CONCORSI ASL: RACCOMANDATI E ASSERVITI. TRA GLI INDAGATI IL PRES. DEL CONSIGLIO COMUNALE DI MINTURNO

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Deflagra lo scandalo dei concorsi truccati all’Asl di Latina: due concorsi messi ai raggi X da Squadra Mobile di Latina e Guardia di Finanza. Un dirigente e un funzionario dell’Asl sottoposti alla misura degli arresti domiciliari. Tra gli indagati anche il Presidente del Consiglio Comunale di Minturno Giuseppe Tomao (Partito Democratico) e il figlio del Presidente del Consiglio comunale di Gaeta (Pina Rosato di Gaeta Democratica, area Dem), Matteo Di Domenico

Da mesi erano stati già scritti decine di articoli. Il primo articolo pubblicato su Latina Tu è del 14 febbraio scorso con nomi e cognomi dei cosiddetti “figli di” legati a dirigenti/dipendenti Asl e partiti politici, e pure esponenti politici. Va detto che si trattava del concorso per 70 posti per cui ancora non risultano identificati dalla Guardia di Finanza, che ha in carico l’indagine, i veri beneficiari del sistema di raccomandazioni e dritte per gli esami il cui protagonista assoluto è Claudio Rainone.

59 anni, originario di Frasso Telesino in provincia di Benevento, Rainone si è dimesso da Direttore Amministrativo dell’Asl il 20 aprile scorso dopo che, circa un mese prima, era stato confermato dalla stessa Asl nel suo ruolo di facente funzioni.

Rainone è rimasto, però, come direttore dell’Uoc Reclutamento e, soprattutto, è stato arrestato (domiciliari) perché Presidente delle due Commissioni d’esame che giudicavano i due concorsi: quello dei 70 posti per assistente amministrativo cat. C (dicembre 2020), e un altro relativo a 23 posti da collaboratore amministrativo professionale cat. D (settembre 2019).

Ma come inizia l’inchiesta a due tra Polizia e Finanza? In realtà, Rainone è intercettato in un altro procedimento (24079/2019), estraneo a questa indagine, per cui la sua voce viene captata dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Roma: si tratta dell’operazione “Movida” che ha portato agli arresti della famiglia dei Di Silvio riconducibile al boss Giuseppe “Romolo” Di Silvio. Lì, la Squadra Mobile di Latina inizia a scoprire il mondo di Rainone intercettando un uomo che lavora al Santa Maria Goretti per un società esterna in appalto che ha rapporti con i Di Silvio: per inciso, uno dei figli di “Romolo” Di Silvio, Ferdinando detto “Prosciutto”, arrestato in quell’operazione chiamata “Movida” per ipotesi di spaccio di droga ed estorsione con l’aggravante mafiosa, fu assunto da tale società di vigilanza armata e non armata per il servizio di portierato presso la sede Asl in Viale Nervi a Latina. Si tratta del raggruppamento temporaneo di imprese formato da Ivu spa (mandataria) e Leader Service (mandante).

Tornando all’indagine odierna sulla Asl di Latina, in seconda battuta, come attore non protagonista, emerge la figura di Mario Graziano Esposito, classe ’66, funzionario dell’unità operativa complessa Reclutamento (la stessa area amministrativa di Rainone) e, soprattutto, segretario delle Commissioni esaminatrici che giudicano i concorrenti dei due concorsi.

Dalle intercettazioni inserite nell’ordinanza firmata dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina Giuseppe Cario, che ha disposto gli arresti domiciliari per Rainone ed Esposito, su richiesta del Procuratore Aggiunto di Latina Carlo Lasperanza e del sostituto procuratore Valerio De Luca, emerge un modo di fare che, come si dice in questi casi, con espressione abusata, è “all’italiana”. C’è un concorso da fare? Si cerca la scorciatoia, questa volta ben levigata da Rainone che chiede ad alcuni partecipanti al concorso integrato tra Asl di Roma, Latina, Viterbo e Frosinone per 23 posti come collaboratore amministrativo professionale, le domande a cui gradirebbero rispondere all’esame orale. Un passe-partout per coloro i quali piace vincere facile. E infatti Rainone fa 23 su 23.

Il 27 settembre 2020 si presentano al Liceo Grassi di Latina 471 concorrenti. Di questi, in 68 hanno superano la prova scritta.
Il 6 ottobre 2020, nell’aula Conferenze della palazzina direzionale dell’ASL di Latina, sita presso l’Ospedale Santa Maria Goretti, viene svolta la prova pratica del concorso alla quale partecipano 67 concorrenti.
Il 7 e 8 ottobre 2020 vengono svolte le prove orali.
Il 9 novembre 2020 viene determinata la graduatoria dei 23 concorrenti dichiarati vincitori, tra i quali risultano tutti i concorrenti preliminarmente contattati dal Dottor Rainone. En plein, bingo! Tra questi 23, ci sono già sei indagati: oltreché a Tomao e Di Domenico, anche Laura Ruggieri – Rainone viene contattato più volte dallo zio, Antonio Graziano (non indagato) anche lui dipendente Asl -, Andrea Cominato, Anna Di Marco e Marianna D’Angiò

Per tali ragioni, Rainone ed Esposito, ritenuto suo sodale e perfettamente a conoscenza del meccanismo, vengono indagati per falsità ideologica in atti pubblici rivelazione di segreti di ufficio, entrambi nella forma aggravata. E non mancano entrambi, secondo gli inquirenti, di brigare per capire a che punto fosse arrivata l’indagine di cui si sapeva notizia, ossia quella sul concorso per i 70 posti.

