Lazio: secondo l’Agenzia nazionale per i servizi sanitari regionali, non è lontano il cambiano di colore della Regione
I dati diffusi dall’agenzia governativa Agenas indicano che, nel Lazio, è occupato il 32% dei ricoveri ordinari e il 21% dei ricoveri in terapia intensiva. Nella settimana dal 17 al 23 gennaio si sono registrati 1578,88 casi ogni 100.000 abitanti.
Per arrivare al cambio di colore e passare dalla zona gialla (attuale) alla zona arancio, è necessario tenere conto dell’incidenza che dovrà superare oltre i 1500 contagi ogni 100mila abitanti. Per passare dalla zona gialla alla zona arancione, tuttavia, c’è anche un altro dato da segnare, ossia la pressione sugli ospedali. La soglia da non superare per i ricoveri è quella del 30%, per le terapie intensive si passa in arancione con il 20%.
Ad oggi, nel Lazio il numero di malati gravi supera la soglia posizionandosi, secondo l’Agenas, al 22% con 207 pazienti in terapia intensiva. I ricoveri ordinari, invece, sono al 31%, ossia con 2019 malati in cura. Se l’incidenza e l’indice Rt rientrano nei parametri, i dati degli ospedali superano le soglie di riferimento.
Il Governo ha stabilito, con l’ultimo decreto in ordine di tempo, diverse misure in zona arancione. L’uso della mascherina è stato comunque rinforzato in tutta Italia considerato che per accedere a mezzi pubblici, treni, aerei, cinema, teatri è necessario indossare la Ffp2 fino al termine dello stato di emergenza, al momento fissato al 31 marzo 2022.
Fino alla cessazione dello stato di emergenza, il decreto Natale prevede inoltre l’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato – per vaccinati o guariti – alla ristorazione per il consumo anche al banco in bar e ristoranti. L’estensione dell’obbligo di green pass rafforzato al chiuso per piscine, palestre e sport di squadra, ma anche per musei e mostre. Super green pass al chiuso per i centri benessere, centri termali (salvo che per livelli essenziali di assistenza e attività riabilitative o terapeutiche), parchi tematici e di divertimento, per centri culturali, centri sociali e ricreativi (esclusi i centri educativi per l’infanzia) al chiuso e per sale gioco, sale scommesse, sale bingo e casinò.
Gli spostamenti con mezzi propri sono liberi in zona bianca così come nella gialla. Le cose cambiano in zona arancione dove ci si può spostare sia in altri comuni della stessa regione che in altre regioni solo per lavoro, necessità, salute o per servizi non sospesi ma non disponibili nel proprio comune. Sì, invece, agli spostamenti da comuni di massimo 5.000 abitanti, verso altri comuni entro i 30 km, eccetto il capoluogo di provincia.