SPACCIO IN VIA GUIDO ROSSA A LATINA: CONDANNATO UN ALTRO PUSHER DELLE “ARLECCHINO”

Arrestato in flagranza di reato dalla Polizia di Stato un venticinquenne per spaccio a Latina: si è concluso il rito direttissimo

È stato l’ennesimo arresto in questi mesi arrivato nella piazza di spaccio delle cosiddette case “Arlecchino” di Latina. Il processo per direttissima era stato rinviato per la concessione dei termini a difesa da parte del giudice Enrica Villani che aveva convalidato l’arresto e concesso gli obblighi di firma al 25enne di Latina, Nico Mauriello, difeso dall’avvocato Riccardo De Mauri e arrestato lo scorso 7 maggio con l’accusa di spacciare droga in Via Guida Rossa, presso le note case popolari a Latina.

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Oggi, 23 giugno, nel proseguo di direttissima, Mauriello ha rimediato una condanna a 1 anno e 4 mesi e 2mila euro di multa per spaccio di droga riqualificato in ipotesi lieve. La sentenza è stata pronunciata dal giudice Villani.

La Polizia di Stato lo aveva tratto perché Mauriello si è reso responsabile di cessione di sostanza stupefacente in via Guido Rossa numero 8. Il venticinquenne, alla vista dei poliziotti, aveva tentato invano di nascondersi dietro un muro posto in prossimità delle scale del condominio ubicato presso il civico anzidetto.

All’atto del controllo di polizia, pressoché immediato, erano stati rinvenuti nelle tasche dei pantaloni numerosi involucri ben confezionati – e finanche marcati – contenenti presumibilmente cocaina/crack e hashish, oltreché a banconote di vario taglio, per un totale di circa 430 euro. Era stato inoltre reperito a fianco al giovane, a terra, un machete, verosimilmente utilizzato dall’indagato a scopo di difesa. 

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Dal narcotest era emerso che si trattava effettivamente di sostanza stupefacente, come ipotizzato. La perquisizione a casa si era conclusa con il rinvenimento di un bilancino digitale di precisione. La sostanza stupefacente, insieme al machete, al bilancino di precisione e al telefono cellulare con cui il giovane riceveva di continuo telefonate e messaggi da probabili acquirenti, erano stati debitamente sottoposti a sequestro.

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