“Alex ci comunica che ieri dal campo base ha individuato due sagome sulla montagna; da questa mattina all’alba, stanno operando per effettuare osservazioni approfondite della parete.
All’arrivo degli elicotteri, previsto a breve, sarà avviata una esplorazione lungo la via Mummery per la valutazione ravvicinata di alcune immagini del telescopio.
Grazie a tutti coloro che stanno partecipando in modo attivo alle ricerche di Daniele e Tom in primis gli alpinisti impegnati al Nanga Parbat e un grazie infinito va a tutti VOI che ci state sostenendo con aiuti e tanto affetto”.
Incredibile ma vero, Daniele Nardi e Tom Ballard, i due alpinisti dispersi sul Nanga Parbat, potrebbero essere vivi.
LA PAURA PRIMA DELLA SPERANZA
Negli ultimi giorni, leggendo tra le righe dei comunicati pubblicati sulla pagina Facebook ufficiale di Daniele Nardi, si poteva scorgere una certa tristezza nelle poche parole di aggiornamento che venivano riportate con dovizia di particolari, tutto sembrava andare contro i soccorritori che in ogni modo cercavano di elaborare dei piani per recuperare i due alpinisti dispersi: prima la crisi diplomatica tra India e Pakistan, poi la mancanza di denaro che è stata ovviata grazie ad una raccolta fondi (per donare cliccate qui), successivamente il maltempo ha rallentato l’arrivo del team di esperti guidato da Alex Txikon con i suoi droni, e proprio quando la ricerca con i droni era operativa, uno di essi è stato perso durante le operazioni e non è stato possibile recuperarlo. Come se non bastasse, ad aggiungere paura è stato l’avvistamento di Campo 2 ricoperto dalla neve.
Anche le operazioni condotte con gli elicotteri avevano portato ad un nulla di fatto e l’ansia era salita vertiginosamente dopo che erano stati trovati evidenti segni di valanga proprio dove era posizionato Campo 3.
Ma ora una fiammella di speranza si è accesa, l’avvistamento delle due sagome sul famigerato Sperone Mummery fa ben sperare, se si dovesse notare che le sagome sono in movimento significa che i due alpinisti stanno bene, e che, l’impresa storica portata avanti sta avendo compimento.
Nel caso in cui le due sagome restino ferme si potrebbe pensare al peggio.
COMANDA LA MONTAGNA
Come il mare, l’alta montagna è un posto pericoloso che può risultare mortale: seracchi, valanghe e crepacci oltre che il clima gelido rendono un’incognita la sopravvivenza umana in questo luogo difficile. Soltanto alpinisti esperti come sono Ballard e Nardi conoscono i trucchi per restare in vita a quelle altezze, ma anche loro devono sottostare alle leggi dettate dalla Montagna, e quando si commettono errori la montagna non perdona.
In queste settimane la Montagna Mangiauomini era stata egoista, non ci aveva fatto avere notizie dei due alpinisti impegnati nell’ascesa, ma proprio quando i soccorsi avevano scandagliato l’area da cui provenivano le ultime notizie, ci ha restituito un barlume di speranza. Ci auguriamo che il miracolo possa avvenire e che Daniele Nardi e Tom Ballard possano tornare sani e salvi a casa.