ABUSILANDIA A BORGO SAN MICHELE: I 5 LOTTI DEI DI STEFANO/DI SILVIO. COMUNE ORDINA SOSPENSIONE OPERE

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Lottizzazione abusiva a Borgo San Michele: i villini del Clan Di Silvio saranno acquisiti al patrimonio del Comune per la demolizione. Nell’ordinanza di sospensione dei lavori in corso da parte del Servizio del Comune di Latina “Politiche e Servizio di gestione e assetto del territorio” tutti gli abusi rilevati dalla Polizia Locale e dalla Questura di Latina

Il 16 marzo scorso, dopo il sequestro disposto dalla Procura di Latina ed eseguito dalla Questura, le sei villette riconducibili al Clan Di Silvio sono state sgomberate.

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Come noto, ad essere indagati per lottizzazione abusiva sono Annamaria Di Silvio e Alessandro Di Stefano, rispettivamente moglie e marito, Sabrina Boffi cognata dei due e sposata con Franco Di Stefano (fratello del primo), e, infine, un’altra donna, non legata da vincoli di parentela, ma amica di famiglia. Sotto la lente degli investigatori anche il padre dei Di Stefano, il catanese Salvatore Di Stefano trasferitosi da tempo qui a Latina, e Fabio Di Stefano recentemente destinatario di un provvedimento di interdittiva da parte del Prefetto di Latina riguardante il bar che gestisce in Via Bruxelles a Latina, il “Perla nera” (dal soprannome di sua moglie).

Alessandro e Fabio Di Stefano hanno sposato rispettivamente la figlia di Giuseppe “Romolo” Di Silvio, ritenuto al vertice della famiglia di Campo Boario/Gionchetto, e la sorella di Costantino “Patatone” Di Silvio, Angelina. Entrambi, “Romolo” e “Patatone”, come noto, stanno scontando in carcere la pena per l’omicidio di Fabio Buonamano ucciso nell’ambito della cosiddetta “guerra criminale pontina”. In particolare, Fabio Di Stefano è stato recentemente indagato da DDA capitolina e Squadra Mobile di Latina nell’inchiesta “Movida”: il suo ruolo è descritto come di peso per quanto riguarda lo spaccio di stupefacenti nelle dinamiche del clan di origine nomade.

Oggi, il Comune di Latina ha emesso un’ordinanza di sospensione di lavori che ancora erano in corso al momento dello sgombero. Dal documento indirizzato ai Di Stefano/Di Silvio si possono visionare tutti gli abusi edilizi perpetrati nel terreno agricolo di Borgo S.Michele, nell’ormai nota traversa di Via SS.156 Monti Lepini.

“Dalle riprese fotografiche, effettuate con drone – si legge nell’ordinanza che riporta la denuncia di Procura, Polizia e Polizia Locale – si riscontra un totale di più di 2800 mc realizzati tra volumi residenziali e non. Le 6 particelle attigue n.239, 240, 241, 242, 243 e 244 sono frutto di frazionamento delle originarie n.78 e 119 e sono state suddivise mediante recinzioni, cancellate ed opere tali da permettere la singola fruizione con ricavo di 5 lotti ben distinti serviti da una strada comune ricavata dalla particella n.244, dotate di sovrastanti manufatti residenziali, con impiego di materiali di pregio, cigli di delimitazione aiuole, basamenti di cemento armato, tetti plurifalda con coppi di laterizio, ornamenti ed elementi architettonici, quali colonne, tettoie”.

Cinque gli immobili contestati.

LOTTA A – Le opere sono state realizzate all’interno di un lotto di terreno distinto in catasto al fg.183, particella 239 classificato seminativo e identificato dalla lett.”A” dello schema. Il lotto risulta delimitato perimetralmente da recinzione costituita da muratura con sovrastante ringhiera in ferro, con altezza min.metri 2,05 max 2.70.
L’accesso al lotto è rappresentato sul lato da cancello in ferro carrabile e pedonale, e su altro lato da cancello carrabile. Nel lotto si constatava la presenza di due strutture edilizie e di un manufatto in legno. La restante parte dell’area cortilizia pertinenziale risultava costituita da pavimentazione in pietra su basamento in calcestruzzo e area giardinata. Immobile n.1: struttura in latero cemento con copertura a più falde spioventi con sovrastanti tegole della dimensione complessiva di metri 15,00 per 10,00 per h 3,00 in gronda.
L’immobile risulta completo di infissi in alluminio con ingresso dotato di portoncino blindato. Suddivisione interna 5 vani più due servizi. Su uno dei lati dell’immobile è presente un’area scoperta delimitata da parapetto in muratura delle dim. Di metri 6,00 x 1,40.

Immobile n.2: struttura in latero cemento con copertura a due falde spioventi con sovrastanti tegole in laterizio delle dim. Complessive di metri 24,00 x 6,00 per h 3,50, costituita da parte ad uso residenziale ovvero due vani più servizio piccolo disimpegno e ripostiglio (metri 18,50 per 6,00. In aderenza locale aperto su un lato rifinito a grezzo utilizzato come posto auto (3,50 x 6,00). Altro locale con pianta triangolare con ingresso autonomo esterno costituito da porta in alluminio (2,80 x n6.00).
Manufatto in legno: struttura e tamponatura in legno adibito in parte a piccolo ripostiglio e sul quale è stata ricavata una scala con pedata in travertino che consente di raggiungere piccolo terrazzo ricavato sul solaio di copertura dell’immobile n.2. Dimensione manufatto in legno metri 3.80x 1.40 per h3.00. Dimensione terrazzo, metri 5.00x 5.00, con pavimento in ceramica e delimitato da muretto in parapetto rivestito in guaina con h 0.80.
Osservazioni: si dà atto che alcune delle opere del lotto interessato sono in fase di ultimazione e/o completamento”.

