È in corso una delle più grandi operazioni di mistificazione che si siano mai viste a Latina.
LA MISTIFICAZIONE
Un procedimento penale che si è chiuso con la prescrizione viene propagandato da Zaccheo e la sua corte come una “verità ristabilita”.
La nota del comitato metrobugia presieduto dall’Ing. Massimo De Simone, da Latina Tu pubblicata martedì 19 gennaio, rende giustizia alla verità rispetto allo scempio che ne ha compiuto Zaccheo nella sua conferenza stampa di martedì 19 gennaio, scempio alimentato dai suoi trombettieri di corte, assuefatti al solo uso della tastiera e mai disponibili a un confronto pubblico.
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La verità dei fatti risulta in maniera inequivocabile da documenti pubblici e ufficiali.
PIANO ECONOMICO FINANZIARIO
Secondo il piano economico finanziario la sostenibilità della gestione della cosiddetta “metropolitana leggera” sarebbe stata garantita dai ricavi stimati, il 78% dei quali sarebbe derivato dai contributi regionali chilometrici.
Questi ultimi vennero determinati nella misura di 8,25 €/Km, mentre all’epoca erano intorno a 1,90 €/Km. Quindi una quantificazione assolutamente fantasiosa utile solo a far quadrare in maniera surrettizia il piano economico finanziario.
Tutto ciò avrebbe comportato un buco annuale nella gestione di circa 5 milioni di euro tutto a carico del Comune di Latina.
CONVENZIONE TRENTENNALE
Infatti Zaccheo pensò bene di firmare con il concessionario una convenzione trentennale completamente a favore del privato e a discapito dell’amministrazione comunale, in modo tale che il rischio d’impresa fosse pari a zero per l’imprenditore e il Comune si addossasse tutti i rischi.
Ecco cosa dice sul punto dei contributi chilometrici la convenzione:
il Comune è obbligato a corrispondere al Concessionario (la società privata che si occupa della gestione della tramvia), con cadenza trimestrale, l’importo dei contributi regionali, così come indicati nel piano economico finanziario (dall’inizio della gestione per trenta anni), indipendentemente non solo dalla effettiva erogazione da parte della Regione, ma anche dalla effettiva determinazione del contributo da parte della Regione in misura pari a quella prevista dal piano economico finanziario.
Precisiamo che questa non è l’unica condizione capestro prevista nella convenzione targata Zaccheo.
IL PRIMO “TROMBETTIERE DI CORTE”
Dispiace molto quindi che il primo “trombettiere di corte” sia stato un professionista affermato e stimato come l’Avv. Leone Zeppieri.
Quest’ultimo, proprio perché personaggio autorevole nella città, si è assunto la gravissima responsabilità morale e politica di aver dato inizio alla operazione di mistificazione con il suo comunicato stampa, pubblicato da Latina Tu integralmente lunedì 18 gennaio e poi commentato il giorno successivo.
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DALLA MISTIFICAZIONE AL DELIRIO
Ai vari trombettieri in servizio permanente effettivo per Zaccheo, si è aggiunta ieri giovedì 21 gennaio la senatrice Marinella Pacifico, eletta con il Movimento 5 stelle nel 2018 e poi espulsa lo scorso ottobre.
Con lei siamo arrivati al vero e proprio delirio, forse alimentato dall’incauto comunicato dell’Avv. Leone Zeppieri:
“La sentenza non lascia margine di errore”; “Tutto ciò che viene contestato a Zaccheo si scioglie come neve al sole”.
Sorge un dubbio: ma la senatrice, che parla peraltro di una pronuncia di cui ancora non si conoscono le motivazioni (tra 30 giorni disponibili), lo sa che vuol dire prescrizione?
Il delirio di Marinella Pacifico si manifesta però in tutta la sua incredibile potenza quando accosta la vicenda giudiziaria di Vincenzo Zaccheo a quella di Enzo Tortora.
Insomma una vera e propria follia, visto che si tratta della vicenda che nel 1983 coinvolse il notissimo conduttore televisivo, il quale, all’apice della sua carriera, fu vittima di un clamoroso caso giudiziario. Arrestato con l’accusa di associazione camorristica e traffico di droga venne poi riconosciuto innocente nel processo e assolto a settembre del 1986.
Ogni ulteriore commento è superfluo.
A questo punto, è opportuno ricordare alcune cose che riguardano la nuova fan di Vincenzo Zaccheo.
Ancora prima di mettere piede in Senato acquisì una notorietà nazionale per le rivelazioni di un giornalista che portò all’attenzione dell’opinione pubblica le farneticazioni di cui si era resa protagonista su Facebook:
- i vaccini non servono, essendo sufficiente un’alimentazione sana;
- si deve mangiare solo ed esclusivamente frutta;
- Roberto Saviano è un massone;
- Laura Boldrini è una sionista.
Non solo, in precedenza si era anche attribuita, venendo ripetutamente smentita dal diretto interessato, il merito di essere stata lei a riportare in Italia il concittadino Roberto Berardi, imprenditore arrestato nella Guinea equatoriale.
Prima del delirio Zaccheo/Tortora, la nuova “valletta“ dell’ex Sindaco ci aveva fornito non molto tempo fa un’altra dimostrazione delle sue fantasie deliranti, in cui si propose come sosia di Sabrina Ferilli, tanto da essere oggetto di dileggio nella trasmissione televisiva “Propaganda live” di Diego Bianchi (“Zoro”) in onda su La7 con un titolo piuttosto eloquente: “Io, professione mitomane”.