PROCESSO EX PRO INFANTIA: GIUDICI RICUSATI, SLITTA UDIENZA

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Immobile pro Infantia
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Processo per lottizzazione abusiva all’Ex Pro-Infantia di Terracina: nuova udienza per i cinque imputati

Terza e velocissima udienza per il processo in cui sono contestati dalla Procura di Latina, a vario titolo, la lottizzazione abusiva in concorso, la falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblicil’esercizio abusivo della professione e la rivelazione di segreto d’ufficio nei confronti di sei imputati per i quali è stato chiesto il giudizio immediato.

Cinque gli imputati per la lottizzazione abusiva: la Dirigente del Comune di Terracina “Riassetto e Governance del Territorio e delle Attività Produttive”, architetto Claudia Romagna, il Capo Settore “Urbanistica, S.U.E. e Area Tecnica SUAP”, ingegnere Roberto Biasini, il progettista nonché direttore dei lavori del cantiere, il geometra Giuseppe Zappone, l’ex amministratore unico della società Residenze Circe Srl Andrea Ruggeri e l’amministratore e committente di fatto della Srl Daniele D’Orazio. Al geometra Zappone, inoltre, è contestato anche l’esercizio abusivo della professione per aver presentato il progetto architettonico per l’immobile della Pro Infantia e assunto la direzione dei lavori, mansioni per le quali è richiesta una speciale abilitazione dello Stato.

Estraneo alle ipotesi di lottizzazione abusivo ma imputato nel processo, l’ex vice Sindaco di Terracina Pierpaolo Marcuzzi che deve rispondere di rivelazione di segreto d’ufficio. Secondo l’accusa, infatti, l’esponente di Fratelli d’Italia, coinvolto peraltro in ulteriori due inchieste tra le quali quella denominata “Free Beach”, quale persona informata sui fatti in ordine al quali si svolgevano le indagini sulla ex Pro Infantia, dopo essere stato escusso dalla polizia giudiziaria che gli aveva dato formale avviso dell’obbligo del segreto nel verbale da esso sottoscritto, ha riferito all’indagata Claudia Romagna l’esito del suo interrogatorio.

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L’avvocato Giulio Mastrobbattista, che difende Marcuzzi, aveva sollevato per il suo assistito una circostanza di natura formale e chiesto lo stralcio della sua posizione. Nella scorsa udienza, però, il collegio presieduto dal Giudice Laura Morselli – a latere Simona Sergio e Francesca Coculo – ha rigettato l’eccezione per Marcuzzi in quanto ritiene oggettiva e probatoria la connessione dei reati contestati con quello per cui deve rispondere l’ex vice Sindaco di Terracina.

Oggi, 6 ottobre, invece, il collegio del Tribunale ha deciso di rinviare al prossimo 3 novembre per l’eventuale apertura del dibattimento in ragione del fatto che pende ancora il giudizio della Corte d’Appello che deve pronunciarsi sull’istanza di due avvocati difensori finalizzata a ricusare due dei giudici del collegio, in quanto avevano già fatto parte del collegio del Riesame che aveva confermato il sequestro del complesso ex Pro Infantia. È prevista la pronuncia della Corte d’Appello di Roma per il prossimo 20 ottobre.

Si sono costituite parti civili l’Associazione antimafia Antonino Caponnetto, un cittadino che ha comperato un immobile nei pressi della ex Pro Infantia e le due Legambiente, quella nazionale e quella del Circolo territoriale “Pisco Montano”. Le difese avevano avuto da eccepire proprio sulla costituzione simultanea e distinta di parte civile, in previsione di richiesta risarcitoria, da parte di Legambiente nazionale e di Terracina. Ad ogni modo, l’avvocato Mastrobattista, che difende l’ex vice sindaco Marcuzzi, ha già preannunciato altre eccezioni nel caso in cui vengano rigettate quelle già presentate.

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