AUTOSTRADA ROMA-LATINA, ADINOLFI (LEGA): “BENE FOTOVOLTAICO E GRATUITÀ PER I RESIDENTI”

Matteo Adinolfi
Matteo Adinolfi

“Apprendo con favore la novità progettuale esposta in commissione regionale Lavori Pubblici dall’ingegner Antonio Mallamo, commissario di Governo per la realizzazione della Roma-Latina. La fruizione gratuita del tratto viario per i residenti è un atto dovuto e lo ritengo un parziale risarcimento per tutti i disagi che vivono costantemente da decenni, causati anzitutto da una infrastruttura del tutto inadeguata alle esigenze di un territorio in continua espansione. Ed è ancora più apprezzabile il fatto che tale gratuità potrebbe derivare dalla costruzione di impianti fotovoltaici, dunque dalla produzione di energia pulita che farebbe di questa importante opera strutturale un emblema di sostenibilità, tutela del territorio e garanzia di servizi per i cittadini. La Roma-Latina può davvero diventare una valida fonte di energia alternativa e rinnovabile.

A tal riguardo propongo di prendere in considerazione anche l’eolico, con l’installazione di microturbine che si attivano con la forza del vento generata dai veicoli in transito. Il posizionamento delle pale eoliche nello spartitraffico potrebbe essere doppiamente vantaggioso perché ricevendo una duplice spinta da direzioni opposte, consentirebbe una maggiore produzione energetica. Esistono alcuni esempi in Cina, Turchia, Stati Uniti e Regno Unito. L’applicazione dell’eolico sarebbe un grande passo in avanti e si allineerebbe pienamente con la strada della decarbonizzazione intrapresa dall’Europa, nell’ambito di un percorso virtuoso che farebbe della Regione Lazio una buona pratica da seguire. Una ulteriore alternativa per la produzione di energia pulita potrebbe essere data, inoltre, dall’utilizzo di materiale piezoelettrico in grado di generare energia elettrica con l’applicazione di pressione o vibrazioni, dunque sia attraverso la pressione del veicolo sia mediante le vibrazioni indotte sulla pavimentazione stradale. Per la realizzazione del manto stradale, infine, sarebbe da valutare l’utilizzo di asfalto originato da comune bitume unito a pneumatici riciclati: questa commistione da vita a una pavimentazione fonoassorbente capace di ridurre il rumore da traffico, a sostituzione delle normali barriere acustiche”.

Lo dichiara in una nota l’Eurodeputato della Lega – Gruppo ID Matteo Adinolfi, che così continua: 

“Ho particolarmente apprezzato il taglio dei costi illustrato dall’ingegner Mallamo, così come condivido appieno la sua proposta di eliminare le stazioni di esazione negli 11 svincoli previsti dal progetto, tra Tor de’ Cenci e Latina Nord. Il risparmio economico e la riduzione di consumo del territorio rappresenterebbero un altro tassello importante per migliorare il progetto, che ha assoluta necessità di essere realizzato nel più breve tempo possibile.

Auspico pertanto che la Giunta regionale possa far sue le indicazioni fornite dal commissario e procedere spedita con tutte le procedure del caso, garantendo il regolare svolgimento dei lavori anche in anticipo rispetto al cronoprogramma definito. E a chi ancora oggi si oppone al progetto, politici in primis, rivolgo l’invito ad aprire la mente non lasciandosi trascinare da posizioni ideologiche capaci unicamente di far retrocedere uno sviluppo del territorio che già di per sé fatica ad affermarsi. La Roma-Latina è un’infrastruttura fondamentale in particolar modo per imprese, industrie e attività commerciali, e oggi diventa imprescindibile alla luce dell’estromissione della provincia di Latina dalla Zona Economica Speciale per il Sud. Questa mancata estensione della Zes deve essere compensata perlomeno con le infrastrutture, velocizzando la realizzazione dell’autostrada Roma-Latina, potenziando il progetto in ottica sostenibile e allungandolo fino a Fondi, portando avanti compiutamente il progetto della Pedemontana di Formia e realizzando la Latina-Frosinone, a collegamento di due province sempre più interconnesse sotto il profilo socio-economico. Questo è il momento di accelerare evitando che lo sviluppo dei nostri territori possa finire schiacciato dalle agevolazioni previste dalla Zes per imprese e industrie ricadenti nelle province e regioni confinanti”.

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