MINACCE AL GIUDICE CARIO E SOLIDARIETÀ DI FRATELLI D’ITALIA, A LATINA LA FIERA DELL’IPOCRISIA

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Nicola Calandrini, Nicola Procaccini e Giuseppe Cario
Nicola Calandrini, Nicola Procaccini e Giuseppe Cario

La notizia delle minacce al Giudice Giuseppe Cario, posto ora sotto protezione, ha determinato giustamente un coro di solidarietà da parte delle Istituzioni e del mondo politico

Tuttavia, non è difficile rilevare alcune voci stonate, non per il contenuto in sé delle loro dichiarazioni, ma per le azioni che hanno caratterizzato nel tempo i personaggi politici che le hanno rese.

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Insomma, sul palcoscenico della politica pontina è andata in scena la fiera dell’ipocrisia da parte dei politici di Fratelli d’Italia che, dopo aver avuto una assidua frequentazione politica con Pasquale Maietta, ora si esibiscono in ridicoli proclami a favore della legalità.  

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IL NOVELLO E POCO CREDIBILE DUO DELLA LEGALITÀ

Stiamo parlando di Nicola Calandrini e Nicola Procaccini.

Il primo ha pomposamente dichiarato di essere sempre al fianco della Magistratura per la difesa della legalità.

Il parlamentare europeo si è lanciato in un auspicio: “È importante, in circostanze come queste, che l’intera comunità faccia sentire la sua presenza per non  lasciare soli i magistrati nel combattere la dura battaglia della legalità”.

Nicola Procaccini
Nicola Procaccini, europarlamentare con Fratelli d’Italia ed ex Sindaco di Terracina

È utile ricordare, in particolare ai due smemorati di cui sopra, quanto segue.

Nel dicembre 2012, Fratelli d’Italia, di cui già faceva parte Nicola Procaccini, accoglie a braccia aperte Paquale Maietta (in precedenza aderente ad Alleanza Nazionale e poi al  Popolo della Libertà). Poco dopo, all’inizio del 2013, anche Nicola Calandrini sposa la causa del partito di Giorgia Meloni.

All’epoca Maietta è assessore al bilancio del Comune di Latina e il vicepresidente del Latina Calcio (successivamente diventerà presidente). 

Pasquale Maietta
Pasquale Maietta

Non c’è ancora alcun procedimento penale nei suoi confronti, ma sono note le sue frequentazioni con personaggi legati alla criminalità organizzata locale.

Ci riferiamo in particolare a Costantino Di Silvio, detto Cha Cha che tra l’altro, nonostante non rivesta alcun ruolo ufficiale nell’organigramma del Latina Calcio, gira in campo, negli spogliatoi e sugli spalti come se fosse a casa sua.

A tal proposito ricordiamo al duo Procaccini/Calandrini, che oggi esprime solidarietà al Giudice Cario, che proprio Cha Cha, l’amico di Maietta, era stato condannato per l’attentato contro l’auto del Giudice Nicola Iansiti.

Si tratta di un episodio risalente al 28 febbraio 1997, che vide l’auto del Magistrato crivellata da sette colpi di pistola e Cha Cha accusato di aver ordinato l’attentato e di aver fornito la pistola.

Il novello duo della legalità, come del resto molti altri politici locali, non nutriva alcun imbarazzo rispetto alle amicizie di Maietta, tanto che quest’ultimo sarà candidato alle elezioni politiche del 2013 e diventerà deputato. Non solo, da vero frontman del partito in provincia, sarà anche candidato alle elezioni europee nel 2014.

Il novello duo della legalità appoggiò e sostenne le candidature di Pasquale Maietta. In particolare Nicola Calandrini, candidato alla Regione nel 2013, fece una campagna elettorale cheek to cheek con Maietta candidato in contemporanea alla Camera.

Giuseppe De Matteis, ex Questore di Latina
Giuseppe De Matteis, ex Questore di Latina

Da evidenziare anche che il novello duo della legalità rimase in silenzio quando nel novembre 2014 si venne a sapere un fatto gravissimo.

