SPARI DALL’AUTO TRA TERRACINA E SAN FELICE: I DUE GIOVANI CHIEDONO DI PATTEGGIARE

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legge

Un nuovo giudice per i due maggiorenni arrestati per aver sparato con una carabina tra Terracina e San Felice Circeo. Con loro c’erano anche due minorenni e un altro soggetto datosi alla fuga

Il giudice monocratico del Tribunale di Latina, Enrica Villani, ha nominato un nuovo giudice per di due giovani, accusati di aver sparato senza motivi da un’auto in corsa, a settembre scorso, con un fucile a piombini. Il giudice Villani che aveva negato il patteggiamento ai due giovani ha proceduto a nominare il giudice monocratico Clara Trapuzzano che, il prossimo 9 novembre, sarà chiamata a svolgere il rito direttissimo.

Lo scorso 9 settembre, il giudice del Tribunale di Latina, Gian Luca Soana, aveva convalidato gli arresti domiciliari a carico dei due maggiorenni fermati nella notte del 7 settembre dai militari della Compagnia dei Carabinieri di Terracina. Si trattava, per l’appunto, del conducente dell’auto, 21 anni, residente ad Alatri e di origine maghrebina, Adem Djelassi, già noto alle Forze dell’Ordine per precedenti in materia di stupefacenti, difeso dall’avvocato Tony Ceccarelli, e di un 18enne di Terracina, Samuele Pasquale Belviso, assistito dall’avvocato Francesco Pietricola. I legali, davanti al giudice Trapuzzano, reitereranno la richiesta di patteggiamento.

Il 21enne Djelassi è un giovane che, seppur da non indagato, è comparso nelle carte dell’inchiesta che ha portato all’arresto di Roberto Toson e del figlio Mattia in merito all’omicidio di Thomas Bricca, il 19enne ucciso il 30 gennaio 2023 con un colpo di pistola alla testa ad Alatri. Il vero obiettivo della vendetta tra le gang ciociare sarebbe stato, invece, Omar Haoudi il quale nella sua cerchia ristretta di amicizie ha tra gli altri anche Hadem Djelassi, il 21enne che conduceva la Mercedes da cui sono partiti i colpi di carabina e che è solito frequentare Terracina.

Come noto, nella notte del 7 settembre, sono giunte alla Centrale Operativa della Compagnia Carabinieri di Terracina diverse telefonate che hanno segnalato in vari punti della città di Terracina, la presenza di una vettura, una Mercedes classe B, i cui occupanti hanno esploso dei colpi con una carabina ad aria compressa nei confronti di ignari passanti e di giovani presenti in alcuni luoghi di aggregazione, ferendone alcuni anche con importanti lesioni.

Un’autoradio in circuito dell’Aliquota Radiomobile si è posta alla ricerca degli autori, fino a quando, dopo circa un’ora, in seguito a un’ennesima segnalazione di colpi di arma a San Felice Circeo, i Carabinieri sono riusciti ad intercettare il veicolo bloccandolo in via Tittoni con a bordo cinque persone, di cui una è riuscita a guadagnare la fuga. Il controllo e la conseguente perquisizione ha permesso di procedere al rinvenimento e al successivo sequestro della carabina ad aria compressa, di un coltello multiuso, di diversi proiettili in metallo e di due grammi di cocaina. Peraltro il conducente, Djelassi, stava guidando con la patente sospesa.

I militari dell’Arma di Terracina, diretti dal Maggiore Saverio Loiacono, hanno ricostruito la sequela della scorribanda, individuando ben sette malcapitati, tra cui una guardia giurata mentre era in servizio; tutti hanno riportato lesioni tra i 7 e 10 giorni così come da referto dell’ospedale “Fiorini” di Terracina. Per la maggior parte di loro, i colpi dei piombini fatti partire all’impazzata sono stati sparati ad altezza uomo (spalle, collo, orecchie). La gravità dei fatti ha imposto il provvedimento di arresto dei due maggiorenni, mentre altri due minori, 17enni di Fondi, di cui uno noto alle Forze dell’Ordine sempre stupefacenti, sono stati denunciati a piede libero. Successivamente, i Carabinieri hanno identificato anche il quinto minorenne, 15enne, fratello di uno dei due minorenni già denunciati per i fatti alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Roma.

I cinque giovani, a bordo dell’auto, hanno iniziato a sparare da Via Cristoforo Colombo, a Terracina, raggiungendo prima un 50enne che portava al guinzaglio un cane e, poco dopo, una coppia: il primo è stato colpito alla spalla, i secondi sono stati presi alla nuca dai piombini. Il quarto malcapitato è stato la guardia giurata in servizio di vigilanza all’Inps, colpito a una gamba, e poi un ragazzo raggiunto a un orecchio. Successivamente, spostatisi a San Felice, prima di essere fermati dai Carabinieri, la baby gang di scalmanati ha avuto il tempo di impallinare un’altra coppia di giovani che stava camminando.

Tutti e cinque giovani indagati devono rispondere dei reati di “violenza e lesioni aggravate ad incaricato di un pubblico servizio” e “lesioni aggravate da motivi abietti e futili mediante l’utilizzo di armi”.

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