LOTTO B – Terreno con edificazione di manufatto ad uso residenziale dotato di accesso autonomo mediante cancello carrabile e pedonale, recintato perimetralmente. Realizzazione di un corpo di fabbrica adibito a civile residenza, esterno al grezzo, composto da Piano Terra e copertura a tetto piano “lastrico”. In pianta di dimensioni pari a L 11,00 largh. 15,00 per h 3,50. In aderenza sui lati lunghi due tettoie rispettivamente in pianta L 14,00 Largh 5,00 per H 3,50. Al colmo max copertura a tetto ligneo a monofalda a spiovere con verticali in travi di cls; L 8,00 Larg Poh 4.00 x h 3,50 al colmo max. Copertura a tetto e verticali ligneo. Interno corpo di fabbrica residenziale suddiviso in più vani totalmente ultimati, rifiniti e funzionali alla loro destinazione d’uso. Composizione interna: zona cucina – living; due locali wc; tre camere da letto, un locale sala hobby-giochi; un locale ripostiglio; Nel lotto in argomento chiari segni di lavori recenti e sospesi al momento”.

LOTTO C – Manufatto distinto in catasto al foglio 183 part.241 delle dimensioni di metri 14,00 per metri 7,00 circa con altezza dal piano di campagna di metri 3,20 circa realizzato in cemento allo stato grezzo, la copertura in lastrone di cemento e guaina. L’immobile era internamente diviso in 4 vani e più precisamente in un soggiorno, una camera da letto, una cameretta ed un bagno. Il tutto risultava completamente arredato, munito di tutti gli impianti elettrici e termoidraulici. L’area in cui era stato realizzato l’immobile risultava delimitata con blocchetti di cemento. Esternamente risultavano essere presenti tracce di lavori in corso relativi all’ultimazione della recinzione della facciata della struttura.

LOTTO D – Lotto terreno ( Lotto terreno fronte strada con accesso autonomo mediante muro in cls e ferro con cancello carrabile e pedonale) con edificazione di diversi manufatti ad uso residenziale entrambe composti da piano terra e piano 1 mansardato. Entrambi i manufatti residenziali autonomi parzialmente rifiniti all’esterno. Corte interna in battuto di cls ancora al grezzo. Realizzazione di manufatto in latero cemento ancora da rifinire. In pianta di forma irregolare, con in aderenza tettoia lignea a forma di “L”, pari a L 11 x 8 x h 3,50 al colmo max – Manufatto composto da piano terra residenziale interamente rifinito arredato e funzionante alle destinazioni d’uso. Suddivisione interna: locale cucina/living; tre camere da letto; due wc – Piano 1 mansardato: ancora al grezzo esternamente non accessibile né dall’interno né dall’esterno.

Secondo manufatto: ancora allo stato grezzo esternamente. Piano terra residenziale interamente rifinito arredato funzionante alle destinazioni d’uso. Suddivisione interna – piano terra: una camera letto, un locale wc, uno studio – disimpegno. In aderenza tettoia lignea L 14,00 x 4,00 x h 3,50 al colmo massimo – Piano Primo mansardato: esterno al grezzo con infissi montati non accessibile dall’interno e dall’esterno, dimensioni L 5,00 x 6,00 x h 2,70 con copertura a tetto a doppia falda a spiovere con coppi in terracotta. Realizzazione di piccolo manufatto ancora da ultimare, con misure in pianta L 3,50 x 2,00 x h 2,50 ml circa con copertura a doppia falda in coppo. Realizzazione di fontana con vasca di dim. 2,00 x 2,00 ml circa. Recinzione lotto terreno interno in rete metallica al grezzo”.

LOTTO E – Manufatto distinto in catasto al foglio 183, part.243 delle dimensioni di metri 11,00 x 11,00 circa con tetto a due falde a spiovente e altezza dal piano di campagna di metri 3,80 circa nel punto più alto. Internamente vi erano 6 vani e più precisamente: un soggiorno, cucina, un bagno in fase di completamento, una camera da letto matrimoniale, due camere più piccole e un bagno rifinito. Il tutto risultava completamente pavimentato, arredato e fornito di impianti elettrici e termoidraulici. Sia internamente che esternamente vi erano evidenti tracce di lavori in corso”. Emerge che “…il lotto oggetto ….risultava completamente libero da ogni costruzione in data antecedente all’anno 2017 evidenziando…l’avvenuta aggressione di una porzione di territorio agricolo con suddivisione in lotti tali da determinare lo stravolgimento di un assetto previgente ancorché aggravato dalla macroscopica attività edificatoria che si andrà ad appurare con i successivi accertamenti”.

L’ordinanza, quindi, intima la sospensione delle opere in corso realizzate senza titolo con divieto di disporre dei suoli e delle opere stesse con atti tra vivi.

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