LATINA, RAPINE IN SERIE: ASSOLTI, MA MARCO RANIERI E MOGLIE CONDANNATI PER ESTORSIONE

Marco Ranieri
Marco Ranieri

Assolti per le rapine Marco Ranieri e e gli altri sei rinviati a giudizio componenti di una presunta banda, condannati per estorsione e spaccio di droga

A gennaio 2019, il gip del Tribunale di Latina Gaetano Negro accolse la richiesta del sostituto procuratore Valerio De Luca, stabilendo il giudizio immediato per Marco Ranieri, pregiudicato latinense, persino ritenuto legato alla Banda della Magliana che fu, la moglie Katiuscia Oliviero, il figlio Manuel (condannato in Appello per l’omicidio del rumeno Nicolas Giuroiu, il camionista prima sequestrato dai fratelli Travali e poi ucciso a colpi di pistola nel marzo 2014), Cristian Caloroso, Christian Santucci, la convivente di quest’ultimo, Simona Ruisi, e il figlio di lei, Massimiliano Santachiara.

Manuel Ranieri
Manuel Ranieri

Secondo il sostituto procuratore De Luca, a vario titolo, i sette sarebbero stati protagonisti di diverse rapine in giro per il capoluogo di provincia: Marco Ranieri e Christian Caloroso, il 29 luglio 2017, alla sala slot “Vlm Time City” di Via del Lido, tenendo sotto minacciata i dipendenti con una pistola puntata contro, sarebbero riusciti a svuotare la cassaforte e rubare la fede al titolare; Massimiliano Santachiara e Simona Ruisi avrebbero rapinato, il 12 ottobre 2017, con due complici, la “Slot Sonic Bowling” di via Don Torello. Sempre Santachiara, insieme ad altri due complici, il 27 ottobre 2017, avrebbe razziato la tabaccheria di via Monte Terminillo; il 28 ottobre Santachiara con Christian Santucci e Simona Ruisi avrebbero assaltato e rubato il ristoratore Rida Hnich, di Nettuno, malmenandolo e ottenendo l’incasso di 15mila euro.

A latere delle rapine, Caloroso e Marco Ranieri furono accusati di spaccio di cocaina e Ranieri di due estorsioni: una per un debito di droga non saldato; l’altra perché, insieme alla moglie Katiusca Oliviero, avrebbe intimato con la forza a un uomo di lasciate l’alloggio nella casa popolare di Via Helsinky, in zona Cimitero a Latina.

Nonostante il lavoro degli investigatori della Squadra Mobile di Latina che avevano passato in rassegna tutti i colpi, tramite immagini della sorveglianza, intercettazioni telefoniche e ambientali, e i mezzi usati dalla banda per fuggire, ieri in Tribunale di Latina è rimasta in piedi una parte marginale dell’inchiesta.
Secondo il giudice Francesco Valentini, non sono state provate le rapine compiute, a turno, dagli accusati, pertanto gli autori della scia di ruberie andate in scena nel 2017 rimangono ignoti.

È rimasta, invece, l’estorsione ai danni dell’occupante dell’alloggio Ater per cui Marco Ranieri e Katiusca Oliviero sono stati condannati rispettivamente a sette anni e sei mesi e cinque anni, più lo spaccio di cocaina a carico di Marco Ranieri medesimo: condannato a due anni.

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