SEP, GESTIONE PUBBLICA NEGATA. I COMUNI VOGLIONO VEDERCI CHIARO

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Pontinia, l’impianto di compostaggio della Sep al centro di una riunione dei Sindaci il cui Consorzio è stato escluso dalla gestione

L’esclusione della cordata dei Comuni riuniti in Consorzio è arrivata il 10 settembre scorso, con una Pec giunta al Comune di Pontinia solo 24 ore dopo l’invio dell’accordo di riservatezza che sembrava lasciare aperta una porta alla gestione pubblica dello stabilimento.

Come noto a luglio le società Sep e Sogerit, sotto amministrazione giudiziaria dall’esecuzione dell’ordinanza scaturita dall’indagine “Smoking Fields”, sono state messe in affitto. I Comuni di Pontinia, Priverno, Maenza, Sonnino e Roccasecca dei Volsci – che scontano sui loro territori al servitù dell’impianto di produzione compost – avrebbero voluto gestire gli impianti di Mazzocchio tramite un consorzio. Una prospettiva respinta.

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La dottoressa Silvestri, amministratrice giudiziaria della SEP

Ecco perché, come dà conto il Comune di Pontinia, martedì 20 settembre, invitati dal Sindaco Eligio Tombolillo, si sono riuniti, oltre allo stesso Sindaco di Pontinia, i Sindaci dei Comuni di Priverno, Sonnino, Maenza e Roccasecca dei Volsci, tutti parte del costituendo Consorzio per la gestione della SEP, “il sito di Mazzocchio che raccoglie e tratta rifiuti organici”.

La riunione si è resa necessaria per confrontarsi e assumere decisioni proprio sull’incomprensibile diniego ricevuto, qualche giorno fa, in merito alla manifestazione di interesse presentata dagli stessi Sindaci in risposta al Bando per la gestione della SEP, pubblicato dall’Amministrazione giudiziaria dello stesso Stabilimento.

All’incontro hanno partecipato anche rappresentanti dei Comitati cittadini che da anni denunciano la situazione di grave disagio subita dai residenti di questi Comuni, provocata dai continui miasmi prodotti dall’impianto che ha registrato, più volte, situazioni di malfunzionamento e perfino reati ambientali, tanto da essere stato requisito alla proprietà e posto sotto il controllo del Tribunale di Roma.

Stupisce, perciò, – si legge nella nota del Comune – che proprio l’Autorità giudiziaria che lo gestisce ormai da tempo, alla quale questi Enti avevano già comunicato la disponibilità a prendersi in carico la gestione del sito consorziandosi tra loro, oggi vengano estromessi da tale possibilità, senza ricevere dalla stessa Autorità giudiziaria il benché minimo accenno sulle motivazioni dell’esclusione.Non può sfuggire che la gestione pubblica, di un sito di trattamento dei rifiuti organici che ha sempre causato danni all’ambiente e alla qualità della vita dei cittadini che vivono nelle sue vicinanze, potrebbe essere invece la soluzione migliore per garantire il corretto funzionamento dell’impianto e, quindi, la salute pubblica nonché il decoro e il rispetto dell’ambiente.

La riunione si è conclusa con la decisione da parte dei Sindaci di chiedere immediatamente l’accesso agli atti per conoscere, se mai vi siano, le ragioni di quella che appare un’insensata esclusione, nell’auspicio di superarla e riprendere l’iter già avviato, continuando a vigilare con ogni mezzo disponibile perché la Sep lavori senza continuare a produrre tanti disagi.

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