SMOKING FIELDS, COMPOST INQUINATO: 18 RINVII A GIUDIZIO

Operazione Smoking Fields: rinviati a giudizio tutti e 18 gli indagati dell’inchiesta della Direzione Distrettuale Antimafia di Roma che vide il sequestro degli impianti di compostaggio di Pontinia, Sep e Sogerit

Il giudice dell’udienza preliminare del Tribunale di Roma Angela Gerardi, dopo qualche rinvio, ha deciso: 18 saranno gli imputati al processo che si celebrerà presso il Tribunale di Latina e avrà inizio il prossimo anno, 19 gennaio 2022.

Ad essere esclusi dal processo le quattro società coinvolte e sequestrate nel giugno 2019: Sep e Sogerit che gestiscono gli impianti ubicati nella zona industriale di Pontinia (Mazzocchio), Demetra srl (azienda specializzata nelle attività di trasporto, trattamento e smaltimento di rifiuti) e Adrastea srl, la società che gestiva la discarica in Via Canestrini a Roma.

L’inchiesta denominata “Smoking Fields”, che ruota sull’impianto di compost della Sep di Mazzocchio, ha messo in luce lo smaltimento illecito dei rifiuti i quali, secondo gli investigatori, sarebbero stati etichettati come compost di qualità quando invece era un prodotto non conforme e altamente inquinante. Per farlo, il management di Sep e Sogerit (l’impianto gemello, sempre a Mazzocchio) si sarebbe servito anche di un laboratorio di analisi che faceva uscire verifiche non a norma. Il compost inquinato, successivamente, veniva successivamente sparso su terreni agricoli ubicati a Pontinia, Cori, Maenza e Sabaudia.

Gli inquirenti hanno registrato sversamenti anomali su 11 terreni privati e ben 55 sversamenti di rifiuti non conformi all’interno della discarica Adrastea gestita dagli stessi Ugolini e non autorizzata a ricevere quel tipo di rifiuto: dal 1 gennaio 2014 al 5 ottobre 2018 57.577.500 tonnellate di rifiuto sarebbero state sparse sui terreni, trasformati in discariche abusive. 

L’indagine, coordinata per competenza (reati ambientali) dalla Procura di Roma- Direzione Distrettuale Antimafia, fu condotta dal Compartimento della Polizia Stradale Lazio e Umbria – Sezione Polizia Stradale di Aprilia e dai Carabinieri Forestale di Latina – NIPAAF.

I reati contestati sono per tutti gli indagati concorso in traffico illecito di rifiuti, nonché, per alcuni di essi, anche il falso ideologico in atto pubblico nella predisposizione di certificati di analisi, abbandono di rifiuti e discarica abusiva, e infine l’intralcio all’attività di vigilanza e controllo ambientale.

Dovranno affrontare il processo Vittorio Ugolini (ritenuto amministratore di fatto della società Sep); suo figlio Alessio (amministratore di diritto dell’azienda di compostaggio); Franco D’Innocenti, amministratore della Sogerit e ritenuto dagli inquirenti prestanome degli Ugolini; Sergio Mastroianni, titolare del laboratorio Osi di Isola del Liri (provincia di Frosinone) che ha effettuato i rapporti di prova (ritenuti falsi) sul compost prodotto dalla Sep; Luca Fegatelli, ex dirigente della Regione Lazio nel settore rifiuti e nello stesso tempo consulente delle varie società amministrate dalla famiglia Ugolini. Oltre che a loro: Rosaria Affinito, Alessandro D’Innocenti, Stefano Pappa, Nazzareno Toppi, Ugo Pazienti detto Mauro, Mario Reale, Marco Sanna, Stefano Volpi, Iulian Rosca, Ion Cosmin Toader, Giovanni Bonaiuto, Fabrizio Carletti, Gianfilippo Coronella, Alfonso Gaito.

Tutta l’inchiesta ha avuto origine grazie all’apporto fondamentale delle segnalazioni effettuati dai cittadini e dai Comitati dell’area.

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