Il giudice del Tribunale di Roma, Mara Mattioli, ha emesso una sentenza di condanna a carico dei collaboratori di giustizia Renato Pugliese e Agostino Riccardo
L’udienza “stralcio” si è svolta a Roma ed è parte del processo Alba Pontina che, come noto, ha già visto la condanna di parte degli imputati, come Samuele Di Silvio e Ferdinando “Pupetto” Di Silvio, che hanno scelto il rito abbreviato. Al contrario coloro i quali, come Armando Di Silvio detto Lallà, moglie, figlie e altri, hanno optato per il rito ordinario sono processati di fronte alla Corte d’Assise del Tribunale di Latina.
Lunedì sera, a Roma, il giudice Mattioli, dopo le richieste di condanna da parte dei pm Spinelli e De Lazzaro, ha condannato Renato Pugliese a quattro anni e quattro mesi di reclusione e Agostino Riccardo a cinque anni e quattro mesi. Entrambi hanno scelto di essere giudicati con il rito abbreviato che prevede la riduzione di un terzo della pena mettendo sul piatto gli elementi raccolti in fase di indagine.
Il giudice ha concesso ai due ex affiliati al clan Di Silvio le attenuanti generiche in ragione della loro scelta di collaborare con la giustizia.
Sul fronte pontino, per quanto riguarda il troncone principale del processo, la prossima udienza è stata fissata per il 24 marzo quando a finire di deporre sarà proprio Agostino Riccardo, che il 7 gennaio scorso ha spiegato in Aula a Latina, confermandoli rispetto ai verbali resi in fase di indagine, i legami inquietanti tra i gruppi criminali e la politica.