CONCORSOPOLI ASL: SLITTA LA TESTIMONIANZA DELL’ASSESSORE D’AMATO

Alessio-DAmato
Alessio D'Amato, Assessore alla Sanità della Regione Lazio

Concorsopoli all’Asl di Latina: slitta l’udienza del processo che vede tra gli imputati l’ex senatore del Partito Democratico Claudio Moscardelli

A febbraio, il processo era entrato nel vivo quando, dinanzi al Collegio del Tribunale di Latina presieduto dal Giudice Aldo Morgigni, furono ascoltati diversi testimoni tra cui l’attuale Direttore Generale dell’Asl Silvia Cavalli e l’ex Dg Giorgio Casati.

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Le indagini, come noto, sono state portate avanti dalla Squadra Mobile e dalla Guardia di Finanza di Latina. Due indagini separate, poi unite in un unico procedimento, che hanno messo sotto la lente altrettanti concorsi: quello da 23 posti come collaboratore amministrativo professionale cat. D indetto in forma aggregata tra Asl di Roma 3, Asl Latina (ente capofila), Asl Viterbo e Asl Frosinone e quello da 70 posti di assistente amministrativo-categoria C, indetto in forma aggregata tra Asl di Frosinone, Latina (ente capofila), Viterbo e Roma 3.

In particolare, all’ex senatore dei Dem Moscardelli, nonché ex membro della Commissione parlamentare Antimafia, vengono contestate le ingerenze per far sì che due candidati al concorso da 23 posti – l’ex Presidente del Consiglio Comunale di Minturno Giuseppe Tomao e il figlio dell’attuale Presidente del Consiglio Comunale di Gaeta (Pina Rosato), Matteo Di Domenico – fossero agevolati nel superamento delle prove d’esame, con tanto di domande concordate con uno degli altri tre imputati: Claudio Rainone all’epoca Presidente della Commissione d’esame ed ex Direttore amministrativo facente funzione dell’Asl di Latina (oltreché a direttore Uoc Reclutamento, funzione da cui il manager della sanità è stato sospeso).

Rainone e il funzionario dell’Asl Mario Graziano Esposito devono rispondere di falsità ideologica in atti pubblici rivelazione di segreti di ufficio. Moscardelli, invece, è accusato di rivelazione di segreto d’ufficio e corruzione.

All’udienza odierna era atteso l’attuale Assessore alla Sanità regionale Alessio D’Amato il quale, già nelle fasi di indagini, fu ascoltato a sommarie informazioni dagli inquirenti. La sua testimonianza, però, è salta a causa dell’impedimento per problemi di salute di uno degli imputati.

Il processo è stato rinviato al prossimo 14 aprile.

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