CORI, LIQUIDAZIONE INCENTIVI AL TECNICO COMUNALE. L’ALTRA CITTÀ: “SI TORNA INCREDIBILMENTE INDIETRO”

Cori

“Incredibile, si torna all’autoliquidazione del 2% per l’ing. Cerbara!!!”, così in una nota i Consiglieri Comunali de “L’Altra Città” Quintilio Carpineti, Germana Silvi, Francesco Ducci e Alessandro Bruschini

“L’amministrazione ignora la delibera di giunta con la quale si assegnava la responsabilità della liquidazione degli incentivi dei Lavori Pubblici al Responsabile del Servizio Finanziario2. Così scrivono i consiglieri di opposizione inviando una missiva non solo a Comune e Sindaco De Lillis ma anche ad altre autorità quali Corte dei Conti e Prefetto.

“Siamo letteralmente esterrefatti di fronte questa nuova prova di forza dell’apparato dei dipendenti Comunali di Cori, che agiscono a nostro avviso con la compiacenza e non solo, della struttura politica a cominciare dal Sindaco Mauro De Lillis.

Pur avendo ricevuto, dietro nostra interrogazione l’assicurazione ufficiale, a nota della ex Segretaria Comunale, che era stato risolto l’annoso ed a nostro avviso “ridicolo” problema relativo all’autoliquidazione degli incentivi per le funzioni tecniche svolte dall’attuale RUP e Responsabile dell’Area 4 – Area Tecnica, Lavori Pubblici, Urbanistica ed Edilizia del Territorio, ing. Luca Cerbara (Allegato 1); abbiamo riscontrato nostro malgrado e con stupore, che continua come se nulla fosse accaduto, il perpetuarsi dell’autoliquidazione su numerose determinazioni affisse sull’albo pretorio del Comune a nome del medesimo funzionario!

Ricordiamo, qualora ce ne fosse bisogno, che era già stato posto fine a questa procedura con l’approvazione della Delibera n.42 del 31.03.2021 con la quale la Giunta Comunale affidava al Responsabile dell’Area 1 Economico — Finanziaria dott. Federico Marafini il compito di liquidare gli “atti di liquidazione per incentivi tecnici di cui all’art. 113 del D.Igs. n. 50/2016 per affidamenti non riguardanti l’Area economico — finanziaria” tenendo conto di quanto riportato alla pagina 109 del Piano Triennale per la prevenzione della corruzione 2021/2023. La vicenda crea non poca preoccupazione per la gravità dei fatti recentemente accaduti che si sommano tra loro e sinceramente non capiamo “cui prodest” questo intestardirsi in una “originalissima” pratica che non viene applicata in nessun altro Comune tra gli 8000 circa presenti in Italia mentre, nell’isola felice corese viene ritenuta legittima!

Chiediamo pertanto alla nuova Responsabile alla Trasparenza ed Anticorruzione dott.ssa Mariella Di Prospero, e per l’ultima volta, come intende agire se come è vero che tale comportamento cozza con le più elementari norme in materia di conflitto d’interesse stando a quanto previsto all’art. 7 del DPR 16 aprile 2013, n. 62 “Regolamento recante codice di comportamento dei dipendenti pubblici, a norma dell’articolo 54 del decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165”: Obbligo di astensione – Il dipendente si astiene dal partecipare all’adozione di decisioni o ad attività che possano coinvolgere interessi propri, ovvero di suoi parenti, affini entro il secondo grado, del coniuge o di conviventi, oppure di persone con le quali abbia rapporti di frequentazione abituale (sic)…omissis…

Di fronte a tutto ciò ampiamente documentato, ci corre l’obbligo di intervenire anche perché un nostro silenzio potrebbe essere scambiato per correità e pertanto, e prima che sia troppo tardi invitiamo chi in indirizzo e per le funzioni attribuite di responsabile all’anticorruzione ed alla trasparenza, a valutare se questo comportamento è in contrasto infine con la Legge 7 agosto 1990, n. 241 “Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi” in cui all’ad 6bis (Conflitto di interessi) in cui si recita: Il responsabile del procedimento e i titolari degli uffici competenti ad adottare i pareri, le valutazioni tecniche, gli atti endoprocedimentali e il provvedimento finale devono astenersi in caso di conflitto di interessi, segnalando ogni situazione di conflitto, anche potenziale; ad intervenire immediatamente e riportare il tutto nell’alveo della buona, corretta, e normale amministrazione. Speriamo vivamente di aver svolto, ancora una volta, una contestazione collaborativa con l’Ente al quale apparteniamo in qualità di rappresentanti dei cittadini”.

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