Non sono mancate le polemiche al Comune di Aprilia in riferimento alla rigenerazione urbana, la legge regionale che dovrebbe consentire di razionalizzare il patrimonio edilizio esistente
Tutto è iniziato quando, qualche giorno fa, in Commissione consiliare il consigliere della Lega, Roberto Boi, ha sottolineato l’assenza di due osservazioni presentate per chiedere al Comune di escludere 12 ettari di terreni agricoli – siti a Casalazzara – dalle possibilità edificatorie previste dal provvedimento in esame, in attuazione della delibera (n. 35 del 31/07/2019) con la quale il Consiglio Comunale di Aprilia ha recepito le disposizioni della Legge Regionale 7/2017 sulla Rigenerazione Urbana.
In breve, la legge sulla rigenerazione urbana, risalente al 18 luglio 2017 (“Disposizioni per la rigenerazione urbana e per il recupero edilizio”) fu approvata dall’assise regionale per incentivare la razionalizzazione del patrimonio edilizio esistente presente nei Comuni. Le finalità sono quelle di promuovere la riqualificazione di aree urbane degradate e di tessuti edilizi disorganici o incompiuti e riqualificare edifici a destinazione residenziale e non residenziale mediante interventi di demolizione e ricostruzione, adeguamento sismico e efficientamento energetico.
Tornando a Boi e alle criticità avanzate, il Comune di Aprilia ha spiegato che no, quelle due osservazioni, in realtà, “sono state protocollate durante la fase di pubblicazione dell’atto e fuori dalla finestra temporale di 30 giorni utile a presentare osservazioni e opposizioni (dal 9 novembre al 9 dicembre 2019). È per questo motivo che gli uffici del Comune, cercando tra i documenti protocollati all’interno dell’arco di tempo indicato, non hanno rinvenuto i due atti, che non sono stati quindi presi in considerazione per la discussione in commissione“.
Ad ogni modo, l’Assessore all’Urbanistica del Comune, Salvatore Codispoti, commentando l’accaduto ha rassicurato sul fatto che i contenuti delle osservazioni saranno prese in carico. “Gli uffici del Comune – ha spiegato Codispoti – sono già al lavoro per prenderne in esame i contenuti e consentire alla commissione di esprimere un proprio parere in merito. La normativa ce lo consente e la volontà dell’Amministrazione è – come ribadito sin dall’inizio – quella di garantire la massima partecipazione possibile da parte di cittadini e realtà sociali apriliane”.
A mettere un punto, rilanciando la loro iniziativa di tutela del patrimonio esistente, ci ha pensato il Comitato Borghi Rurali di Aprilia che ha rilasciato una nota che pubblichiamo integralmente di seguito.
“In questi ultimi giorni abbiamo assistito a numerosi comunicati stampa circa l’assenza in commissione urbanistica del 30 gennaio 2020, delle nostre legittime osservazioni, durante la discussione presso il palazzo Comunale. Con il termine Rigenerazione Urbana, s’intende un programma di riqualificazione del territorio come rimedio al degrado urbano. Di là da tutto questo, si ritiene utile rilevare l’immediata disponibilità da parte del Comune, a indire un’altra commissione, vertente la discussione sia delle nostre ragioni, sia di quelle presentate dalla società “Fonte San Vincenzo”. È noto che il comitato Borghi Rurali si è sempre distinto per le sue battaglie in materia di ambientale e salute pubblica, come da sempre collabora con questa amministrazione locale per il bene della comunità e la tutela del territorio. Difatti “Non mettiamo in discussione la bontà del piano di urbanizzazione in generale, anzi riteniamo che sia un ottimo passo per le aree di periferia verso l’installazione dei servizi primari, primo tra tutti le fogne e servizi”. I nostri rilievi sono rivolti a probabili “distrazioni e/o dimenticanze di norme, da parte di questo progetto (rigenerazione urbana), nel nostro territorio“.
“Nell’analizzare detto piano realizzativo – continua il comunicato del Comitato – abbiamo subito verificato e accentuato: che l’area in esame è completamente zona agricola, la quale parte dal sito della ex Yale, fino ad arrivare al casale dei Bortolameotti. Inoltre, oltre ad essere terreno privo di costruzioni, risulta essere un terreno agricolo con bosco mediterraneo. Quest’area coincide con la zona posta a protezione dei pozzi di captazione della fonte San Vincenzo, quindi sottoposto a ulteriore vincolo, che prevede in toto la tutela integrale del sito. Non solo, a valle è esistente la sorgente Reggia Di Turno, un patrimonio culturale riconosciuto come sito e salvaguardato da parte della Sovraintendenza ai beni culturali”.
“Le nostre osservazioni riguardano anche il “Boschetto”, lungo la via Dei Rutuli di fronte il sito ex Yale. Infatti, abbiamo fatto presente che il “Boschetto”, racchiude in esso l’antica strada (Antica Direttrice Viaria), che collegava l’antico popolo “Ruteliano” con “Lanuvium”, risalente al VI secolo A.C. in epoca Pre-Romana. La stessa è circondata da due file di alberi, per la totalità di piante di quercia da sughero. Quindi l’intero sito interessato è ricco sia di forte rilevante storica, sia di elevato interesse forestale-ambientale, vista la massiccia presenza di alberi da sughero. Inoltre abbiamo evidenziato terreni agricoli, tra i quali quello che circonda la parrocchia San Giuseppe, sita in via dei Rutuli 135, che ad oggi ci risulta essere area destinata a verde pubblico. Proprio in quest’area riteniamo utile chiedere che dal fronte stradale verso l’interno venga realizzato un parco con alberi e giochi per i nostri figli. Siamo certi che con i proprietari si riuscirà a trovare un tavolo di discussione e possibile accordo. “D’altra parte quando si parla di fare del bene per la comunità, come ci si può tirare indietro?”
“Vorremmo infine sottolineare – concludono i cittadini del Comitato – che i Borghi Rurali per statuto e volontà, è un comitato apolitico, non strumentalizza le querelle politiche, ecco perché cogliamo l’occasione nel chiedere pubblicamente la possibilità al Comune di essere uditi per esprimere nei dettagli le ragioni sopra esposte. Allo stesso tempo lanciamo un invito anche ai consiglieri di zona Bortolameotti Massimo, Angelo Zanlucchi, nel prendere visione delle nostre osservazioni e perché No, farle loro! Lavorando uniti con Noi comitato Borghi Rurali e il consigliere, anch’esso di zona Roberto Boi, affinché si dia concreta forza alla difesa del diritto, nell’interesse del territorio che rappresentano. È questo lo spirito che ci guida e che delinea le nostre e legittime osservazioni: “TUTELARE E PRESERVARE IL NOSTRO TERRITORIO, CONTRO INUTILI E DANNOSE SPECULAZIONI EDILIZIE”.