CONSIGLI COMUNALI SMART, IL PD: “COLAZINGARI MODIFICHI IL PROVVEDIMENTO”

Alcuni esponenti del PD pontino
Alcuni esponenti del PD pontino: in prima fila Nicoletta Zuliani (consigliere comunale), Enrico Forte (consigliere regionale), Salvatore La Penna (consigliere regionale), Marco Fioravante (ex consigliere comunale e attuale commissario straordinario dell'Ater della provincia di Latina); dietro di loro, Claudio Moscardelli, ex senatore e segretario provinciale del PD

Il PD di Latina, tramite un documento firmato dai consiglieri comunali Forte e Zuliani, e dal segretario comunale Alessandro Cozzolino, ha criticato il documento inviato dal Presidente del Consiglio Comunale Colazingari in merito alle modalità di svolgimento delle sedute  in video conferenza.

IL COMUNICATO DEL PD

Invitiamo il Presidente del Consiglio Comunale Colazingari a rivedere il documento inviato a tutti i membri del Consiglio Comunale lo scorso 30 marzo.
La comunicazione riporta le modalità individuate per Consiglio, Commissioni e Conferenze Capigruppo per continuare a garantire lo svolgimento dell’Attività Istituzionale.

Contiene, altresì, una serie di elementi che riducono fortemente la capacità democratica di potersi confrontare in tempi assolutamente inediti e drammatici come quelli che stiamo vivendo.

Un passaggio, in particolare, limita in modo eccessivo ed ingiustificato l’azione delle Commissioni e del Consiglio:

“Per la durata del periodo di emergenza epidemiologica e sanitaria da Covid 19, 31 luglio 2020, lo svolgimento delle sedute del Consiglio Comunale e delle sue articolazioni potranno avere luogo solo limitatamente alle sole procedure propedeutiche a quelle deliberative dell’organo consiliare e inerenti i soli atti amministrativi a contenuto deliberativo aventi carattere e requisiti di assoluta urgenza e indifferibilità: gli stessi, rilevati, individuati e valutati come tali dal Presidente del Consiglio Comunale.” 

Chi stabilisce, secondo il documento, se un argomento può essere discusso o no? Il Presidente del Consiglio.

Ecco perché va modificato immediatamente: siamo convinti che in una situazione dai connotati incerti e continuamente in evoluzione, il buon senso e la saggezza debbano suggerire di confrontarsi, di consultarsi con gli altri membri della comunità politico-amministrativa di cui si fa parte.

Nessuno si può ergere a “custode della verità” in condizioni in cui sono saltate tutte le verità che tenevano insieme le certezze economiche, sociali, politiche fino a solo qualche settimana fa.

Non si può chiedere di stringere un Patto per la Città se viene limitata così fortemente l’attività democratica legittima e soprattutto doverosa che ogni rappresentante dei cittadini è tenuto a svolgere.

Il PD si dichiara, insieme alle democratiche e democratici, agli eletti a tutti i livelli, insieme ai suoi sindaci, ai suoi esperti e alle sue associazioni, pronto a collaborare per trovare le soluzioni migliori per rispondere ai bisogni della nostra comunità, e lo farà con grande abnegazione e spirito Democratico.

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