PAT DI CISTERNA SENZA MEDICO, COMITATO CIVICO CORI: “ARRIVA ROSSI MA I PROBLEMI RESTANO”

Massimo Silvi leader storico del Comitato Civico di Cori

Dopo il consiglio comunale straordinario, il Comitato Civico Cori torna sul problema dei Pat: “Cisterna senza medico, ecco arrivare Rossi”

“Non sono passate nemmeno 24 ore dal Consiglio Comunale Straordinario nel Comune di Cori sulle criticità e il futuro dei servizi per la salute: la ASL nella persona del direttore del distretto, Bellardino Rossi ha fatto la sua magra figura andandosene via con la Dott.a Romagnoli, Direttore Sanitario della ASL, alzandosi di scatto non appena ha preso la parola il Presidente del Comitato Civico, Massimo Silvi. Conosciamo il dispregio che Rossi ha verso i cittadini, ma ci sembra grave che non abbia voluto attendere nemmeno l’intervento dell’On.le La Penna, almeno per rispetto istituzionale, e che a sua giustificazione, in via informale, la Dott. Romagnoli abbia affermato che loro sono al lavoro dalle 8.00, manco dovessero timbrare il cartellino a Cori: che vergogna!

Fatto sta che dopo le belle parole sulla programmazione sanitaria della Dott.a Romagnoli, sulla soluzione da oggi, pensate un po’, di tutti i problemi, a suo dire, provocati dal nuovo sistema informatico, proprio oggi ci risiamo con tutti i problemi amplificati all’ennesima potenza, ed è la prova del nove che dalle parole ai fatti, passa tutta la incapacità dirigenziale.

Il PAT di Cisterna, dalle ore 8.00 di stamane è sprovvisto di Medico di Urgenza, a mettere una pezza è corso il prode Dott. Rossi, come un eroe maratoneta ha lasciato la sede di Aprilia, e si è fiondato a Cisterna a presidiare l’arrivo di un ambulanza medicalizzata da Terracina, che non si sa quando arriverà e quanto starà a garantire il servizio. Ci chiediamo se la sua presenza sia una sostituzione vera….è mai possibile che un funzionario della ASL, il quale svolge a tempo pieno da anni la funzione di burocrate vada a sostituire un medico in servizio permanente effettivo?

Il Sistema Informatico CUP e Prelievi anche oggi è in tilt, e lo è più di ieri, a Cori non si è riusciti ad inserire nemmeno i 15 prelievi per le analisi programmate dalla ASL; per rotto della cuffia hanno potuto fare il prelievo solo le persone con i codici di urgenza; la situazione drammatica di Cori, è moltiplicata in ogni luogo dove si effettuano i prelievi; i cittadini non hanno diritti in questa ASL, nè nella Regione Lazio, destinati ad essere ostaggi di un sistema informatico che non sono in grado di far funzionare, dei burocrati che presidiano i loro lauti stipendi senza le correlate assunzioni di responsabilità.

Il Comitato Civico di Cori chiede al Sindaco, a tutti i Sindaci del distretto, dei Comuni di Cori, Rocca Massima, Cisterna ed Aprilia, di vigilare costantemente su quanto sta accadendo or ora, perché non crediamo più alle favole della ASL, agli occhi dei cittadini vessati da un sistema ASL che fa acqua da tutte le parti non ci sono più giustificazioni che tengano. 

Intorno ai PAT, che chiediamo siano aperti 24 ore sul serio, dotandosi di tutte le risorse necessarie, umane e tecnologiche, poiché è questo il compito di chi è venuto a parlarci di programmazione, si sta svolgendo sulla pelle dei cittadini una battaglia strisciante sulle funzioni.

C’è qualcuno che ha il coraggio di mettere nero su bianco, cosa devono aspettarsi da questi servizi PAT i cittadini? E quali prestazioni siano tenuti a dare Medici e Infermieri?

Poiché chi svolge attività professionale nei PAT, quindi sia medici che infermieri, sono afferenti come gestione del personale ASL all’area del Dipartimento di Emergenza, ma la prescrizione ad esempio di approfondimenti specialistici, per un utente che si rivolge ai PAT, non si capisce perchè, è destinata ad essere rivagliata dal DEA di Latina, costringendo gli utenti ad una moltiplicazione di attese senza fine, in un contesto in cui un medico di urgenza, seppur dei presidi PAT, ha chiesto una consulenza, che dovrebbe avere una viatico ormai certo.

