‘NDRANGHETA: DIMORERÀ A LATINA L’UOMO RITENUTO DALLA DDA IL BOSS DI TROPEA

Francesco La Rosa, ritenuto il boss della ‘ndrangheta di Tropea, ha lasciato il carcere. I giudici gli hanno concesso l’obbligo di dimora a Latina

Avrà la prescrizione di non allontanarsi dal proprio domicilio dalle ore 21 alle ore 7, per il resto del tempo Francesco La Rosa detto ‚ “U Bimbu”, 50 anni, ritenuto il boss della ‘ndrangheta di Tropea, risiederà nel capoluogo pontino. La decisione è stata presa del Tribunale collegiale di Vibo Valentia dinanzi al quale Francesco La Rosa è imputato nel maxi-processo Rinascita-Scott‚ il procedimento nato dal coordinamento di Nicola Gratteri e che già lambito Latina e provincia, coinvolgendo un avvocato calabrese iscritto al Foro di Latina e una donna legata a un capo di un sodalizio di ‘ndrangheta. Leggi anche: NDRANGHETA, RINASCITA SCOTT: 355 RINVII A GIUDIZIO, TRA LORO I 2 PONTINI La Rosa – come riporta più di un sito d’informazione calabrese – per via di relazioni sanitarie provenienti dal carcere di Siracusa, è stato sottoposto a un accertamento peritale disposto dai giudici. Il consulente ha attestato la compatibilità carceraria, ma al contempo ha ravvisato la necessità che La Rosa venisse trasferito in una struttura penitenziaria dedicata alle problematiche psichiatriche e tossicologiche. Il Dap (Dipartimento dell’Amministrazione penitenziaria) non ha però individuato una struttura idonea ad assicurare a La Rosa il trattamento indicato, così il Tribunale di Vibo Valentia ha accolto l’istanza difensiva della scarcerazione stabilendo per Francesco La Rosa (già detenuto dal 19 dicembre 2019) l’obbligo di dimora nel comune di Latina. Già condannato per associazione mafiosa in via definitiva nel processo nato dall’operazione Peter Pan, La Rosa nel processo Rinascita Scott deve rispondere del reato di associazione mafiosa quale organizzatore dell’omonimo clan di Tropea insieme al fratello Antonio La Rosa, e poi anche del reato di violenza privata aggravata dal metodo mafioso. Questo episodio risale al 2015 e sarebbe stato commesso ai danni di Mario Lo Riggio per la vicenda riguardante una donna contesa fra lo stesso Lo Riggio e La Rosa.
Articolo precedente

GIULIA SCHIFF FUORI DALL’AERONAUTICA: RESPINTO REINTEGRO

Articolo successivo

COVID: 29 NUOVI CASI NELLA PROVINCIA DI LATINA. FOCOLAIO NELLA SQUADRA DI CALCETTO A CORI

Ultime da Cronaca