DANNI ERARIALI AL COMUNE DI LATINA: MAIETTA, DI GIORGI E GLI ALTRI SALVATI DALLA PRESCRIZIONE

/
Pasquale Maietta
Pasquale Maietta

Danni al Comune di Latina, la Corte dei Conti dichiara prescritte tutte le posizioni. Anche l’ente di Piazza del Popolo si era costituito in giudizio

A marzo scorso, una delibera del Commissario straordinario Carmine Valente, con i poteri della Giunta, incaricava per la tutela legale del Comune di Latina, per le relative incombenze processuali e la presentazione dell’atto di intervento a sostegno delle ragioni del Pubblico Ministero della Corte dei Conti, l’avvocato dell’Ente, Francesco Paolo Cavalcanti.

L’incarico legale è scaturito da una nota arrivata al Comune lo scorso 21 novembre 2022, con cui la Procura Regionale della Corte dei Conti per il Lazio ha reso al Legale rappresentante del Comune stesso di aver convenuto in giudizio vari Agenti dell’Ente per asseriti danni patiti dall’Amministrazione conseguentemente a spese che, a termini di Convenzione intervenuta tra Comune e Concessionaria, avrebbero dovuto essere sostenute dalla stessa Società.

Nella stessa nota, la Procura Erariale ha comunicato di aver convenuto in giudizio vari Agenti del Comune di Latina per asseriti danni patiti dall’Amministrazione conseguentemente ad una serie di incarichi professionali rivelatisi inutilizzabili in ragione del ritiro d’ufficio degli Atti prodotti dai medesimi Professionisti incaricati.

Al che il Commissario Straordinario ha espresso l’interesse dell’Ente a rappresentare in giudizio la posizione dell’Amministrazione quale danneggiata, così come segnalato dalla Procura Regionale. Si tratta dei lavori allo stadio Francioni di Latina, segnalati anche dal Procuratore regionale Pio Silvestri che ha firmato la relazione pubblicata il 24 febbraio 2023 e riferita all’anno 2022 per l’inaugurazione dell’anno giudiziario “contabile” (leggi link di seguito).

Leggi anche:
LA CORTE DEI CONTI CITA COME MALA GESTIONE LOLLO, ASL DI LATINA E LO STADIO

La Procura della Corte dei Conti contestava un danno erariale a funzionari e dirigenti del Comune di Latina per oltre 2 milioni di euro. Lavori che sarebbero dovuti essere a carico del Latina Calcio (la società dei tempi di Maiettopoli poi fallita e il cui fallimento è entrato nei processi penali denominati “Arpalo” e soprattutto “Arpalo 2”) e il cui caso è rientrato nell’inchiesta penale denominata (Olimpia): un processo incardinato al Tribunale di Latina e ormai su un binario morto. Inoltre, la magistratura contabile ha messo ai raggi x anche i piani particolareggiati, anch’essi rientranti nella medesima inchiesta Olimpia: per la revisione di quei piani furono pagati oltre 400mila euro dal Comune, soldi che in realtà non andavano spesi poiché, in seguito, il Commissario Giacomo Barbato, insediatosi nel 2015, alla caduta dell’amministrazione Di Giorgi, prima li sospese e poi li annullò. Un annullamento che è stato giudicato legittimo anche dopo tutta una serie di cause e procedimenti intentati dai privati.

La Procura regionale della Corte dei Conti e Comune di Latina, lo scorso 27 aprile (quando si è discusso in udienza) erano quindi dalla stessa parte contro quei pubblici amministratori che avrebbero danneggiato l’ente di Piazza del Popolo. Sul banco degli imputati contabili, chiamati nell’indagine del Pm Emanuele Rotolo, c’erano l’ex deputato di Fratelli d’Italia ed ex Presidente del Latina Calcio, Pasquale Maietta, l’ex sindaco Giovanni Di Giorgi, l’ex assessore all’urbanistica Giuseppe Di Rubbo e l’ex consigliere comunale e presidente della commissione urbanistica Vincenzo Malvaso. Tra gli ex dirigenti e funzionari che dovranno rispondere del danno erariale Alfio Gentili, Ventura Monti e Nicola Deodato. Il collegio difensivo è composto dagli avvocati Mignano, Archidiacono, Tuzza, Musto, Poscia, Pesce, Daniela e Angelo Fiore, Maglio e Rossi.

La decisione della Corte dei Conti, però, ha seppellito tutte le contestazioni contabili dichiarandole prescritte. Una prescrizione che segue di pari passo quelle che hanno aiutato diversi imputati nel processo penale “gemello” quale “Arpalo” e nel processo penale “padre” denominato “Olimpia“, da cui discendono le imputazioni contabili.

Oggi, 7 settembre, la sezione presieduta dal Giudice Anna Bombino – a latere i giudici Saverio Galasso e Giovanni Guida – ha depositato la sentenza che ha accolto le richieste della difesa la quale puntava sulla prescrizione, sulla mancata notifica agli indagati e sulla utilità che, per esempio, trarrebbe il Comune di Latina dalle opere realizzate allo Stadio Francioni quando la squadra di calcio era presidiata da Maietta.

La Corte dei Conti ha quindi giudicato prescritti i reati contabili poiché se “è vero che la prevalente giurisprudenza contabile fa riferimento alla data della richiesta di rinvio a giudizio del pubblico ministero penale al fine di individuare il dies a quo della prescrizione dell’azione di responsabilità, in fattispecie di occultamento doloso del danno aventi anche possibile rilevanza penale. Però, tale orientamento non individua una automatica correlazione tra richiesta di rinvio a giudizio in sede penale e scoperta del danno erariale dolosamente occultato“.

Nel caso specifico il danno al Comune di Latina e i “presunti fatti dannosi” erano “note precedentemente alla richiesta di rinvio a giudizio in sede penale”, avvenuto nel 2018 dopo decine di udienze preliminari tenute dal 2017 in poi dall’allora Gup del Tribunale di Latina, Giorgia Castriota (quest’anno incappata nel noto scandalo giudiziario che l’ha portata all’arresto).

Dunque, sia la questione Latina Calcio che quella dei PPE sono ascrivibili all’anno di grazia 2015 (maggio), se non prima. Così ragiona la Corte dei Conti: “l’azione di risarcimento del danno promossa dalla Procura regionale nei confronti dei convenuti deve, quindi, essere dichiarata prescritta“.

Articolo precedente

EMERGENZA RIFIUTI: A LATINA TORNA REGOLARE IL “PORTA A PORTA” DA LUNEDÌ

Articolo successivo

PARCO AURUNCI: L’ESTATE PROSEGUE CON L’ESCURSIONE SU MONTE PETRELLA E SANT’ANGELO

Ultime da Giudiziaria