BARISTA MINACCIATO, PICCHIATO E DERUBATO: RESTA IN CARCERE IL 31ENNE DI APRILIA

Arrestato dai Carabinieri per aver rapinato il bar nell’area di servizio ad Aprilia: è stato interrogato il 31enne

Lo scorso 21 ottobre, i Carabinieri del Reparto Territoriale Carabinieri di Aprilia, attraverso l’articolazione del personale della Sezione Radiomobile, hanno arrestato, nella flagranza di reato, un 31enne residente ad Aprilia, Roberto Caltagirone.

L’uomo è accusato di lesioni, resistenza a pubblico ufficiale, minacce, porto abusivo di due pistole rapina di un telefono cellulare perpetrata all’interno di un esercizio commerciale. Il 31enne è stato posto a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Latina.

Secondo la ricostruzione dei Carabinieri e del Pm di Latina, Simona Gentile, che ne ha disposto l’arresto in carcere, l’uomo è entrato alle prime ore della mattina (poco prima delle ore 5,30) dentro il bar in Via Carroceto ad Aprilia, all’interno dell’area di servizio Q8: si tratta del locale “Otto caffè”.

Una volta nel bar, il 31enne ha preteso dal barista il cellulare ma, al diniego dell’uomo, il giovane ha estratto ben due pistole (un appartenente al suocero del 31enne, l’altra di cui si deve accertare la provenienza) minacciandolo: “Sei un infame. Ti sparo alle gambe”. Successivamente, non pago, il 31enne ha colpito il barista al braccio sinistro per poi assestarli in faccia una testata tanto da provocarli una ferita sul sopracciglio.

A notare la scena un titolare di un negozio, vicino al bar “Otto Caffè”, ha avvertito immediatamente i Carabinieri i quali, con una pattuglia, passavano di lì per uno dei controlli quotidiani del territorio. Gli stessi sono così riusciti a fermare il 31enne e a trarlo in arresto, non senza fatica. Infatti, il giovane di Aprilia, già gravato da un precedente per furto, ha iniziato a insultare e minacciare i Carabinieri intervenuti: “Vi sparo in testa a te, i tuoi figli e tua moglie. Carabinieri di merda”.

Fortunatamente, il barista colpito dalla testata, che ha presentato denuncia, se l’è cavata con un po’ di spavento e un livido. I Carabinieri gli hanno restituito il cellulare che aveva dato al 31enne così da evitare peggiori conseguenze.

Ad ogni modo, oggi, 23 ottobre, il 31enne, difeso dall’avvocato del Foro di Latina, Italo Montini, si è avvalso della facoltà di non rispondere davanti al giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Latina, Pierpaolo Bortone.

Il Gip Bortone, in considerazione della pericolosità dell’uomo e della possibilità che reiteri il reato, ha confermato, così come da richiesta del Pubblico Ministero, la custodia cautelare in carcere per il 31enne.

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