Elezioni a Latina. Damiano Coletta, dopo la pronuncia del Consiglio di Stato, è intervenuto per ribadire che se giocherà il 4 settembre. Nel frattempo il centrodestra ragiona su un nuovo ricorso al Tar
“Giocherò la partita per vincerla e uscirò dall’anatra zoppa. Non ho mai giocato per lo zero a zero”. Con queste parole l’ex sindaco Damiano Coletta ha voluto esprimere la sua voglia di correre alle elezioni del 4 settembre tornando a sfoderare il lessico sportivo, nonostante il Consiglio di Stato gli abbia dato torto confermando la sentenza del Tar, datata 8 luglio, con cui sono decaduti Sindaco e Consiglio Comunale di Latina.
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Ad ogni modo, Coletta ha cercato di apparire ancora fiducioso sull’esito elettorale. “A me premeva che fosse fatta luce sull’ombra della scheda ballerina. Ammesso che avesse avuto rilevanza, sarei stato io ad andare in Procura, tuttavia secondo la sentenza non ha questa rilevanza”. A leggere la sentenza del Consiglio di Stato, infatti, i giudici hanno considerato sufficienti i già gravi errori di “confusione” nella compilazione dei verbali e nella gestione delle schede, da ritenere superfluo un approfondimento del cosiddetto fenomeno delle schede ballerine.
“Non ho rimpianti, prendiamo atto di una situazione che ha determinato irregolarità”; mentre sulla prova di resistenza – ha spiegato Coletta – “c’è stato un pronunciamento diverso rispetto alla giurisprudenza, ma bisogna rispettare le sentenze“.
Rispetto alle intenzioni annunciate del senatore forzista Claudio Fazzone che aveva spiegato, solo pochi giorni fa, che ricorso o non ricorso, avrebbe comunque staccato la spina alla maggioranza di centrosinistra (che assommava a sé tre consiglieri comunali di Forza Italia più Annalisa Muzio di “Fare Latina”), Coletta appare sicuro: “Ogni situazione ha il suo lato positivo. Se ci fosse stato l’annullamento della sentenza, avremmo dovuto passare per una fase di concertazione. Adesso noi puntiamo al premio di maggioranza che automaticamente il ballottaggio mi darebbe“.
E proprio su questo punto, come anticipato da Latina Tu, il centrodestra, spinto anche dai vertici romani, è intenzionato a presentare un ricorso al Tar per impugnare i comizi elettorali indetti dal Prefetto di Latina che ha stabilito sì la data del primo turno, ma non quella del ballottaggio il quale, al momento, non è previsto. Il centrodestra, invece, vorrebbe che fosse previsto, anche perché costituirebbe una chance in più per Zaccheo Sindaco, fiducioso di potercela fare in ragione del traino assicuratogli dalle elezioni politiche. Infatti, un eventuale ballottaggio si celebrerebbe il 18 settembre, ossia a una settimana dalle elezioni politiche per cui scenderebbero in campo Meloni, Salvini, Berlusconi e tutti i maggiori esponenti del centrodestra.
Peraltro, il collegio di Latina è un vero e proprio bacino di voti per Fratelli d’Italia che, nonostante scandali, processi e inchieste, rimane primo partito nei sondaggi alle latitudini pontine. Ecco, in ragione della campagna elettorale alle Politiche, il centrodestra pontino spera che ciò favorisca anche Zaccheo alla corsa di Sindaco.
C’è un unico nodo: a presentare il ricorso per ottenere il ballottaggio deve essere qualcuno che abbia un interesse attuale e concreto, ossia i candidati sindaco di Latina alla competizione elettorale di ottobre 2021. Tolti Coletta e gli altri candidati tipo Gianluca Bono, entrato organicamente in maggioranza e persino firmatario insieme agli altri consiglieri ellebiccini dell’appello incidentale perdente a Palazzo Spada, presentato a rinforzo del ricorso principale dell’ex sindaco; escluso poi che ricorrano Sciaudone e Ambrosetti, e anche Zuliani, rimarrebbero Muzio, Bottoni e naturalmente Vincenzo Zaccheo.
Antonio Bottoni è stato già contattato dai legali del centrodestra che gli ha sottoposto il “problema”. Muzio non pare intenzionata a presentare ricorso per il ballottaggio. Zaccheo, che sarebbe quello più interessato, vuole rimanere ben coperto e non esporsi a ricorsi infondati o, peggio, figuracce. Ecco allora che il più indiziato di tutti appare Bottoni. Presenterà ricorso al Tar per far sì che venga stabilito anche il ballottaggio? Si saprà a breve, ma tutto porta a pensare di sì anche perché Bottoni risulta essere entrato a far parte di “Fratelli d’Italia” e la ragion di partito potrebbe essere decisiva.