MEZZO CHILO DI DROGA E ARMI: ARRESTATI DUE PREGIUDICATI A LATINA

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Latina: armi e droga in casa, arrestati due pregiudicati trovati con tre pistole, un fucile e più di un mezzo chilo di sostanza stupefacente

La Polizia di Latina ha arrestato due pregiudicati locali, trovati in possesso di tre pistole, di un fucile e di più di mezzo chilo di sostanza stupefacente. La brillante operazione è stata portata a termine, nella tarda serata di ieri, dagli agenti della Squadra Volanti: a finire in manette, un ventunenne e un uomo di 62 anni, entrambi residenti nel capoluogo e noti per i loro precedenti di polizia.

Non tragga in inganno la giovane età del primo, che annovera un curriculum criminale di prim’ordine e che, ancora minorenne, si rese autore di un omicidio avvenuto a Latina nel 2014 e per il quale è tuttora affidato in prova per l’espiazione della pena. Si tratta di Mirko Ranieri condannato in via definitiva dal Tribunale per i minori a 8 anni per l’omicidio di Nicolas Adrian Giuroiu, ucciso nel marzo 2014 con diversi colpi di pistola (tredici) e sequestrato, prima di essere ucciso, dai fratelli Angelo e Salvatore Travali.

Manuel Ranieri
Manuel Ranieri. L’8 marzo 2014, intorno alle 16.30, la sala operativa della Questura di Latina ricevette la segnalazione di un urto violento a Borgo Sabotino tra due auto, con successiva esplosione di arma da fuoco da parte del conducente di una Dacia in direzione dell’uomo a bordo di una Toyota. L’uomo “colpito” era Giuroiu condotto con forza nell’altra auto. Il corpo fu poi portato in un’azienda agricola, nascosto in una vasca di cemento adibita alla raccolta di liquami e coperta da un coperchio di metallo. Il motivo scatenante, secondo l’accusa, fu la proposta di far prostituire la ragazza.
Nel 2010, inoltre, nella disponibilità del padre di Manuel e Mirko, Marco Ranieri fu trovato, dentro la cantina del condominio dove risiedeva in Via Monti, un altro carico di armi custodite. Ranieri finì in manette il giorno dopo il ferimento di Paolo Celani in via Petrarca, colpito nel 2010 nell’ambito della cosiddetta guerra criminale scatenata dai Ciarelli/Di Silvio contro il gruppo non rom di Latina di Moro/Nardone. Celani morì successivamente, mentre Ranieri fu oggetto di molte minacce: un’auto bruciata, una bomba rudimentale piazza vicino la sua abitazione e alcune scritte minacciose.
Due anni prima, nel 2008, sempre Marco Ranieri fu gambizzato vicino la sua abitazione in via Monti. L’accusato di tentato omicidio, Cristian Solito, è stato assolto in Appello nel 2014.

L’omicidio fu eseguito da Mirko Ranieri in concorso col fratello Manuel Ranieri (24 anni), entrambi figli del pregiudicato Marco Ranieri, e con l’altro giovane di nazionalità rumena Adrian Ginga (condannato in via definitiva a 18 anni). All’epoca Mirko Ranieri, arrestato oggi per droga e armi, aveva quindici anni.

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Nei fatti, nel tardo pomeriggio di ieri, nella zona dietro il Tribunale di Latina, tra Via Monti e Via Terenzio, il giovane era stato notato dai poliziotti entrare e uscire in pochi minuti da una casa popolare di sua proprietà, ma occupata dall’altro pregiudicato tratto in arresto, Vittorio Bonanni. L’azione repentina ha insospettito gli agenti e una Volante ha fermato l’autovettura su cui viaggiava.

Sotto il sedile di guida, è stato trovato un panetto di circa un etto di hashish, motivo per il quale è scattata immediata la perquisizione dell’abitazione da cui il giovane era stato visto uscire nonché del suo domicilio, uno stabile situato sul litorale pontino.

Nella prima casa – abitata dal sessantaduenne Bonanni, un uomo apparentemente fuori dal giro criminale latinense, praticamente un insospettabile – è stata rinvenuta altra droga, mezzo chilo tra hashish e marijuana e una decina di grammi di cocaina nonché tutti gli immancabili accessori utili al peso e al confezionamento dello stupefacente. Tuttavia, oltre alla droga, sono spuntate fuori anche numerose armi, ossia un fucile semiautomatico calibro 12 e tre pistole semiautomatiche calibro 7,65 di cui una con matricola abrasa ed un’altra risultata rubata: tutte e tre le pistole avevano i caricatori riforniti.

Nell’abitazione di residenza del giovane criminale pontino sul litorale di Latina, invece, è stato rinvenuto altro stupefacente, cocaina, hashish e marijuana, e poco meno di diecimila euro in contanti più materiale utile al confezionamento di stupefacenti.

Le attività della Polizia sono state seguite da vicino dal Pm di turno, il sostituto procuratore di Latina, Giuseppe Bontempo, che ha disposto il trattenimento dei due arrestati presso le camere di sicurezza della Questura, in attesa del trasferimento in carcere.

Sono in corso serrate indagini, anche di natura balistica, sulla provenienza delle armi.

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