CIMITERO DI LATINA, LA LENTE DI FDI SULLE ESTUMULAZIONI DELLE SALME: PRESENTATA UN’INTERROGAZIONE

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Cimitero di Latina

Cimitero Comunale di Latina ed estumulazione delle salme, arriva l’interrogazione di Fratelli d’Italia

La vicenda del cimitero comunale e delle estumulazioni finisce al centro di una interrogazione presentata come primo firmatario dal consigliere comunale di Fratelli d’Italia Gianluca Di Cocco.

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“È mio interesse fare chiarezza sulla questione perché tanti cittadini hanno ancora informazioni parziali e poco chiare in materia – spiega il consigliere comunale Di Cocco – Punto oscuro, su cui va fatta chiarezza, è quello delle comunicazioni relative alle scadenze contrattuali e estumulazioni. Infatti, il mancato interesse, nei confronti di una procedura di cui un cittadino può benissimo non essere mai venuto a conoscenza, significherà, secondo quanto è scritto in questo criticato regolamento, “assenso al trattamento ecc.” e tutto ciò con spese a carico degli inconsapevoli cittadini concessionari, i quali si troveranno a dover pagare somme che, per ogni singola salma estumulata potrebbero andare dai 8-900 euro fino anche ad oltre 1.500 euro e molti cittadini hanno anche 3-4 e più salme interessate a queste procedure e questo senza considerare le enormi difficoltà economiche che la gran parte delle famiglie sta attraversando da molti anni a questa parte.

La nota del 9 settembre del 2021 firmata dall’ing. Angelica Vagnozzi, in qualità di responsabile del Servizio Lavori Pubblici  del comune di Latina di fatto autorizza la pubblicazione di un lungo elenco di salme (oltre 1.300 nominativi) da estumulare, presentato da Ipogeo Latina srl, Società gestore del cimitero urbano di Latina dall’11 maggio 2009, in forza di un progetto di finanza approvato nel 2007. Tale autorizzazione – spiega Di Cocco – è stata concessa nel richiamo agli articoli 80, 83 e 112 del Regolamento di Polizia mortuaria approvato con delibera di Consiglio comunale n. 25 del 29 aprile 2021 e, secondo quanto si legge nell’intestazione delle diverse pagine in pubblicazione, le salme interessate sarebbero “senza contratto, per le quali, essendo scaduto il periodo d’uso sono soggette a liberazione, ovvero rinnovo”.

In un’altra nota datata 26 gennaio 2022, è stato pubblicato un altro elenco, contenente oltre 1.500 nominativi da sottoporre alla stessa procedura. Ora – puntualizza il consigliere di Fratelli d’Italia – moltissime persone non hanno neppure avuto conoscenza della procedura di estumulazione, con il rischio di trovare la salma della persona cara, con l’attribuzione inoltre delle spese per le procedure previste da richiamato regolamento del 2021”.
Sempre secondo il regolamento, “i titolari della sepoltura devono versare la tariffa prevista per il servizio di estumulazione ordinaria – afferma Di Cocco – Per questo ho deciso di presentare una interrogazione all’assessore competente e al sindaco Coletta per sapere e fare chiarezza su determinati aspetti.

L’ufficio è a conoscenza di chi ha fornito gli elenchi per la loro pubblicazione ed in base a quale procedura ciò è avvenuto? A tal proposito si richiede copia della corrispondenza eventualmente intercorsa tra l’Ente ed il soggetto richiedente.
2) L’ufficio è a conoscenza dell’affissione sull’albo pretorio comunale degli elenchi di salme da estumulare, preceduti dalle lettere del 9 settembre 2021 e del 26 gennaio 2022 firmate digitalmente dall’ing. Vagnozzi?
3) L’ufficio è a conoscenza di chi avrebbe autorizzato l’ing. Vagnozzi a firmare tali lettere?
4) Quali verifiche preventive ha effettuato il Comune sulla correttezza sia dei nominativi inseriti in detti elenchi che per quanto riguarda l’affermazione che compare su ogni foglio secondo cui le salme i cui nominativi fanno parte dell’elenco sarebbero senza contratto e, quindi, la durata delle rispettive e singole sepolture sarebbero scadute?
5) Quali verifiche preventive ha effettuato il Comune sulla correttezza sia dei nominativi inseriti in detto secondo elenco che per quanto riguarda l’affermazione che compare su ogni foglio secondo cui le salme i cui nominativi fanno parte dell’elenco sarebbero senza contratto e, quindi, la durata delle rispettive e singole sepolture sarebbero scadute?
6) L’ufficio è a conoscenza della complessità della procedura che i cittadini debbono effettuare per venire a conoscenza di un fatto così grave economicamente ed importantissimo affettivamente per consentire loro di effettuare i passi che essi riterrebbero opportuni per evitare le estumulazioni?
7) Per quale motivo, due elenchi di così grave e delicata portata non hanno avuto tutta la pubblicità che essi meritavano (manifesti, annunci sui giornali, evidenza sulla home page del Comune, etc.) perché, da quanto ci risulta, sarebbero migliaia i cittadini che non sanno nulla di questi elenchi?
8) Da ultimo, ma forse primo quesito per importanza: l’Ufficio è a conoscenza che, secondo la vigente normativa le estumulazioni devono essere regolate dal Sindaco?
9) L’ufficio è a conoscenza che tale competenza non è delegabile ad altri soggetti?
10) L’ufficio è a conoscenza di eventuali autorizzazioni o deleghe rilasciate con atti formali firmati dal Sindaco? In caso di risposta affermativa, si chiede di avere copia di tali atti.

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