Processo per lottizzazione abusiva all’Ex Pro-Infantia di Terracina: stabilita la data di inizio processo davanti al giudice monocratico
Dopo la decisione della scorsa udienza, il processo è stato assegnato a un giudice monocratico, Guido Romano (trasferito al Tribunale di Latina in questi giorni come magistrato ordinario in tirocinio), e comincerà di nuovo il prossimo 20 gennaio 2023. Così ha comunicato oggi, 1 dicembre, il collegio del Tribunale di Latina presieduto dal Giudice Laura Morselli.
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Come noto, nel processo la Procura di Latina contesta, a vario titolo, la lottizzazione abusiva in concorso, la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici, l’esercizio abusivo della professione e la rivelazione di segreto d’ufficio nei confronti di sei imputati per i quali è stato chiesto il giudizio immediato.
Cinque gli imputati per la lottizzazione abusiva: la Dirigente del Comune di Terracina “Riassetto e Governance del Territorio e delle Attività Produttive”, architetto Claudia Romagna, il Capo Settore “Urbanistica, S.U.E. e Area Tecnica SUAP”, ingegnere Roberto Biasini, il progettista nonché direttore dei lavori del cantiere, il geometra Giuseppe Zappone, l’ex amministratore unico della società Residenze Circe Srl Andrea Ruggeri e l’amministratore e committente di fatto della Srl Daniele D’Orazio. Al geometra Zappone, inoltre, è contestato anche l’esercizio abusivo della professione per aver presentato il progetto architettonico per l’immobile della Pro Infantia e assunto la direzione dei lavori, mansioni per le quali è richiesta una speciale abilitazione dello Stato.
Estraneo alle ipotesi di lottizzazione abusivo ma imputato nel processo, l’ex vice Sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi che deve rispondere di rivelazione di segreto d’ufficio. Secondo l’accusa, infatti, l’esponente di Fratelli d’Italia, coinvolto peraltro in ulteriori due inchieste tra le quali quella denominata “Free Beach”, quale persona informata sui fatti in ordine al quali si svolgevano le indagini sulla ex Pro Infantia, dopo essere stato escusso dalla polizia giudiziaria che gli aveva dato formale avviso dell’obbligo del segreto nel verbale da esso sottoscritto, ha riferito all’indagata Claudia Romagna l’esito del suo interrogatorio.
E proprio sulla posizione di Marcuzzi, il processo ha avuto una svolta quando il Tribunale, nella scorsa udienza, ha accolto l’istanza dell’avvocato Giulio Mastrobattista, che difende Marcuzzi, in quanto all’epoca delle indagini l’ex vice sindaco di Terracina non rappresentava un ruolo di pubblico servizio e il reato a lui contestato avrebbe dovuto finire davanti a un giudice monocratico, e non bensì a un collegio di giudici.
Il prossimo gennaio, il processo vedrà la presenza anche delle uniche due parti civili accolte, dopo l’esclusione dell’associazione antimafia “Antonino Caponnetto” e di Legambiente nazionale decisa dal Collegio presieduto dal Giudice Morselli. A rappresentare le parti civili ci saranno Legambiente Circolo Pisco Montano e una privata che ha comperato un immobile nei pressi della ex Pro Infantia.
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