Ma è appunto questo, quello che è emerso ieri, tante belle parole, non correlate dai fatti, nè da certezze sui tempi di ogni impegno preso.

I cittadini malati per la ASL sono destinati a rimanere in un limbo che si trasforma ogni giorno di più in un inferno, destinati ad una lotta per la sopravvivenza proprio in quegli ambienti che dovrebbero accudirli.

Ai Sindaci chiediamo di pretendere certezze, e di riconoscere il valore della cittadinanza attiva, quali sentinelle dei diritti, ma anche capaci di proposte per un servizio sanitario degno di un paese civile”.

Così, in una nota, il Comitato Civico Cori.

LA NOTA DELL’ASL. “I Punti di Assistenza Territoriale (PAT) della ASL di Latina – spiega in una nota l’Azienda sanitaria locale in risposta al comunicato del Comitato Civico Cori – rientrano nella rete dei servizi territoriali in base a quanto stabilito dalla Conferenza Stato Regioni n. 98/2014, DM 470/2015 e DCA 217/2017, DCA 303/2019, e non nella rete dell’emergenza e non afferiscono alle unità operative di DEA e Pronto Soccorso. Di conseguenza i medici che vi lavorano non devono essere in possesso di alcuna specializzazione e ovviamente non in quella di medicina e chirurgia di accettazione e di urgenza e certamente non svolgono le attività dei PS e dei DEA, contrariamente a quanto affermato dal Comitato Civico di Cori, le cui competenze in materia risultano pressappochiste e in molti passaggi decisamente errate.

Nella giornata del 07 dicembre 2021 non avendo trovato la sostituzione per il medico del PAT di Cisterna, anche a causa della carenza di medici aggravata dall’aumento delle attività connesse alla pandemia COVID, il Direttore del Distretto 1 dr. Rossi è intervenuto personalmente, sentita la Direzione Aziendale, per coprire il turno. D’altra parte, è quanto avviene di continuo nelle unità operative ospedaliere e del territorio nelle quali il responsabile dell’unità operativa oltre a coordinare la gestione della struttura normalmente vicaria, quando necessario, anche attività della struttura.

Il dr. Rossi, definito “burocrate” in modo dispregiativo dal Comitato di Cori, prima di essere Direttore di Distretto e in quanto tale coordinatore delle attività territoriali, è un medico in possesso delle specializzazioni in “medicina legale” ed in “medicina del lavoro”, autorizzato come medico competente e con diversi anni di esperienza, perfettamente in grado di gestire il PAT di Cori.

Per quanto riguarda le criticità del Recup, come già comunicato dalla ASL, è stato avviato in tutte le aziende sanitarie del Lazio il nuovo programma di gestione del CUP. Si tratta di un sistema che garantirà, una volta superata la fase di inizializzazione più efficienza e maggiore sicurezza contro gli attacchi informatici.

L’ASl di Latina, in previsione dei probabili disagi arrecati alla popolazione, ha messo in campo una serie di iniziative organizzative e di informazione tra le quali si citano: attivazione di nuovi sportelli CUP e prolungamento degli orari di apertura, formazione degli operatori agli sportelli CUP; formazione del personale infermieristico e medico, dei medici di famiglia/pediatri per le prescrizioni e l’utilizzazione del nuovo sistema; affissione di avvisi per l’utenza in prossimità delle sedi CUP e pubblicazione di avvisi sul sito aziendale; contenimento del disagio dell’utenza, prevedendo facilitatori informativi in assistenza e miglioramento delle condizioni di attesa; utilizzazione di modalità operative per ridurre la pressione agli sportelli come possibilità di effettuare on line i pagamenti del ticket; possibilità di prenotare on line gli esami di laboratorio; accesso agli ambulatori dei pazienti esenti dal pagamento ticket senza passaggio al CUP; modalità di prenotazione diretta da parte della struttura/medico che ha in carico il paziente evitando il passaggio al CUP per i pazienti cronici, in follow up, controllo, inseriti in percorsi; rimodulazione dei totem elimina code per linee di attività; interventi di miglioramento della rete aziendale per ridurre i tempi delle singole operazioni di sportello, valutazione di un nuovo sistema per la registrazione degli esami di laboratorio.

Nonostante la pianificazione e le risorse messe in campo nel passaggio alla nuova piattaforma informatica non si sono potute scongiurare, nel periodo post “start point”, i disagi dell’utenza per i quali ci scusiamo ringraziando la popolazione per la pazienza e la collaborazione utili al superamento di questa spiacevole contingenza”.

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