SEP E MIASMI: COMITATI IN PROTESTA DI FRONTE ALLO STABILIMENTO

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I rappresentanti dei cittadini hanno preteso di parlare con l’amministratore: “Le immagini smascherano i vertici aziendali: non è vero che i portelloni vengono chiusi regolarmente”

È stato un vero e proprio blitz quello messo in atto, il 7 giugno scorso, dai rappresentanti dei comitati di Mazzocchio, Il Fontanile, Boschetto Gricilli Macallè. Gli attivisti si sono recati nel piazzale antistante lo stabilimento di compostaggio Sep di Mazzocchio (Pontinia) pretendendo di parlare con i vertici aziendali.

Alla presenza degli agenti della Polizia Locale, i rappresentanti dei cittadini sono riusciti a parlare, filmando l’intero incontro (vedi il video di seguito) con il legale rappresentante dello stabilimento, il dottor Merluzzi. 

L’amministratore della Sep (che vale la pena di ricordare è ancora sotto sequestro dopo l’inchiesta Smoking Fields ed è gestita da professionisti nominati dalla magistratura) ha negato di sentire miasmi e ha spiegato come le operazioni di conferimento dei rifiuti prevedano l’immediata chiusura dei portelloni al passaggio dei mezzi contenenti la frazione organica proveniente dalle più disparate Regioni di Italia.

Peccato che le foto scattate dagli attivisti pochi minuti prima dell’incontro e nei giorni successivi mostrino i portelloni di ingresso allo stabilimento completamente spalancati nonostante non ci fosse alcun compattatore nelle vicinanze dell’azienda. 

Diverse le contraddizioni in cui è caduto il legale rappresentante della Sep: una di queste, riportata chiaramente nel primo video pubblicato sulla pagina facebook del Comitato di Mazzocchio, riguarda proprio i miasmi prodotti dall’azienda. Secondo il dottor Merluzzi “Atti delle autorità preposte, successivi all’incendio dell’agosto 2021, non avrebbero rilevato emissioni odorigene”

Peccato – scrivono i comitati – che gli atti dell’Arpa a cui fa riferimento il dottor Merluzzi riguardino la dispersione nell’aria, a pochi giorni dall’incendio doloso che ha distrutto parte dei capannoni della Sep, di sostanze cancerogene o dannose. Le puzze sono un’altra cosa, non sono state misurate e soprattutto sono tornate ad essere insistenti e insopportabili solo negli ultimi mesi, in concomitanza con l’aumento dei rifiuti conferiti in Sep”.

Per i rappresentanti dei cittadini questo è solo l’inizio. “Nel corso di questo incontro sono state dette cose molto gravi ed irriverenti, tutte riprese e che verranno pubblicate in una serie di video che stiamo già confezionando. Abbiamo richiesto un incontro con i magistrati incaricati del processo Sep e non ci fermeremo finché non torneremo a respirare. Non è possibile che lo Stato rovini la vita ai cittadini per tenere aperta un’azienda vetusta e che funziona male nonostante quasi due milioni di euro pubblici spesi per il suo ammodernamento”.

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