TERRACINA, EX PRO INFANTIA. LA RISPOSTA DELLA REGIONE, PERNARELLA: “IGNAVIA E CONTRADDIZIONI”

Immobile pro Infantia
Immobile pro Infantia

Ex Pro Infantia, Terracina. Gaia Pernarella, consigliera regionale (M5S): “Un caso esemplare di ignavia e contraddizioni”. Il commento della Consigliera regionale alla risposta dell’Assessorato e della Direzione regionale all’interrogazione presentata a gennaio

Contraddizioni e ignavia. Così si può riassumere l’attività dell’Assessorato e della Direzione regionale del Lazio in merito all’emblematico caso della ex colonia balneare Pro Infantia di Terracina e, più in generale, rispetto al Piano Territoriale Paesaggistico Regionale e alla gestione successivamente alla sua bocciatura di fronte alla Corte Costituzionale”. È il commento di Gaia Pernarella, Consigliere regionale del Movimento 5 Stelle, alla risposta all’interrogazione con richiesta di risposta scritta presentata il 5 gennaio rilasciata dall’Assessorato all’Urbanistica e della Direzione regionale per le politiche abitative e la pianificazione territoriale, paesistica e urbanistica.

Pernarella-Castello-di-Gianola
Gaia Pernarella

Quello a cui stiamo assistendo è un cortocircuito di cui non si ha memoria e di cui alcuni avrebbero provato ad approfittarsi – aggiunge la Consigliera 5 Stelle – Il caos che si sta palesando ormai da anni nel dare una guida al territorio da parte della Giunta Zingaretti e della Direzione che ne mette in atto la volontà politica è sconcertante e sta creando mostri come quello bloccato appena in tempo dalla magistratura pontina. Un coacervo di contraddizioni emerse a seguito della bocciatura del Novembre 2020 di fronte alla Corte Costituzionale del Piano Paesaggistico Territoriale Regionale approvato dal Consiglio regionale nell’Agosto del 2019, addirittura messe nero su bianco dalla Direzione regionale rispondendo all’interrogazione che avevo avanzato a inizio gennaio: prima, immediatamente dopo la sentenza della Corte Costituzionale, si dà ai Comuni un’indicazione; successivamente, e in ogni caso troppo tardi, quando la Magistratura si mette in azione sulla scorta del dibattito cittadino che si sviluppa ad esempio a Terracina grazie ad associazioni e gruppi politici fuori dal Consiglio comunale, si perviene a un’indicazione opposta: il tutto mentre è ancora in essere il confronto con il Ministero per i Beni e le Attività Culturali e per il Turismo“.

Nella baraonda di dichiarazioni che si sono succedute a seguito del sequestro del cantiere Pro Infantia, confermato dopo il Riesameaggiunge infine Pernarella -, non posso non sottolineare come in merito alla Legge di rigenerazione urbana, il Comune di Terracina non abbia chiesto alcun incontro all’Ufficio regionale per meglio chiarire l’applicazione della normativa e si sia limitato a interlocuzioni “di tipo informale”, “avvenute in via incidentale ed aventi carattere generale e astratto, senza riferimenti ad interventi specifici e puntuali”. E, in ogni caso, “senza nessuna conoscenza della Direzione circa l’intervento relativo all’immobile Pro Infantia“.

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