Cisterna di Latina: tentò di uccidere un agente di Polizia intervenuto per placare una lite famigliare. Processato col rito abbreviato
Si è concluso il rito abbreviato a carico di Erik Petkovic, 27enne, che, tre anni fa, fu arrestato dalla Polizia di Stato a Cisterna di Latina con l’accusa di tentato omicidio. Difeso dall’avvocato Alfonso Falcone, sostituito oggi dal collega Marco Nardecchia, Petkovic, che doveva rispondere del tentato omicidio di un agente di Polizia di Stato, è stato condannato dal giudice per l’udienza preliminare del Tribunale di Latina, Barbara Cortegiano, col giudizio abbreviato, alla pena di 4 anni e 8 mesi di reclusione. Il pubblico ministero Giuseppe Miliano, al termine della sua requisitoria, aveva chiesto 9 anni di carcere.
Il caso del giovane, croato di etnia rom, risale alla serata del 28 febbraio 2022, quando il Commissariato di Polizia di Cisterna di Latina aveva proceduto al suo arresto. Pluri-pregiudicato per reati di violenza sessuale, spaccio di sostanze stupefacenti ed altri gravi reati, era stato ritenuto sin da subito responsabile di tentato omicidio nei confronti di un poliziotto della Squadra Volante.
Erano le 19.45, quando un equipaggio si era recato in zona Sant’Ilario del Comune di Cisterna di Latina a seguito di richiesta d’intervento per lite in famiglia. Sul posto, gli agenti avevano preso contatti con i richiedenti aiuto, i quali avevano riferito che il proprio figlio, nell’arco della serata, aveva avuto una violenta lite con gli stessi genitori per futili motivi.
A seguito della lite, la madre aveva cercato di entrare all’interno della loro abitazione dove il giovane, in preda ad un raptus d’ira, si era barricato, minacciando il padre che se fosse entrato lo avrebbe accoltellato. Di conseguenza, gli operanti di polizia avevano cercato di convincere il ragazzo ad uscire di casa.
Proprio in quel frangente, mentre gli agenti si erano trovati a breve distanza dalla porta d’ingresso, la stessa si era spalancata improvvisamente ed il ragazzo, impugnando un coltello nella mano destra, con mossa repentina, si era scagliato con rabbia verso gli operatori di polizia e ad uno di questi aveva sferrato un fendente direzionando la punta della lama all’altezza dell’addome, cercando di trafiggerlo.
Soltanto la prontezza e accortezza del poliziotto, pronto a spostarsi all’improvviso, gli aveva consentito di evitare l’impatto della lama con il suo corpo, facendo sì che il coltello, ancora in pugno al ragazzo, passasse tra il suo corpo ed il braccio, in modo tale da bloccare il suo aggressore e riuscendo a disarmarlo anche con il tempestivo intervento dell’altro collega. Così, il giovane era stato reso inoffensivo.
L’arma usata dall’aggressore, della lunghezza di 30 centimetri complessivi, con lama di 20 centimetri, era stata recuperata e posta in sequestro. L’allora 24enne era stato tratto in arresto per il reato di tentato omicidio e, dopo le formalità di rito, era stato associato presso il carcere.