MARINELLA PACIFICO…DIVERSAMENTE PARLAMENTARE

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Francesco D'Alfondo e Marinella Pacifico
L'assistente parlamentare Francesco D'Alfonso e la senatrice Marinella Pacifico

La senatrice latinense del M5S Marinella Pacifico non finisce mai di stupire.

PRESUNTA ESPERTA DI GEOPOLITICA

Da quando si è affacciata al variegato e variopinto mondo pentastellato (2014) ha sempre millantato di essere una esperta di geopolitica mentre è una laureata in economia e commercio insegnante in un Istituto Tecnico di Cisterna.

Non risulta che abbia mai trattato temi di geopolitica con articoli pubblicati su riviste specializzate o su qualsiasi altro mezzo di informazione, né che abbia mai organizzato incontri pubblici invitando esperti del settore a tenere conferenze nell’ambito della geopolitica o, comunque, che abbia mai svolto qualsiasi tipo di attività avente un minimo di rilievo.

Le sue sortite nell’ambito della politica internazionale hanno avuto come unico palcoscenico il suo profilo Facebook.

In sostanza, un giorno Marinella Pacifico si è svegliata e, come se su di lei fosse disceso lo Spirito Santo, è diventata esperta di geopolitica.

CASTRONERIE GIGANTESCHE

Da quel giorno ha iniziato a sproloquiare di politica estera e intrighi internazionali riempiendo il suo profilo Facebook (come già evidenziato nell’articolo pubblicato il 16 gennaio scorso “Le Terme di Fogliano e il paradosso del M5S “) di ogni sorta di fesseria:

  • nonostante le smentite del diretto interessato, ha farneticato che sarebbe stata lei a riportare vivo in Italia il nostro concittadino Roberto Berardi, imprenditore arrestato nella Guinea Equatoriale.
  • senza specificare alcuna fonte, documento o comunque argomentare ha bollato Laura Boldrini come sionista;
  • ha dato credito alla tesi dello sconosciuto “Italian Hoax Watch”, secondo cui gli attentati di Parigi (Bataclan, ristorante Le Petit Cambodge, Stadio Saint Denis ecc.) sarebbero una colossale frode, ovvero un’operazione d’ingegneria sociale finalizzata al controllo strategico e psicologico delle masse costruita dai servizi segreti israeliani e francesi e volgarmente truccata dai media.

La neosenatrice non ha fatto mancare sul suo profilo Facebook anche il contributo del sex appeal di cui si ritiene dotata, pubblicando video che in realtà destano solo ilarità e sconcerto.

Uno lo abbiamo pubblicato all’interno dell’articolo “Le Terme di Fogliano e il paradosso del M5S “.

Per completezza (sic) pubblichiamo ora l’altro.

In realtà, a parte la stampa locale che non ha dimostrato molto interesse per le gesta di questa geopoliticante per caso, qualcuno si era già occupato di lei. Andrea Palladino, giornalista che all’epoca scriveva per il Fatto Quotidiano, le dedicò un articolo che era un quadretto da far invidia all’avanspettacolo e ai Fratelli De Rege, se non fosse che la nostra è una senatrice della Repubblica Italiana, e nella maggioranza che appoggia il cosiddetto Governo del Cambiamento. Purtroppo di cambiamenti, se seguissimo le vicende di Marinella Pacifico, non ne vedremmo se non solo nella continuità pressoché mimetica con Antonio Razzi.

Palladino riportò alcune frasi della senatrice riprese dalla sua pagina Facebook: dall’avversione della Pacifico contro Saviano: “Si lamentano tutti per la mafia e poi fanno la fila per questo massone…Questo personaggio arricchitosi grazie alla massoneria…Venduto alla massoneria”. Parole che neanche gli Schiavone avrebbero mai usato, poiché destituite di ogni fondamento, se non nella cretineria internettiana di cui la senatrice è un perfetto megafono; alle opinioni altamente scientifiche sul cancro e sul suo rimedio: è sufficiente mangiare un po’ di mele per prevenirlo.

