LATINA, IL COMMISSARIO ORDINA AI PRIVATI DI TAGLIARE SIEPI E PIANTE PERICOLOSE PER LA SICUREZZA

Taglio dell’erba, il Commissario straordinario del Comune di Latina, Carmine Valente, ordina ai privati la potatura

Tramite un’ordinanza che reca la data del 27 aprile, il Commissario del Comune di Latina, Carmine Valente, ha diposto che i proprietari privati taglino e potino la vegetazione di loro competenza. Quest’ultimi, da ordinanza del Commissario, dovranno attivarsi entro il 15 giugno.

L’ordinanza stabilisce gli interventi inderogabili da effettuare. Eccoli di seguito.

  1. Per le piantagioni e siepi (art. 29 del codice della strada e art. 26 comma 6 del D.P.R. n.
    495/1992): di mantenere le siepi in modo da non restringere o danneggiare la strada, di tagliare i
    rami delle piante che si protendono oltre il confine stradale che nascondono o compromettono la
    leggibilità della segnaletica dalla distanza ed angolazione necessaria;
  2. Per le manutenzioni delle ripe: regolazione, sagomatura delle scarpate e cigli nelle aree private
    e quelle prospicienti o che aggettano su aree pubbliche o di uso pubblico, viabilità pubbliche, di
    uso pubblico e/o di pubblico passaggio, in stato tale da impedire franamenti o cedimenti del corpo
    stradale;
  3. per il mantenimento delle aree oggetto della presente ordinanza, pulite ed in perfetto ordine:
    manutenzione periodica al fine di evitare oltre agli inconvenienti sopra segnalati, anche il possibile
    rischio di propagazione di incendi;
  4. per la regolare manutenzione dei fossi stradali di scolo: ripristino degli stessi, se abbandonati,
    ricoperti o intasati, rimozione di ogni materiale quali, ad esempio, erbe di sfalcio, fogliame, detriti o
    rifiuti che ostacoli il regolare deflusso delle acque e ripristino di ogni irregolarità;

Il provvedimento, si legge nell’ordinanza, si è reso necessario per vari motivi, uno tra i quali è che “ai bordi delle strade comunali, risulta crescente il fenomeno di piante e/o siepi che protendono rami, foglie e fronde verso la sede stradale, creando conseguentemente ostacolo ai pedoni, ai ciclisti e occultando la visibilità della strada e della relativa segnaletica”. E “non tutti i proprietari ed i conduttori di terreni prospicienti aree pubbliche o di pubblico passaggio provvedono ad una adeguata manutenzione del verse, delle ripe e dei canali di scolo delle acque meteoriche nei propri fondi”.

Inoltre, “la presenza di terreni incolti può dare origine all’accumulo di rifiuti, alla proliferazione di ratti e rettili, all’aumento di rischio di incendi, oltre che a ledere il decoro delle aree attigue, e che l’ostruzione dei canali di scolo può determinare una tracimazione delle acque o situazioni di rischio igienico dovute al ristagno delle stesse”.

Infine, motiva il Commissario, “a questo Comune numerose comunicazioni da pare di cittadini che segnalano la presenza di terreni incolti e/o occupanti discariche, lamentando la presenza di animali pericolosi per la pubblica igiene”.

I privati hanno tempo fino al 15 giugno, al netto delle decisioni della prossima amministrazione a matrice politica che, per quella data, si sarà già insediata.

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