ADOLESCENTE RAPITA E ABUSATA, L’INCUBO ALL’INTERMODALE DI LATINA SCALO: “IL TOSSICO AVEVA FUMATO CRACK”

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Intermodale di Latina Scalo

Incubo per due adolescenti alle porte di Latina: sarebbero stati aggrediti da un senza fissa dimora. Il ragazzo pestato, lei forse costretta a subire violenza

L’hanno ritrovata giovedì mattina, 4 maggio, a Latina Scalo mentre vagava tutta sporca e sotto choc per una strada di campagna. La vittima è una ragazzina di 17 anni che è stata soccorsa e condotta all’ospedale Santa Maria Goretti per tutti gli accertamenti del caso.

Secondo una prima ricostruzione, la ragazzina di 17 anni si sarebbe recata insieme a un coetaneo nel sito abbandonato dell’ex Zuccerificio a Latina Scalo (inaugurato nel 1936 da Benito Mussolini), la sera di mercoledì 3 maggio. Il sito che avrebbe dovuto diventare l’Intermodale di Latina (doveva diventare un hub di scambio merci in collegata alla ferrovia di Latina Scalo), secondo il progetto delle cinque punte dell’amministrazione Finestra (si parla di 30 anni fa), è meta delle più variegate persone. Dentro lo stabile si possono trovare documenti della fu Slm, scrivanie, divani, vetro di ogni genere, cd, videocassette, birre consumate, pc, preservativi, persino schede elettorali vidimate; soprattutto rifiuti, ovunque. Insomma, con il tempo, e soprattutto nell’ultimo anno, l’ex Slm (dichiarata fallita l’anno scorso) è diventato luogo di sbandati, coppiette e consumatori di droga.

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Tornando all’episodio che sta tenendo in apprensione famigliari dei ragazzi e un’intera città, i due giovani, con la minicar del ragazzo (16enne), si sarebbero appartati nel luogo degradato, ossia in Via delle Industrie all’interno dell’Intermodale, ma improvvisamente sarebbero stati importunati da un senza fissa dimora: si tratta di uomo di 31 anni originario della Romania che, secondo i racconti della giovane interrogata e del ragazzo che lo avrebbe riconosciuto nelle foto segnaletiche mostrategli in Questura, stava consumando droga nel sito dismesso. In un primo momento, i teenager si sarebbero avvicinati a lui, poi – anche se il racconto è poco chiaro – sono voluti andare via, riuscendo a liberarsi dell’uomo e a salire sulla minicar; tuttavia, subito dopo, l’uomo li avrebbe raggiunti e da lì sarebbe iniziato l’incubo.

Il ragazzino è stato steso con un pugno in faccia talmente forte da perdere i sensi, mentre la giovane di 17 anni sarebbe stata sequestrata a bordo della minicar dall’uomo e portata nelle campagne di Cisterna. Anche se la minicar avrebbe girovagato arrivando fino a Cisterna e Cori.

Non è ancora chiaro, ma tutto avrebbe potuto far pensare che la 17enne sia stata costretta a subire una violenza sessuale. Sul caso, indagano gli agenti della Squadra Mobile di Latina diretti dal Dirigente Mattia Falso. Ad ogni modo, i primi esami medici dovrebbero aver escluso un rapporto sessuale completo, sebbene non possa essere messo da parte il dramma di un abuso sessuale.

Dragos Marcu

Al momento, la 17enne non è riuscita a ricostruire nei minimi dettagli cosa le è accaduto, dal momento che si trova ancora in uno stato di malessere ed è stata anche lei aggredita dal 31enne. Il ragazzo, invece, è finito anche lui in ospedale considerato il pugno in faccia ricevuto dallo sconosciuto. È stato lui a chiamare i soccorsi una volta che mercoledì sera ha ripreso coscienza dopo l’aggressione subita. Dolore e apprensione per le famiglie dei due giovani; intanto proseguono le ricerche del 31enne, noto alle Forze dell’Ordine, gravato da precedenti, ma, al momento, irreperibile e senza la minicar che ha abbandonato: si tratta di Dragos Marcu.

“Il tossico ha anche fumato crack, e loro si sono fermati a parlare – dice la madre del ragazzo al “Corriere della Sera” – Hanno provato ad andare via ma lui li ha seguiti, ha picchiato mio figlio e si è allontanato con la ragazza bordo della minicar. Mio figlio intanto è riuscito a chiamare il 112 e sono partite le ricerche, sino a quando, dopo 4 ore, lei non è stata ritrovata nei pressi della stazione di Latina Scalo”.

Non è mancato l’intervento della politica, tra cui quello del consigliere regionale di Latina, Angelo Tripodi.

 ”Il presunto stupro all’intermodale di Latina certifica il fallimento delle istituzioni.Una proprietà pubblica che è stata abbandonata, su cui aleggia un duplice interrogativo. Quali azioni saranno intraprese per garantire la sicurezza e il recupero degli immobili pubblici e privati in tali condizioni sul territorio?La Regione Lazio deve fare la propria parte, partendo dal patrimonio regionale.Solidarietà e vicinanza alla ragazza vittima di violenza e al fidanzato aggredito all’interno del centro intermodale. Siamo certi che la Squadra mobile di Latina assicurerà il colpevole alla giustizia”.

La Procura di Latina, intanto, ha aperto un fascicolo affidato al sostituto Valerio De Luca.

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