OSPEDALE DEL GOLFO, “UN’ALTRA CITTÀ”: “ECCO COSA È STATO FATTO FINORA, OCCORRE ESSERE SERI”

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Rendering del Nuovo Ospedale del Golfo

“Un’Altra città”, con una nota, analizza lo stato dell’arte dell’Ospedale del Golfo per cui Regione, Asl e Inail hanno firmato un accordo

Tutti contenti ed entusiasti della delibera di giunta regionale del Lazio “sull’Ospedale del Golfo”, e come non essere felici quando si pianifica la nascita di un nuovo ospedale, per giunta quando questa nuova edificazione é nel sud della regione, nell’estremo sud della provincia di Latina. Ma cosa prevede in realtà la  delibera e perché non siamo entusiasti, non ci va di festeggiare e ci sembra in buona sostanza,  una ennesima presa in giro. 

A spiegarlo è una nota di “Un’Altra Città” firmata dalla consigliera comunale di Formia, Paola Villa.

“1. La delibera approva “solo” uno schema di Accordo tra Inail, Regione Lazio e Asl di Latina per la costruzione e gestione del Nuovo Ospedale del Golfo: in pratica dal 22 febbraio 2021, quando é stato approvato lo studio di fattibilità, si é aspettato due anni per un Accordo e riprendere il percorso.

2. L’Inail deve acquistare l’area in cui verrà costruito l’ospedale, ma ancora manca la stima del prezzo, e ancora non si è controllato la conformità urbanistica dell’area.

3. Ancora non esiste una progettazione definitiva ed esecutiva, eppure l’ex assessore alla sanità D’Amato, oggi candidato alla  presidenza della Regione, quando venne a Formia a maggio 2022,  affermò che sarebbe partita la progettazione di lí a poco,  come aveva già preannunciato nel novembre 2021, insieme a Zingaretti!(vedi foto)

4. Nella  progettazione definitiva saranno richiesti tutti i permessi, per poi iniziare la Conferenza dei servizi (ricordiamo che nell’area individuata c’é il depuratore di Acqualatina e il Centro di Raccolta della FRZ) ed ancora nessun incontro tra le parti é stato predisposto.

5. Fatto il progetto esecutivo, questo dovrà essere prima vidimato dalla Asl e solo dopo l’Inail dovrà indire la gara d’appalto.

6. Dulcis in fondo,  terminato l’ospedale,  l’Asl stipulerà un contratto di locazione con l’Inail, che durerà 20 anni e il cui prezzo sarà pari al 2,5% del costo complessivo dell’opera. Opera pagata con soldi pubblici e “riaffittata” con soldi pubblici.

In attesa di tutto questo – conclude la nota -, serve essere seri, pensare alla salute dei cittadini e alle condizioni di lavoro degli operatori sanitari: si metta mano all’ampliamento del Pronto Soccorso (la cui delibera di variazione urbanistica già approvata mesi fa dal consiglio comunale di Formia), non si continui a dare scadenze, date e finte inaugurazioni. Si cerchi  un po’ di dignità a  essere seri e non si faccia campagna elettorale per l’ennesima volta sulla salute di tutti noi”.

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