MEMBRO DELLA COMMISSIONE AFFARI ESTERI

Una volta eletta per una serie di circostanze fortuite (si veda sempre l’articolo “Le Terme di Fogliano e il paradosso del M5S”), Marinella Pacifico è diventata membro della Commissione Affari Esteri.

“Giustamente” il M5S, particolarmente attento alla meritocrazia, ha inteso premiarla per l’attività svolta, per la profondità delle sue analisi di politica estera e per la particolare efficacia delle sue argomentazioni.

In sostanza il Movimento che con il suo staff controlla tutto e tutti, che ha depennato dalle liste votate dagli attivisti una serie di candidati senza fornire alcuna spiegazione, che non ha avuto alcun problema a utilizzare infami dossier anonimi (si veda il caso di Bernardo Bassoli sempre nell’articolo “Le Terme di Fogliano e il paradosso del M5S”), non si è preoccupato di attingere a fonti di pubblico dominio dalle quali sarebbe stato molto agevole rendersi conto che Marinella Pacifico è un personaggio politico dedito alle farneticazioni. 

INNAMORATA DI MADURO

In questo momento il tema di maggior rilievo nell’ambito della politica internazionale è la vicenda del Venezuela, caratterizzata dallo scontro fra Maduro, il Presidente eletto per la seconda volta nel 2018, e Guaidò, a capo di una imponente sollevazione popolare (con il favore degli USA di Trump e di altri Stati sudamericani).

Marinella Pacifico
Marinella Pacifico

Tutta l’Europa si è schierata con Guaidò, mentre la posizione del Governo italiano è quella di non prendere le parti di alcuno dei due e cercare di favorire un dialogo, che però, a dire il vero, più passano le ore e più sembra complicato.

Ovviamente, non poteva mancare sull’argomento l’alto contributo di Marinella Pacifico.

In piena controtendenza sia rispetto all’Europa sia rispetto soprattutto al Governo italiano si è apertamente schierata a favore di Maduro, usando termini durissimi nei confronti della posizione italiana e, quindi, del suo stesso Movimento, che sin da subito ha proposto la via del dialogo.

La questione è certamente complessa e non è l’oggetto di questo articolo.

Da evidenziare è la bizzarria della senatrice che, su un tema così delicato, straparla e alla stregua di una cavalla imbizzarrita “corre da sola”.

Così come è da rimarcare che prendere una posizione così smaccatamente a favore di Maduro appare comunque fuori luogo, visto le condizioni in cui è ridotto il Venezuela.

Nonostante sia un Paese ricchissimo è oggi alla fame, ben oltre la semplice povertà: mancano elettricità, acqua, medicinali, generi alimentari di prima necessità; il popolo è costretto a lunghe code per accaparrasi cibo in negozi sempre più presi d’assalto da gente disperata.

Non si tratta quindi di una crisi solo economica, ma di un vero e proprio dramma umanitario.

Certamente Maduro, presidente del Venezuela dal 5 marzo 2013, ha grandi responsabilità in ordine all’attuale situazione, per cui si ribadisce che difenderlo a spada tratta, peraltro in contrasto con la linea del proprio Governo, appare una grande sciocchezza.

IL PARLAMENTO ITALIANO HA UNA NUOVA STELLA

Pacifico dal parrucchiere
Uno dei post sul nuovo profilo della senatrice Pacifico in cui conferma le sue alte qualità politiche: “I miei parrucchieri spiegano la manovra di bilancio 2019 ai loro clienti. #grandissimibrunoemanolo”

