LA CORTE DEI CONTI CITA COME MALA GESTIONE LOLLO, ASL DI LATINA E LO STADIO

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All’inaugurazione dell’anno giudiziario, le relazioni della Corte dei Conti del Lazio che citano, tra gli altri, il caso Lollo

Il Procuratore regionale Pio Silvestri ha firmato la relazione pubblicata il 24 febbraio 2023 e riferita all’anno 2022. Nel documento si leggono i vari procedimenti aperti dalla magistratura contabile del Lazio e tra di loro emerge il caso Lollo.

È di 1 milione di euro la richiesta che la magistratura contabile ha concluso nei confronti dell’ex magistrato della sezione fallimentare del Tribunale di Latina, Antonio Lollo, condannato a 3 anni e 6 mesi con sentenza passato in giudicato. Lollo, come noto, fu tratto in arresto nel 2015 dalla Squadra Mobile, con il coordinamento del Pm Luigia Spinelli, a seguito di una complessa indagine che dimostrò la sua responsabilità penale quale autore di delitti contro la pubblica amministrazione, in concorso con professionisti – in primis avvocati e commercialisti – che ricoprivano incarichi in numerose procedure concorsuali, finite nel mirino degli inquirenti. Tutto a danno di aziende e creditori.

A oltre 600mila euro complessivi ammonta invece la richiesta della Corte dei Conti per gli altri coinvolti nella vicenda: l’architetto Fausto Filigenzi, il finanziere Roberto Mendutti, i commercialisti Marco Viola, Vittorio Genco e Massimo Gatto.

E, infatti, il procuratore Silvestri, nella relazione per l’inaugurazione dell’anno giudiziario, si riferisce “al danno all’immagine, complessivamente quantificato in 1.660.109 euro ad una pluralità di soggetti che rivestivano la qualifica di pubblico ufficiale, tra cui un giudice sella Sezione fallimentare del Tribunale di Latina, e che sono stati condannati, o per i quali è intervenuta una sentenza di patteggiamento, per i reati di corruzione in atti giudiziari, turbativa d’asta, concussione e falso. Dalla disamina di dette sentenze e dagli atti investigativi richiamati nelle ordinanze di custodia cautelare emesse in sede di giudizio penale, acquisite da questa Procura, è emerso chiaramente il proposito criminoso alla base dell’intera vicenda che ha riguardato, un giudice fallimentare e professionisti da questi a vario titolo incaricati nella gestione di procedure concorsuali, assumendo pertanto la qualifica di pubblico ufficiale, e che tuttavia hanno abusato del loro incarico al solo fine di arricchire le proprie posizioni”.

Non solo Lollo, ma anche i favori al Latina Calcio. “Sono stati citati anche alcuni amministratori e dirigenti del Comune di Latina per i danni derivanti dalle numerose violazioni della normativa sugli appalti e dei regolamenti edilizi, finalizzate alla elargizione di finanziamenti indebiti a una società calcistica, al fine di avvantaggiare gli stessi amministratori proprietari di terreni e alcuni imprenditori edili. L’indagine, che ha avuto un’ampia eco mediatica, è stata condotta in sinergia con l’Autorità Giudiziaria penale”. Il danno contestato è pari a 2.300.066 euro. Si tratta di Illeciti compiuti da amministratori, dirigenti e funzionari per reati contro la Pubblica Amministrazione ed illeciti penali in materia di assetto del territorio, per lavori relativi allo stadio comunale.

Infine, un procedimento penale per false certificazioni mediche (104.891 euro) e la Asl di Latina. Il riferimento è alla decisione dell’azienda sanitaria locale pontina verso la quale è stata contestata l’alterazione del conto economico attraverso due operazioni gravemente illegittime: (a) la mancata evidenziazione di sopravvenienze derivanti dalle operazioni di stralcio di debiti e crediti interne ad una voce del patrimonio netto, il fondo di dotazione, (b) la regolazione a fine esercizio del saldo del conto economico mediante operazioni di aggiustamento del risultato, operato con modifica della voce ricavi, a fine esercizio. L’ASL ha operato sulla scorta di due decreti del Commissario ad acta, che dettano una vera e propria disciplina contabile alternativa e quindi illegittima, rispetto agli att. 28 e 30 del d.lgs. n. 118/2011. La pronuncia, quindi, fa disapplicazione dei DCA e accerta l’illegittimità dei saldi di conto economico e di stato patrimoniale, realizzati con le richiamate procedure contabili, che tra l’altro occultano l’effettiva performance manageriale. La decisione era stata emanata con l’integrazione del contraddittorio con la Regione. La pronuncia è stata impugnate dalla Regione e dallo Stato. Il ricorso dello Stato è stato giudicato inammissibile per carenza di interesse, mentre il ricorso della Regione ha sortito l’effetto di precisare che la pronuncia impugnata non ha effetto diretto nei suoi riguardi.

Infine, una menzione per le inadempienze contrattuali nella realizzazione dei lavori di ristrutturazione del porto turistico di Formia. Danno da 3.652.960 euro.

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