ABUSI SESSUALI ALLA SCUOLA MEDIA DI LATINA: IN DIRITTURA D’ARRIVO IL PROCESSO AL BIDELLO

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Abusi sessuali su una minorenne a scuola: prosegue il processo al bidello sessantenne arrestato nell’ottobre 2022

Davanti al I collegio de Tribunale di Latina presieduto dal giudice Gian Luca Soana – a latere i giudici Fabio Velardi e Francesca Coculo -, è proseguito il dibattimento del processo nei confronti del bidello accusato di abusi sessuali ai danni di una studentessa delle medie in una scuola di Latina, all’epoca dei fatti, tra il 2018 e il 2019, tredicenne.

Attesi quattro testimoni della difesa, rappresentata dagli avvocati Giordano e Restante. Testimoni che in realtà saranno stati alla fine solo la metà – in due, un professore di educazione fisica e una bidella della scuola media di Latina dove sarebbero avvenuti i fatti – per via della rinuncia degli avvocati difensori.

Testimonianze, ad ogni modo, che non hanno aggiunto molto al processo: entrambi – sia professore di educazione fisica che collega nel plesso scolastico – hanno spiegato che il bidello 67enne, sotto processo, non ha mai dato problemi, né loro hanno mai saputo nulla degli abusi contestati, almeno non prima di leggerlo sugli articoli dell’informazione locale. Un aspetto peraltro già conosciuto, in quanto la ragazza ha raccontato, riguardo agli episodi di cui sarebbe stata vittima, solo tempo dopo che lei stessa era già frequentante il liceo e non più la scuola media.

Nella scorsa udienza era stato ascoltato stato proprio il bidello 67enne, accusato di aver palpeggiato e molestato la studentessa minorenne. L’uomo, C.G. (le sue iniziali) aveva deciso di rispondere alle domande del Pubblico Ministero, sostenendo di aver al massimo abbracciato la ragazza ma senza malizia.

Il processo, rinviato al 26 aprile, è in dirittura d’arrivo, in quanto nella prossima udienza ci saranno la richiesta di condanna da parte del Pubblico Ministero, le arringhe di parte civile (la ragazza e i genitori) e delle difese. A dover rispondere inoltre è anche il Ministero dell’Istruzione presente in questo processo come responsabile civile.

La storia, come noto, ha avuto una eco mediatica importante. Secondo l’accusa, la ragazza, ormai anni fa, tra il 2018 e il 2019, avrebbe subito, in terza media, le attenzioni e le molestie del bidello, accusato di violenza sessuale aggravata dall’età della vittima. L’episodio più grave di abuso nei confronti della minorenne sarebbe avvenuto peraltro all’interno del bagno della scuola media. Un particolare confermato dalla madre della ragazza che, lo scorso ottobre, è stata interrogata come testimone: il bidello cercò di baciare la minorenne.

Una volta arrestato e posto ai domiciliari dai Carabinieri di Latina, l’uomo era rimasto in silenzio davanti al Gip Giuseppe Cario. Il bidello, che nel frattempo è stato sospeso dalla scuola in cui lavora, era stato arrestato nella prima settimana di ottobre 2022. Le manette erano scattate la mattina del 7 ottobre, presso il plesso scolastico della scuola media del capoluogo. I militari dell’Arma di Latina lo hanno prelevato, in pieno orario scolastico, vista la misura urgente degli arresti domiciliari da applicare.

Nel corso dell’incidente probatorio, davanti al Gip Giuseppe Cario, la ragazza, oggi una adolescente di 17 anni che frequenta il liceo classico a Cisterna, aveva confermato tutto il quadro accusatorio. Ecco perché l’intero incidente probatorio è agli atti del processo. Ascoltata in modalità protetta per ovvi motivi, la giovane, difesa dall’avvocato Manchisi e assistita da una psicologa, ha ripercorso le varie fasi dell’approccio sessuale dell’uomo: dall’offerta di comprarle una merendina, fino al tentativo di baciarla e ai palpeggiamenti ricevuti suo malgrado.

Tutti, nel corso del processo, dai genitori della ragazza al vice preside dell’istituto scolastico della scuola media, fino alla psicoterapeuta che ha in cura la ragazza e alla consulente della Procura, hanno confermato più o meno il quadro accusatorio. Una vicenda che per la famiglia della ragazza, secondo le testimonianze di entrambi i genitori, è stata ed è ancora molto dolorosa.

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