TENTATONO DI RAPINARE FURGONE E FARMACIA: NUOVI ARRESTI PER I DE ROSA

Cesare De Rosa
Cesare De Rosa

Tentata rapina aggravata da parte di due esponenti del noto sodalizio criminale locale: disposta la misura cautelare detentiva. Sono già attualmente ristretti in carcere.

La Polizia di Stato, nella mattinata di ieri, 8 gennaio, ha eseguito un’ordinanza di applicazione della misura cautelare della custodia in carcere nei confronti del 29enne Cesare De Rosa e del cugino 23enne Leonardo Sciarrillo De Rosa, indagati per il reato di tentata rapina aggravata.

L’emissione del provvedimento restrittivo si inserisce nell’alveo delle indagini svolte dalla Squadra Mobile di Latina, guidata dal vice questore Mattia Falso, con il coordinamento della D.D.A. della Procura della Repubblica di Roma, culminate lo scorso 19 dicembre nell’esecuzione di 15 misure cautelari nei confronti, tra gli altri, di alcuni dei membri di un’associazione per delinquere finalizzata al traffico ed allo spaccio di stupefacenti (cocaina, crack e hashish), attiva nella periferia di Latina e, in particolare, nella zona dei cd. Palazzi bianchi.

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Gli indagati, ritenuti appartenere al sodalizio criminale dei De Rosa, risultano gravemente indiziati per i seguenti fatti. Il 4 aprile 2022, a bordo di una vettura, in località Borgo Piave, affiancarono un furgone condotto da un 28enne fino a farlo fermare e tentarono di rapinarlo, rinunciandovi per la presenza di telecamere in zona. Nel corso di questo “blitz”, Cesare De Rosa, intercettato nell’autovettura, ha minacciato il giovane 28enne: “Ti apro come un cane, chiedi scusa, caccia i soldi porco”.

Il 14 aprile dello stesso anno, il 22enne entrò all’interno della farmacia comunale sita a Latina in viale Kennedy con il volto travisato ed armato di pistola. A causa dell’inaspettata reazione della commessa e dell’arrivo di una cliente, non riuscì ad impossessarsi del denaro contenuto nel registratore di cassa, fuggendo a bordo della predetta auto dove lo attendeva il 29enne.

In ragione della dichiarata incompetenza da parte del G.I.P. presso il Tribunale di Roma, la locale Procura della Repubblica – alla quale sono stati trasmessi gli atti – ha rinnovato la richiesta di misure cautelari, emesse dal locale G.I.P. ed eseguite nella mattinata di ieri presso le case circondariali di Roma Rebibbia e Viterbo, dove si trovano reclusi, rispettivamente, il 23enne ed il 29 enne.

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