NUOVA DISCIPLINA DELLE ASSUNZIONI NELLE PROVINCE

Pompeo UPI Lazio
Pompeo, UPI Lazio

Pompeo: la legge di bilancio e il DM assunzioni aprono uno spazio per rafforzare la capacità amministrativa delle Province per gli investimenti e a servizio dei territori

La sfida che le Province stanno portando avanti per la costruzione di un nuovo ente che abbia la missione del rilancio degli investimenti locali ha bisogno di strumenti e di personale qualificato per potenziare le strutture amministrative.

“Con la legge di bilancio e con l’approvazione del DM 11 gennaio 2022 si sono definite nuove modalità per le assunzioni a tempo indeterminato e a tempo determinato nelle Province – commenta il Presidente di UPI Lazio Antonio Pompeo – che aprono uno spazio di assunzione di personale qualificato (in particolare dirigenti e alte professionalità) per una riorganizzazione degli enti funzionale in particolare alla realizzazione degli investimenti nei territori, sia da parte delle Province, sia da parte degli enti locali che aderiscono alle stazioni uniche appaltanti e alle procedure di reclutamento in forma associata”.

In base al DM 11 gennaio 2022 del Ministro per la pubblica amministrazione che reca la nuova disciplina delle assunzioni di personale nelle Province e nelle Città metropolitane, in attuazione del DL 34/19, le Province possono aggiornare i Piani di riassetto e delle assunzioni per favorire il reclutamento l’immissione di personale altamente professionalizzato: tecnici, progettisti, esperti nelle procedure di gare e informatici.

“Ma gli interventi sulle risorse e sul personale non bastano  se non c’è una riforma generale della disciplina delle Province attraverso la revisione del TUEL, un provvedimento che il Governo ha previsto come collegato alla legge di bilancio di quest’anno, e auspichiamo sia approvato quanto prima dal Consiglio dei Ministri.

Le Province, insieme alle Città metropolitane e, nel nostro caso, alla Città metropolitana di Roma capitale, – conclude Pompeo – possono essere lo snodo intorno al quale riordinare il sistema di governo locale, con il riconoscimento di funzioni di governo di area vasta, il coordinamento delle agende locali di sviluppo sostenibile, la progettazione e realizzazione degli investimenti nei territori, il supporto ai Comuni e agli enti locali del territorio, la costruzione di un assetto di governo più stabile e rappresentativo della comunità provinciale, anche attraverso la previsione di una Giunta che aiuti il Presidente nelle funzioni di indirizzo politico e amministrativo”.

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