Al di là delle dichiarazioni improvvide e facilone sulla situazione venezuelana, è opportuno non indulgere troppo. Di dichiarazioni dei politici, al tempo dei social, è pieno l’etere della comunicazione come, ad esempio, quelle del consigliere regionale Angelo Tripodi (Lega) che, senza accorgersene, aveva fatto copia e incolla di un aforisma di Mao Tse Tung, proprio lui che da sempre si è auto-dichiarato uno “de destra”. Un giovane balilla di Littoria che cita, senza saperlo, il Grande Timoniere comunista ancora non si era visto in terra pontina, nonostante sia in buona compagnia della Pacifico che ha esternato, anche lei, il suo amore insospettabile per la città di fondazione littoriana e il suo disprezzo per le politiche di immigrazione, affibbiando al sindaco Coletta persino la disoccupazione in città (sic). Di tutto ciò che avrebbe potuto dire a Coletta, ha scelto proprio il campo in cui un sindaco non può fare molto. Pinzillacchere, si dirà. Come saranno state pinzillacchere le sue farneticazioni contro i cittadini del Comitato No Corridoio Roma-Latina, esponendo tra l’altro una posizione a favore dell’autostrada a pedaggio Roma-Latina, in antitesi al Movimento 5 Stelle, e in linea con tutti i partiti e il sindacato della Cisl di cui lei è stata un’iscritta e candidata come RSU all’ISS Ramadù di Cisterna. E solo qualche maligno ha notato il suo silenzio assordante sullo scandalo che ha coinvolto la Cisl con la vicenda che è sfociata nell’inchiesta della magistratura “Commodo“, lei che invece ha distillato opinioni alla rinfusa su complicate crisi estere o comunicati a favore di boccaloni sulla cittadella giudiziaria di Latina, riproponendo la ricca letteratura di politicanti che si sono cimentati, tramite supercazzole, con le promesse fasulle di fine lavorazione di quella che è, a tutti gli effetti, una cattedrale nel deserto (con esborso milionario di soldi pubblici) che i latinensi, sin dall’era Zaccheo, si trovano ormai da un quindicennio.

Ma non ci si deve fermare all’effimero dei comunicati stampa, e allora dove andiamo? Come direbbe lo scrittore beat Jack Kerouac: “Non lo so, ma dobbiamo andare”. E allora andiamo in profondità a dare un’occhiata alle attività da senatrice della geopoliticante fruttariana ghiotta di mele. Marinella, che dichiara tra i suoi beni una Mercedes A 180 immatricolata nel 2005, ha al suo attivo in Parlamento una lunga produzione degna di Stachanov. A quasi un anno dall’elezione al Senato, la Pacifico, anche membro del Comitato parlamentare Schengen Europol e immigrazione (nientepopodimenoche), ha presentato come prima firmataria un solo disegno di legge (non ancora legge, sempre se sarà mai discussa) dal nome chilometrico “Ratifica ed esecuzione dello Scambio di note tra il Governo della Repubblica italiana e la Multinational Force and Observers (MFO) emendativo dell’Accordo di sede del 12 giugno 1982, fatto a Roma il 7 e 8 giugno 2017“. Considerata la sua attenzione per i temi locali, tipo immigrazione e cittadelle giudiziarie, i suoi elettori come li definisce lei (non avendone avuto manco uno in vita sua, vista la legge elettorale con cui è stata eletta) si domandano: ma che d’è?

La M.F.O. (Multinational Force and Observers) è un organismo insediato nella fascia orientale della penisola del Sinai con due basi principali: una a Nord, a El Gorah, ed una a Sud, a Sharm el-Sheikh. Il compito della Forza è quello di assicurare il rispetto del trattato di pace tra Egitto ed Israele: la signora senatrice Pacifico si è occupata di un passaggio burocratico, di cui certamente gli egiziani e gli israeliani saranno grati, ammesso che la conoscano. Come le saranno grati i cittadini del Governo della Repubblica di Belarus (Bielorussia), per cui è stata relatrice a un Disegno di Legge.

Pacifico e gli imprenditori
Marinella Pacifico in una delle foto pubblicate da lei in cui si descrive intorno ad alcuni imprenditori a Borgo Sabotino (Latina). Anche nella Terza Repubblica, la senatrice del luogo si dà alla gran magnata come ai tempi del compianto ex sindaco Redi.

