Continua la telenovela di Andrea Bennato, il gilet arancione candidato a sindaco prima escluso dalla competizione elettorale e, in seguito, riammesso per decisione del Tar di Latina
Telenovela l’ha definita lui stesso e non a torto. Solo che Bennato sostiene, ribadendolo, di mettere talmente paura al sistema da subire un vero e proprio accanimento. O forse sarà che la commissione che fa capo al Ministero degli Interni, la quale l’aveva escluso per via della Legge Severino, non ci sta a spendere circa 4mila euro di spese derivanti dalla soccombenza in seno al tribunale amministrativo di Latina. Chissà.
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Escluso per un patteggiamento che il candidato sindaco “arancione” scelse nel ’97, oggi rispondendo a un cittadino che sul gruppo Facebook “Sei di Terracina se…” gli chiedeva come mai ce lo avessero con lui, Bennato ha spiegato che: “Sempre per la politica, ma nei confronti di mio padre, perché come me si era messo contro il sistema ed io ero l’unico punto debole, ero sergente dell’esercito e mi misero in tasca degli stupefacenti ed il giudice non ne fu convinto del mio reato e patteggiai. Il tutto per rientrare subito nell’esercito“.
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![Bennato](https://latinatu.it/wp-content/uploads/2020/08/Bennato.jpg)
Nel video che Bennato ha pubblicato dopo aver saputo del ricorso al Consiglio di Stato da parte della commissione prefettizia, il candidato si dice sicuro della forza dei cittadini concludendo: “Il popolo sarà schifato e voterà Andrea Bennato“.