Solo un mese dopo dalla procedura concorsuale per i 23 posti, la Guardia di Finanza scopre l’affine modus operandi – anche sulla scorta di un esposto del consigliere regionale leghista Angelo Orlando Tripodi (anche se l’esposto è presentato dopo gli articoli su siti e giornali) e di un operatore sanitario – per l’altro concorso, sempre in forma aggregata tra Asl di Roma 3, Latina, Viterbo e Frosinone. Stavolta, almeno per ora, non ci sono ancora i beneficiari del concorso (non identificati, ma vi sono netti i riscronti dei dipendenti della società Fata Informatica che carica i quiz sulla piattaforma NET4MARKET- CSAMED.

Rainone ed Esposito, peraltro, sapevano delle indagini in corso e preoccupati tentarono di far sparire le prove dai computer. “L’operatore della società deputata al caricamento dei quiz relativi alle prove di esame, riferisce come veniva richiesta da Mario Graziano Esposito, segretario della commissione, di abilitare l’accesso alla piattaforma anche del presidente Claudio Rainone”. L’uomo, interrogato dagli investigatori di Polizia di Stato e Guardia di Finanza di Latina, “riferisce ancora di essere stato contattato da Rainone ed Esposito nel gennaio 2021 quando, preoccupati per gli articoli di stampa, gli indagati gli sollecitavano la cancellazione delle mail intrattenute con personale Asl anche dal cestino della posta elettronica. I due chiedevano espressamente di supportare la tesi che “loro non avevano mai visto i test prima dell’esame”, garantendo che le notizie di stampa sulle irregolarità sarebbero finite in una ‘bolla di sapone”. In cambio della compiacenza, all’operatore veniva prospettata la ‘proroga del contratto di suo interesse”.

A fronte di 2.906 domande di partecipazione al concorso 1.064 candidati si presentavano effettivamente alla prova scritta tenutasi il 28-29-30 dicembre 2020. Al termine della stessa prova scritta, per il cui superamento bisognava conseguire un punteggio minimo di 21 punti, su 1.064 partecipanti, venivano ammessi alle successive prove (pratiche ed orali) solo 310 candidati avendo gli stessi superato il punteggio minimo (21).

Di questi 310 vincitori, 42 risultavano aver conseguito un punteggio compreso fra 27 e 30 e, di questi ultimi (42) ben 15 risultavano essere parenti / affini di dipendenti ASL Latina.

LE INTERCETTAZIONI TRA RAINONE E TOMAO

Giuseppe Tomao, già duramente criticato dalla politica d’opposizione locale per un doppio ruolo che esercitava dividendosi tra Consiglio Comunale e Provincia di Latina (era nello staff del Presidente Carlo Medici), è uno degli indagati che secondo gli inquirenti ha beneficiato delle dritte per la prova orale di Rainone.

Claudio Rainone: Ma lei ha capito cosa le sto chiedendo sì?
Giuseppe Tomao: eee…no, cioè si ma no…
Rainone (ridendo):…lei domani mattina si deve presentare no?
Oggetto della domanda – annotano gli inquirenti – sarà l’argomento del procedimento amministrativo, sebbene Rainone chiede al candidato di indicargli un’altra possibile domanda oggetto della prova. “Mi metta pure qualcosa di alternativo se le è possibile”, dice Rainone a Tomao, il quale ha già espresso la sua volontà di essere ascoltato sul Procedimento Amministrativo, si rende disponibile a scrivergli un messaggio per altre preferenze sulle domande.

Tomao pare abbia già espresso la sua volontà di essere ascoltato sul Procedimento Amministrativo.

Rainone: buonasera, una cosa, mi dica un pensierino che possa essere diverso rispetto all’ultimo…laddove per lei non fosse un problema
Tomao: eee….non ho capito la…
Rainone: non ha altri pensieri?
Tomao: no tra l’altro sto con una persona, magari le scrivo un animo perché non…
Rainone: ma lei ha capito cosa le sto chiedendo sì?
Tomao: eee…no, cioè sì ma no…
Rainone: lei domani mattina si deve presentare no?
Tomao: sì
Rainone: mi aveva già dato un pensierino
Tomao: sì
Rainone: che era sul Procedimento Amministrativo se non ricordo male Tomao: le posso scrivere?
Rainone: assolutamente sì, mi metta pure qualcosa di alternativo se le è possibile, se per lei non è un problema
Tomao: le scrivo perché sono con una persona
Rainone: si immagini

Nel corso delle conversazioni telefoniche – scrive il Gip Cario – intercettate con i concorrenti, il Dr. Claudio Rainone faceva capire esplicitamente al candidato di non preoccuparsi della domanda che sarebbe stata estratta in quanto poi sarebbe stato lui a condurre l’esame ponendo le domande sugli argomenti già concordati, di fatto affermando che dalla domanda estratta la commissione avrebbe poi spaziato su altri argomenti, i quali però, non vengono riportati a verbale.

Del resto, è lo stesso ex Dirigente generale dell’Asl Giorgio Casati a dire di Rainone che “ha fatto carriera perché lui fa tutti i piaceri“. Secondo Casati, Rainone era condizionabile dalle esigenze politiche.



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