LICENZIAMENTI OSA, LBC: “AMMINISTRAZIONE INCAPACE, SINDACA SI DIMETTA”

“Centoundici lavoratori licenziati dalla cooperativa Osa. Ecco cosa ha prodotto l’immobilismo dell’amministrazione Celentano rispetto al tema dell’integrazione scolastica per bambini e ragazzi con disabilità e alla continuità assistenziale nel periodo estivo. La cooperativa Osa lavora in proroga da un anno. Da un anno non si è messo mano a nulla, mentre ormai da marzo si è stabilito che il servizio di assistenza passasse dal settore Welfare alla Pubblica Istruzione.

C’era tutto il tempo di agire prima che arrivasse l’emergenza. Si è preferita l’inerzia. E questi sono i risultati. Non aver fatto partire la gara per tempo, dopo ben 12 mesi di tempo, fa mancare anche il presupposto della clausola sociale e i lavoratori rischiano così di non essere riassorbiti. Quanto sta accadendo è gravissimo per un’amministrazione, che mostra di non avere in nessun conto lavoratori e famiglie di questa città”.

È il commento di Lbc, per voce della segretaria Elettra Ortu La Barbera e della consigliera Floriana Coletta, rispetto alla vicenda dell’assistenza scolastica ai bambini con disabilità e dell’organizzazione dei centri estivi, su cui l’attuale amministrazione si è lasciata cogliere impreparata, con gravissimi danni per le famiglie e anche per gli operatori, che saranno ricevuti soltanto oggi”.

“Di fronte a questo ennesimo scandalo non c’è possibilità di scaricare responsabilità sulla precedente amministrazione – continuano Elettra Ortu e Floriana Coletta – Si tratta di incapacità e incompetenza politica nell’affrontare un tema così delicato. E adesso ci aspettiamo uno scaricabarile tra Welfare e Pubblica Istruzione. A nulla sono serviti gli incontri in cui è stata sottolineata la necessità di una continuità assistenziale per i minori con disabilità. Nel 2025 far licenziare 111 lavoratori che operano in una cooperativa è qualcosa di inaccettabile, che dimostra una responsabilità politica precisa, una mancanza di visione e di gestione politica in ogni passaggio di questa vicenda. Tutto poteva e doveva essere approntato mesi fa, per non farsi trovare impreparati. Non c’è stato invece alcun piano, nessun intervento che tenesse in dovuta considerazione il fatto che le persone non sono numeri e che i servizi rivolti ai più fragili meritano rispetto e un’attenzione particolare”.

“A pagare questi inammissibili ritardi sono ora gli operatori e anche i destinatari dei servizi – aggiungono – Perché tutto quello che è accaduto non consentirà l’assistenza nelle colonie estive e forse pregiudicherà anche la partenza nei tempi dovuti del servizio. In passato, lo ricordiamo, con l’assessora Ciccarelli, si era scelto di garantire sempre la continuità assistenziale coinvolgendo sempre famiglie e sindacati nella progettazione di un servizio essenziale che aveva necessità di evolversi. Avevamo scelto l’accordo quadro, perché consentiva di dosare il finanziamento sommandolo anche a quello di altri comuni e a quello della Asl nel caso fossero necessarie ore di assistenza integrata tra ambito sociale e ambito sanitario. Si utilizzava in modo appropriato anche il Codice degli appalti, pur preferendo la cooprogettazione per gli altri servizi sociali. Ora invece si punta sul risparmio e non sulla qualità”.

“Alla luce di tutti i conflitti sociali che questa amministrazione sta creando in città, ci chiediamo come possa la sindaca Celentano mantenere il suo incarico di delegata nazionale Anci per il welfare – continuano le esponenti di Lbc  a nome di tutto il movimento – e chiediamo dunque le sue dimissioni anche dal suo ruolo di sindaca”.

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