EMERGENZA SANITARIA, STOP NOTTURNO DEI “PAT” PONTINI. POTERE AL POPOLO: “RESPONSABILITÀ POLITICHE DEL MINISTRO”

Il Punto di Primo Intervento di Sezze, uno dei 7 PPI della provincia pontina
Il Punto di Primo Intervento di Sezze, uno dei 7 PPI della provincia pontina

Anche Potere al Popolo, dopo i Comitati civici di Cori e Priverno (Boschetto Gricilli Macallè), se la prende col direttore generale dell’Asl Latina Giorgio Casati per aver chiuso di notte i Pat, gli ex punti di primo intervento in sette Comuni del territorio pontino

È chiaro che quest’emergenza sanitaria sta dimostrando quanto le politiche attuate fino a oggi dai governi bipartisan sono le vere responsabili di quanto sentiamo e vediamo tutti i giorni – attacca la nota di Potere al Popolo – Mentre in Europa la Sanità Pubblica lascia il 20% dei posti letto disponibili per eventuali emergenze, da noi, in condizioni normali, vengono usate anche le lettighe delle autoambulanze per la carenza dei posti letto!”.

Così il Direttore Generale della ASL della provincia pontina, Giorgio Casati, invece di attingere alle graduatorie ferme da anni dove reperire personale, che fa? – prosegue Potere al Popolo – Chiude tutti gli ex PPI la notte. Dalle 20 alle 8 i cittadini devono augurarsi di non sentirsi male e se questo avviene allora incroceranno le dita sperando di arrivare in tempo al più vicino Pronto Soccorso. Praticamente sacrificare vite per salvare vite: che idea geniale!”

“Tuttavia, la colpa è soprattutto della politica perché Casati, dottore in economia, riveste quel ruolo non per aver vinto un concorso ma perché scelto dalla politica. Quella politica che nel suo Ministro della Sanità ha il primo responsabile. Colui che avrebbe dovuto emanare immediatamente l’ordine di attingere il personale sanitario dalle graduatorie esistenti e non lasciare ai vari direttori sanitari di tutto il territorio nazionale l’iniziativa fantasiosa di come sopperire alla carenza del personale stesso. Il pesce puzza sempre dalla testa e qui la puzza è ormai nauseabonda!

“L’assurdo – conclude il comunicato – è che sia proprio quella Sanità Pubblica, depotenziata e squalifica a vantaggio di quella privata, che con il personale ridotto all’osso e le strutture fatiscenti sta dimostrando la sua validità e la sua importanza nella nostra società. Per questo continueremo a batterci per una Sanità Pubblica efficiente al 100% anche dopo che sarà passata quest’ondata emergenziale”.

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