RIO MARTINO: RIPARTONO I LAVORI DI ESCAVAZIONE/RIPASCIMENTO. VIA LIBERA DA CAPITANERIA

La draga con cui saranno effettuati i lavori di escavazione nel proto canale di Rio Martino4
La draga con cui saranno effettuati i lavori di escavazione nel porto canale di Rio Martino

Rio Martino, via libera da parte della Capitaneria di Porto di Terracina. Da domani riprendono i lavori di escavazione

Finalmente tutti i tasselli sono al loro posto e i lavori di escavazione e ripascimento a Rio Martino, fermi dal 25 febbraio, e durati una decina di giorni, potranno riprendere fino al 30 giugno. Solo così, infatti, l’insabbiamento del porto canale potrà essere ovviato.

Il via libera alla ditta che sta eseguendo i lavori, la Degli Stefani Costruzioni, è stato dato definitivamente dall’Ufficio Circondariale Marittimo con un’autorizzazione firmata dal Capitano Emilia Denaro. Un’autorizzazione e la relativa ordinanza emesse dopo che il Comune di Latina ha approvato una perizia di variante dei lavori e, successivamente, sono arrivati il nulla osta dell’Ente Parco e l’ordinanza del Comune di Sabaudia che ha interdetto le aree antistanti il porto canale.

L’autorizzazione dell’Ufficio Circondariale Marittimo di Terracina stabilisce che i lavori saranno effettuati dal giorno 16 giugno 2021 e fino ad avvenuto raggiungimento del quantitativo di sedimenti stabiliti in 3000 metri cubi e comunque entro e non oltre il giorno 30 giugno 2021.

Il Direttore dei Lavori dovrà garantire che le manovre di entrata e uscita dei mezzi navali dal passo marittimo di accesso del porto canale di Rio Martino siano svolte in piena sicurezza del personale operante e dei terzi, interrompendo immediatamente le attività qualora dovessero esserci problematiche di qualsiasi natura che possano mettere a repentaglio la sicurezza della navigazione e la salvaguardia della vita umana in mare.

I lavori potranno essere svolti esclusivamente in condizioni meteomarine favorevoli e il medesimo Direttore dei Lavori ha l’obbligo di predisporre tutte le misure necessarie ad evitare l’eccessivo intorbidimento delle
acque
circostanti tramite l’eventuale presenza di elementi galleggianti (panne) e verticali (gonne) legati tra loro e fissati, nel caso, al fondo anche in considerazione delle correnti marine e del moto ondoso. Sempre il Direttore dei Lavori, su cui ricade la maggiore responsabilità, ha l’obbligo di interrompere i lavori in caso di eccessivo intorbidimento delle acque, ovvero, in caso di rottura dei predetti sistemi e darne tempestiva comunicazione alla Salo Operativa di questo Ufficio Circondariale marittimo.

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