CORI, RAGGIRATE E DERUBATE UN’ANZIANA E LA FIGLIA DISABILE: CHIESTO IL PROCESSO

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Una madre anziana e una figlia disabile a Cori ingannate e derubate di oltre centomila euro da due uomini della provincia di Frosinone

È una storiaccia quella che ha coinvolto due donne incapaci di difendersi per motivi di età e limiti dovuti alla disabilità quella venuta fuori dall’indagine del Commissariato di Polizia di Cisterna.

Un contesto culminato con la richiesta di rinvio a giudizio da parte del sostituto procuratore della Repubblica di Latina, Andrea D’Angeli, nei confronti di Massimliano Visca, 47enne di Monte San Giovanni Campano, e Loris Calicchia, 23 anni, di Veroli. Il 2 dicembre, il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone, deciderà se procedere o meno e disporre il processo per i due uomini.

Secondo investigatori e inquirenti, i due avrebbero messo in piedi una vera e propria circonvenzione di incapaci raggirando le due donne: rispettivamente di 85 anni e di 61 anni, quest’ultima figlia dell’anziana e gravata da una forte disabilità mentale.

L’anziana madre sarebbe stata avvicinata da Visca, il quale avrebbe preso il posto del suo legale che, per motivi di salute, aveva passato la pratica del patrimonio (c’erano dei problemi di gestione) a Visca medesimo spacciatosi per avvocato.
Le indagini svolte dalla Polizia di Cisterna, con l’ausilio della consulenza di un commercialista, sono partite dalla richiesta di aiuto di un’ulteriore figlia dell’anziana che si era accorta di alcuni movimenti strani sul conto corrente della madre.

Le due donne, infatti, nel periodo compreso tra luglio e novembre 2017, sarebbero state convinte da Visca (forte di una procura generale stipulata da un notaio di Gaeta) e Calicchia, presentatosi come autista del primo (in realtà entrambi sarebbero senza occupazione), a prelevare i loro risparmi da un conto postale: più di 110mila euro, tramite ricariche Postepay, vaglia postali e assegni già compilati e firmati.

Grazie all’indagine del Commissariato di Cisterna, il patrimonio immobiliare delle due donne è rimasto intaccato sebbene le due donne, non avendo più denaro, fossero state costrette ad una situazione al limite dell’indigenza tanto che l’85enne ha dovuto ricorrere, nel corso dei suoi rapporti con Visca e Calicchia, al prestito di una conoscente per un cifra di oltre 1600 euro da consegnare al falso avvocato ciociaro.

Tra poco meno di un mese, l’esito della richiesta del pm che non potrà essere appurato dall’anziana che nel frattempo, pochi giorni fa, è venuta a mancare.

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