RIELETTI FAZZONE, DURIGON E CALANDRINI. E A TERRACINA, DOPO LE INCHIESTE, FRATELLI D’ITALIA ESULTA

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Nicola Calandrini
Nicola Calandrini

Politiche, Fratelli d’Italia a Terracina saluta il successo di partito e l’elezione di Colosimo, Calandrini e Sara Kelany

Colosimo è stata eletta al collegio uninominale di Latina: diventerà deputata con quasi 90mila voti (54,51%). Calandrini e Kelany saranno rispettivamente senatore (per la seconda volta) e deputata perché nel listino proporzionale: l’uno in quello del collegio plurinominale Lazio 2, l’altra, in quanto fedelissima di Giorgia Meloni in persona, in un collegio lombardo blindatissimo.

Per Fratelli d’Italia, una vittoria a tutto tondo. Per il centrodestra pontino, la consapevolezza di aver rieletto tre pontini in Parlamento: i senatori Claudio Fazzone e Nicola Calandrini e il deputato Claudio Durigon. Pur tra gaffe (Durigon), rapporti opachi (sempre Durigon), menzioni nelle inchieste e nei verbali dei collaboratori di giustizia (Durigon e Calandrini) e un rapporto un po’ complicato con l’antimafia (vedi Fazzone: la questione del comune di Fondi da sciogliere che si perde nella notte dei tempi e non più contestata se non completamente dimenticata dalla smemoratezza diffusa di opinione pubblica e cittadini), il centrodestra ha rieletto i tre leader locali di Lega, Fratelli d’Italia e Forza Italia. Piaccia o non, quantomeno è riuscito a imporre esponenti del territorio che, invece, né il PD (alla Camera, a Latina, ha eletto Matteo Orfini) né il Movimento Cinque Stelle che ha eletto nel plurinominale alla Camera Ilaria Fontana, originaria della Ciociaria, sono riusciti a candidare se non in posizioni non utili alle elezioni.

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Fa festa il partito locale di Fratelli d’Italia a Terracina che, dopo lo scandalo giudiziario che ha visto la fine dell’amministrazione Tintari, rialza la testa e aspettando una insperata elezione della terracinse Barboni, tiene a sottolineare il successo nella sezione di Borgo Hermada, feudo dell’ex vice sindaco Pierpaolo Marcuzzi, due volte arrestato nel giro di sei mesi (in entrambi i casi la custodia cautelare è stata sostituita), pluri-inquisito e già sotto processo per l’affaire Pro Infantia.

“La notte appena trascorsa – si legge in una nota di Fratelli d’Italia terracinese – ha portato con sé uno straordinario successo per Fratelli d’Italia in tutta la nazione. Soprattutto a Terracina. Una chiara e netta attestazione di fiducia nei confronti di Giorgia Meloni e del nostro progetto politico. Alle ultime elezioni per il rinnovo del parlamento, nel 2018, prendemmo 2918 voti con una percentuale del 12.63%. Oggi abbiamo quasi triplicato i consensi con 6226 voti raggiungendo il 34.27%. Siamo il primo partito della città e ciò dimostra anche un giudizio positivo sulla nostra comunità politica da parte della cittadinanza. Abbiamo vinto in tutte le 45 sezioni. In alcune, a Borgo Hermada per esempio, superando addirittura il 50% dei voti. In generale, il dato terracinese di FDI supera di quasi dieci punti la media nazionale del partito. Questi numeri dimostrano radicamento nel territorio e la stima dei cittadini nei nostri confronti, nonostante qualche leone da tastiera affermi il contrario. Abbiamo sopportato quantità di fango allucinanti negli ultimi mesi e mentre la verità si fa strada giorno dopo giorno, ci stringiamo con la città e gioiamo insieme la possibilità di esprimere il primo premier donna della storia della Repubblica. Una terracinese ad honorem, Giorgia Meloni, che ha da tempo un rapporto speciale con la nostra città.

“Ed a proposito di donne che amano Terracina – conclude la nota -, siamo in trepida attesa di capire se la nostra Maurizia Barboni entrerà in Parlamento. Stiamo aspettando i dati definitivi e quella che sembrava un’impresa ora può avverarsi. Nel frattempo vogliamo salutare l’elezione del Senatore Nicola Calandrini, coordinatore provinciale di FDI, di Chiara Colosimo e Sara Kelany. Ora mettiamoci subito al lavoro. Per l’Italia e per Terracina”.

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