascerà in completo abbandono l’immobile, che quindi diventerà in breve un vero e proprio rudere.

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CITTADELLA GIUDIZIARIA: 8,2 MILIONI DI EURO

Il costo iniziale dell’opera è fissato in 14,5 milioni di euro, ma ne vengono stanziati soltanto 8,2 milioni di euro. Pertanto i lavori, cominciati all’inizio del 2004, si fermano nel 2006 per mancanza di fondi. Ben presto la struttura, completamente abbandonata, si degrada ed è anche oggetto di atti vandalici e di furti vari (in particolare porte, finestre e infissi), per cui in breve tempo diventa anch’essa, come l’ex-Icos, un rudere.

METRO: 6 MILIONI DI EURO

Per la vicenda metro, Zaccheo è stato indagato per i reati di falso e truffa aggravata ai danni dello Stato.

Oltre all’ex-Sindaco sono stati coinvolti anche l’allora Dirigente del Comune di Latina (responsabile del procedimento) Ing. Vincenzo Le Donne, il consulente giuridico del sindaco Giovanni Pascone e le altre persone che, in rappresentanza della parte privata (Metrolatina Spa), avevano partecipato a vario titolo al progetto di finanza sulla metro. (È bene ricordare che se l’opera fosse stata realizzata ci sarebbe stato per trenta anni un buco di almeno 5 milioni di euro l’anno sul bilancio comunale).

metroleggera
Credit to Il Messaggero

La Procura di Roma ha contestato:
a) l’ingiusto ed ingente profitto costituito dalla indebita concessione di un finanziamento di € 81.425.000,00 (di cui € 3.662.317,40 materialmente pagati) a favore di Metrolatina Spa;
b) l’inserimento nei progetti redatti per la richiesta di finanziamento di dati in parte artatamente sovrastimati (quanto al numero di passeggeri) ed in parte falsi (quanto ad un fantomatico contributo regionale in realtà mai concordato né concesso);
c) la stesura di una convenzione con la parte privata che accollava al Comune il rischio legato alla sovrastima dei passeggeri, nonché prevedeva l’impegno, per l’ente territoriale, di anticipare alla concessionaria il contributo assertivamente dovuto dalla Regione Lazio, indipendentemente dal fatto che lo stesso venisse effettivamente accordato dalla Regione Lazio.

La vicenda penale si è chiusa con una sentenza del 18 gennaio 2021 che ha rilevato l’intervenuta prescrizione, alla quale Zaccheo si è ben guardato dal rinunciare.

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Rimane però lo spreco di soldi, che non è solo pari a € 3.662.317,40. Infatti, in merito alla questione metro c’è un’altra vicenda scabrosa che pochi ricordano e che è costata € 2.342.000,00.  

A causa di un errore da parte dell’amministrazione Zaccheo nella indicazione del costo dell’opera, il CIPE (Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica) calcolò il 60% a proprio carico su un importo inferiore rispetto a quello effettivo.
Ne conseguì che con delibera della giunta municipale n. 511 del 19.9.2007 vennero approvate alcune integrazioni e/o modifiche allo schema di convenzione e deliberata l’accensione di un mutuo di € 2.342.000,00per fronteggiare la spesa a copertura del finanziamento pubblico non assegnato dal CIPE”.
In sostanza, la superficialità e la negligenza dell’amministrazione Zaccheo ha determinato un maggior onere a carico dei cittadini di Latina di € 2.342.000.

A tal proposito, vale sicuramente la pena di ricordare i politici attualmente in campagna elettorale per Zaccheo presenti in quella delibera:
Alessandro Calvi, coordinatore provinciale di Forza Italia;
Patrizia Fanti, candidata di Fratelli d’Italia;
Marco Gatto, promotore della lista “Vola Latina”;
Maurizio Guercio, fidatissimo collaboratore di Zaccheo;
Enrico Tiero, vice-coordinatore regionale di Fratelli d’Italia e primo sponsor del fratello Raimondo candidato con Fratelli d’Italia.