Poi, a parte una manciata di interventi verbali in assemblea e in commissione che sicuramente saranno stati degni di lei (per la verità nessuno se ne è accorto), la senatrice ha dato il meglio di sé negli atti di sindacato ispettivo (le interrogazioni parlamentari). A giudicare dalla sua verve social uno si aspetterebbe un profluvio di inchieste, grandi temi, domande ficcanti. Risultato: una. Come prima firmataria, la senatrice geopoliticante ha presentato un’unica interrogazione parlamentare che, in un anno circa all’interno del Parlamento, rappresenta una fatica erculea.
Un’interrogazione per la verità molto scarna (vedi qui), di cui non solo è prima firmataria ma anche unica (di solito le interrogazioni vengono condivise con altri colleghi), riguardante gli assegni Inps degli extracomunitari.

DIVERSAMENTE PARLAMENTARE

Così come il Movimento 5 Stelle non ha certo brillato nel dare credito a un personaggio come Marinella Pacifico, anche quest’ultima non sembra avere avuto una grande capacità nello scegliere il proprio assistente parlamentare, tale Francesco D’Alfonso di Latina

Quest’ultimo, il cui aspetto sembra ricordare un po’ le classiche sembianze di un tronista di Maria De Filippi, forse qualche volta usa anche il proprio cervello come un giocattolo.

È proprio quello che si è indotti a pensare leggendo alcune sue uscite a dir poco infelici su Facebook.

Post razzista di D'Alfonso
Il post razzista dell’assistente parlamentare della Pacifico. Da poche ore, questo post, considerato lo scandalo che ne è derivato, è stato rimosso.

Le ha portate all’attenzione dell’opinione pubblica “Latina Editoriale Oggi” (notizia ripresa anche da Open, il nuovo sito d’informazione promosso da Enrico Mentana), che ci racconta le sue gesta nell’edizione del 2 febbraio. E dire che il giornale diretto da Alessandro Panigutti ci ha provato pure ad essere magnanimo con la Pacifico, dal momento che solo pochi mesi fa la definì una leader degli attivisti del territorio. Con conseguenti domande di quest’ultimi che, per la verità, non l’hanno mai vista come, per esempio, per la campagna elettorale di Cisterna di Latina o per l’incontro programmato dall’altro parlamentare del territorio Raffaele Trano che, proprio oggi, organizza un’assemblea pubblica a Gaeta con altri colleghi senza la Pacifico.

Tornando al collaboratore della senatrice, il nostro adorabile guascone ha condiviso un video su Facebook in cui viene mostrato un cittadino straniero che, senza biglietto, viene multato da un controllore su un mezzo del Cotral. Il “nostro”, nel ricordare un fatto simile accaduto a lui, così si esprime: “50 euro di multa perché mi sono scordato di timbrare 1,50 euro di biglietto preso sul bus. Sto negraccio invece se la scampa”.

L’assistente parlamentare della senatrice Marinella Pacifico, evidentemente ancora non completamente soddisfatto, continua parlando di un episodio avvenuto su un autobus a cui ha assistito personalmente e definisce in questo caso lo straniero senza biglietto un diversamente italiano. 

Ad oggi, dopo la ricca figura d’alfonsiana, il post che viene mostrato in foto è sparito. Il giovanotto deve aver preso spunto da ciò che fece la sua mentore, Marinella la melariana, quando all’indomani dell’articolo succitato di Palladino, cancellò di un colpo il suo intero profilo Facebook in cui erano raccolte tutte le perle della sua alta politica (compresi insulti e diffamazioni contro attivisti di Latina vomitati in due anni).

In attesa del nuovo boom economico vaticinato da Luigi Di Maio, godiamoci (o meglio sorbiamoci) quell’autentico miracolo a 5 stelle rappresentato dalla DIVERSAMENTE PARLAMENTARE MARINELLA PACIFICO e dal suo assistente Ku Klux Klan.

 

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