Ci stiamo riferendo all’interrogazione parlamentare, attribuita inizialmente a Pasquale Maietta, contro il questore De Matteis (protagonista poi nel 2015 dell’operazione Don’t Touch) per alcune sue dichiarazioni riguardanti la situazione di illegalità diffusa di Latina. Successivamente si appurò che l’interrogazione era stata preparata addirittura dal capo di gabinetto del Comune di Latina Francesco Melaragni e da quest’ultimo fatta presentare in Parlamento attraverso Fratelli d’Italia.

IL SILENZIO SUI GUAI GIUDIZIARI DI MAIETTA

Le vicissitudini giudiziarie per Pasquale Maietta iniziano con una vicenda che, seppur non avrà poi alcun seguito, è sicuramente poco edificante.

A ottobre del 2015 è iscritto nel registro degli indagati accusato dalla Procura di Latina di violenza privata insieme a Costantino “Cha Cha” Di Silvio. L’onorevole non aveva gradito un post su Facebook da parte di un ragazzo di Latina e aveva mandato Cha Cha a catechizzarlo.

I veri guai, quelli grossi, sono rappresentati dalle inchieste: Olimpia (secondo filone), Starter e Arpalo.

Nel novembre del 2016 la Procura di Latina richiede alla giunta per le autorizzazioni della Camera dei Deputati l’arresto del deputato Maietta nell’ambito dell’inchiesta “Olimpia” riguardante l’irregolare gestione degli appalti e dei fondi del Comune di Latina. Pochi giorni dopo risulta indagato anche nell’ambito dell’Operazione “Starter” della Guardia di Finanza e gli vengono sequestrati beni mobili ed immobili per illeciti finanziari legati alla gestione dell’U.S. Latina Calcio.

Di fronte a tali gravi fatti, il novello duo della legalità rimase in silenzio, chissà magari anche per compiacere il partito a livello nazionale, che si schierò vergognosamente a difesa di Pasquale Maietta, adoperandosi affinché venisse negata alla Procura della Repubblica di Latina l’autorizzazione all’arresto.

Ad aprile 2018 Maietta, non potendo più utilizzare lo scudo dell’immunità avendo terminato il proprio mandato parlamentare, viene arrestato nell’ambito dell’operazione Arpalo, in quanto ritenuto il vertice di un’associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio aggravato, al trasferimento fraudolento di valori, alla bancarotta fraudolenta e a reati tributari e societari.

Anche di fronte a tali gravi fatti, il novello duo della legalità osservò un religioso silenzio.

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LA PESSIMA FIGURA DI NICOLA CALANDRINI

Il 23 gennaio scorso, ospite di una puntata di Monitor, il programma televisivo di Egidio Fia, Nicola Calandrini si è prodotto in una penosa esibizione proprio sull’argomento oggetto del presente articolo.

Nicola-Calandrini
Il senatore Nicola Calandrini ospite nella trasmissione Monitor in onda su Lazio Tv

Il momento topico è stato quando ha avuto la faccia tosta di affermare che fino ad ottobre 2015 non era a conoscenza dei rapporti tra Pasquale Maietta e Costantino Di Silvio, detto Cha Cha.

Per questa sorta di alieno della politica latinense proveniente da un altro mondo, che in realtà era consigliere comunale dal 2002, aveva aderito al partito di Maietta (Fratelli d’Italia) ad inizio del 2013 e aveva fatto campagne elettorali stando al suo fianco e avendolo al suo fianco, lo spartiacque ci sarebbe stato con l’inchiesta Don’t Touch, quando è venuto fuori che Maietta, in politica dal 2007 (all’epoca come consigliere comunale di Alleanza Nazionale con Zaccheo Sindaco), aveva mandato Cha Cha a minacciare un ragazzo di ventuno anni che in un post su Facebook aveva criticato Maietta proprio per i suoi rapporti con Cha Cha.

(Da notare che un politico navigato come Nicola Calandrini avrebbe ignorato ciò che invece era a conoscenza di un ragazzo da poco maggiorenne).

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