FONDAZIONE TEATRO: 2,2 MILIONI DI EURO

La Fondazione Teatro, costituita il 1° agosto 2005, costituisce uno dei tanti fallimenti dell’amministrazione Zaccheo, e non poteva essere altrimenti.
Invero, una Fondazione Teatro è fattibile qualora vi sia l’interesse da parte di terzi a parteciparvi, contribuendo finanziariamente al suo sostegno.
Creare una struttura totalmente a carico del Comune o altri enti pubblici territoriali significa creare un incontrollabile centro di spesa nelle mani del Direttore di turno, ovviamente un romano che viene a Latina nei ritagli di tempo (ogni riferimento a Barbareschi e Costanzo è assolutamente voluto), e nelle mani del politico incapace ed incompetente di turno (ogni riferimento a Galardo è assolutamente voluto).

Teatro D’Annunzio di Latina

La certificazione di tale fallimento l’abbiamo avuta dopo la sfiducia a Zaccheo (15 aprile 2010).
Uno dei primi atti del Commissario straordinario Guido Nardone, subentrato al sindaco Zaccheo è proprio quello di mettere in liquidazione la Fondazione Teatro (8 giugno 2010), in relazione alla quale già con riferimento al bilancio del 2008 il revisore parlava di “disfunzioni finanziarie” e di “mancato puntuale pagamento dei fornitori”.

Dalla documentazione agli atti e dai relativi bilanci comunali e della Fondazione, risulta che dal 1° agosto 2005 al 31 maggio 2010 il Comune di Latina ha erogato alla Fondazione Teatro € 1.709.000 e ha messo a disposizione della stessa proprio personale per un costo di € 291.260,42, rimasto a carico del Comune.
Il tutto per un totale di € 2.000.260,42  

BORGO MARINARO: 0,6 MILIONI DI EURO

Zaccheo, in più di una occasione, ha fatto tappezzare la città di Latina da giganteschi manifesti dalle immagini accattivanti con la scritta “Latina Borgo marinaro”, in cui annunciava tante belle cose, di cui nessuna realizzata e nemmeno iniziata. In realtà, in riferimento allo sviluppo della marina di Latina, Zaccheo non si è limitato a spendere i soldi del Comune, e quindi nostri, per fare quei manifesti involontariamente comici.

Infatti ha promosso all’inizio della sua prima cosiliatura un concorso internazionale di idee per la marina di Latina, senza dare ai partecipanti alcun tipo di indicazione sui costi sostenibili.  Professionisti di tutta Europa si sono sbizzarriti in disegni suggestivi, in cui hanno letteralmente trasformato, su carta, la marina di Latina, rendendola bellissima. Il tutto si è concluso con la premiazione dei lavori migliori e l’esposizione dei vari disegni.

L’operazione è costata circa € 600.000 ed ha prodotto disegni per opere irrealizzabili ed una marina che alla data del 15 aprile 2010, quando Zaccheo è stato sfiduciato, era esattamente la stessa di quando l’attuale candidato sindaco del centrodestra si era insediato.

50 MILIONI DI EURO DI CAUSE CONTRO IL COMUNE

Questa è la dote che Zaccheo ha lasciato ai suoi successori, frutto della sua incapacità e negligenza. Ecco il dettaglio.
– causa promossa da Metrolatina Spa (soggetto privato nel progetto di finanza sulla metro) per 31 milioni di euro;
– causa promossa dai professionisti facenti parte della struttura di supporto al Responsabile Unico del Procedimento riguardante la metro per 5 milioni di euro;
– causa promossa da Ipogeo Srl (progetto di finanza relativo al cimitero urbano) per 14 milioni di euro.

CONCLUSIONE

I numeri sono estremamente chiari quanto impietosi: Zaccheo è stato un sindaco incapace e negligente. A tale dato di fatto occorre aggiungere, anche per completare il giudizio, quanto emerso dalle carte giudiziarie pubblicate a luglio e da quelle successivamente pervenute ad agosto, che ci descrivono Zaccheo come uno spregiudicato tessitore di trame in un contesto di mala-politica. 

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