Valeria Campagna e Ludovico Di Traglia (PD): “Salario minimo: l’incoerenza di Fratelli d’Italia tra le dichiarazioni locali e le scelte nazionali”
“La recente mozione di Fratelli d’Italia presentata nel Consiglio Provinciale di Latina, che propone l’introduzione del salario minimo di 9 euro lordi negli appalti pubblici, mette in luce una contraddizione evidente con la linea nazionale del partito. Mentre sul territorio si riconosce la necessità di una soglia salariale dignitosa, la proposta di legge del PD in Parlamento è stata rigettata e la petizione popolare è stata ignorata”, ha dichiarato Valeria Campagna, Vicesegretaria PD Lazio e Capogruppo del PD a Latina.
“Questa iniziativa locale sottolinea come ci sia l’urgenza di affrontare seriamente il tema del salario minimo, che riguarda migliaia di lavoratrici e lavoratori che vivono in condizione di povertà nonostante abbiano contratti di lavoro regolari”, ha proseguito Campagna.
“Speriamo che l’urgenza avvertita a livello locale possa spingere il partito nazionale di Fratelli D’’Italia a riconsiderare le proprie posizioni e approvare una legge per istituire il salario minimo legale per cambiare concretamente la qualità della vita delle persone, invece di limitarsi a trattare questo tema solo come mero strumento per fare un po’ di propaganda negli enti – come la Provincia di Latina – in cui sono in opposizione. Ricordo che tra i firmatari della mozione vi è il consigliere di FDI Scalco che proprio qualche mese fa aveva votato contro una proposta identica presentata dal PD nel Consiglio Comunale di Latina”.
Ludovico Di Traglia, vicesegretario regionale del PD ha aggiunto: “Il rifiuto della proposta di legge sul salario minimo da parte della maggioranza in Parlamento è stato un duro colpo per lavoratrici e lavoratori che vivono una condizione di sfruttamento lavorativo. L’iniziativa di Fratelli d’Italia a Latina dimostra che anche all’interno della destra ci sono voci che comprendono l’importanza di garantire un salario minimo. Ci auguriamo che queste voci si traducano in un cambiamento di rotta a livello nazionale e regionale perchè ci sembra assurdo che la destra fa questa proposta a livello locale ma poi boccia, ad esempio, l’emendamento al DEFR presentato dalla Consigliera Emanuela Droghei per istituire il salario minimo in Regione Lazio”.
Il comunicato si chiude con un invito chiaro: “Il Partito Democratico è pronto a collaborare in Parlamento per rendere il salario minimo una realtà per tutte le lavoratrici e i lavoratori italiani. L’equità salariale è un diritto fondamentale, e il PD continuerà a battersi affinché diventi una priorità su cui costruire il futuro del lavoro nel nostro Paese, perché sotto i 9€ non è lavoro ma sfruttamento”, hanno concluso Campagna e Di Traglia.