BARISTA MINACCIATO, PICCHIATO E DERUBATO: CONDANNATO 31ENNE DI APRILIA

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Arrestato lo scorso autunno dai Carabinieri per aver rapinato il bar nell’area di servizio ad Aprilia: condannato

Il giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Laura Morselli, ha condannato alla pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione il 31enne di Aprilia, Roberto Caltagirone. L’uomo, assistito dagli avvocati Italo Montini e Alessia Vita, doveva rispondere dei reati di accusato di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, minacce, porto abusivo di due pistole e rapina di un telefono cellulare perpetrata all’interno di un esercizio commerciale.

Stamani, 18 aprile, il pubblico ministero Giorgia Orlando aveva chiesto per Caltagirone una pena maggiore: 6 anni di reclusione.

Lo scorso 21 ottobre, i Carabinieri del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, attraverso l’articolazione del personale della Sezione Radiomobile, avevano arrestato, nella flagranza di reato, il 31enne di Aprilia.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri e del Pm di Latina, Simona Gentile, che ne aveva disposto l’arresto in carcere, l’uomo era entrato alle prime ore della mattina (poco prima delle ore 5,30) dentro il bar “Otto Caffé”, in Via Carroceto ad Aprilia, all’interno dell’area di servizio Q8.

Una volta nel bar, il 31enne aveva preteso dal barista il cellulare ma, al diniego dell’uomo, il giovane avrebbe estratto ben due pistole (una appartenente al suocero del 31enne) minacciandolo: “Sei un infame. Ti sparo alle gambe”. Successivamente, non pago, il 31enne aveva colpito il barista al braccio sinistro per poi assestarli in faccia una testata tanto da provocarli una ferita sul sopracciglio.

A notare la scena, il titolare di un negozio, vicino al bar “Otto Caffè”, che ha avvertito immediatamente i Carabinieri i quali, con una pattuglia sono riusciti a fermare il 31enne e trarlo in arresto, non senza fatica. Infatti, il giovane di Aprilia, già gravato da un precedente per furto, aveva iniziato a insultare e minacciare i Carabinieri intervenuti: “Vi sparo in testa a te, i tuoi figli e tua moglie. Carabinieri di merda”.

Fortunatamente, il barista colpito dalla testata, che ha presentato denuncia, se l’era cavata con un po’ di spavento e un livido. I Carabinieri gli hanno poi restituito il cellulare che aveva dato al 31enne così da evitare peggiori conseguenze.

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