LATINA. IL PARCO PRODUTTIVO NEL “REGNO” CHE FU DI LALLÀ, TUMA E CHA CHA

La sede in disuso dell'ex As Campoboario, la società calcistica del quartiere di Latina un tempo appartenuta a Costantino Cha Cha Di Silvio e Gianluca Tuma
La sede in disuso dell'ex As Campoboario, la società calcistica del quartiere di Latina un tempo appartenuta a Costantino Cha Cha Di Silvio e Gianluca Tuma

Il primo proponimento presentato nell’ambito di “Upper”, il progetto cofinanziato dal programma Europeo Urban Innovative Actions (UIA), che promuove la realizzazione di parchi produttivi urbani, sarà nel campo sportivo in Via Coriolano nel quartiere di Campo Boario che, un tempo, fu sede dell’As Campoboario degli ex comproprietari Gianluca Tuma e Costantino “Cha Cha” Di Silvio

Il parco produttivo che sorgerà nell'area del campo sportivo di Campo Boario
Il parco produttivo che sorgerà nell’area del campo sportivo di Campo Boario

La notizia è stata appresa oggi, presso la sede del Comune di Latina, dove è in corso la presentazione del progetto “UPPER”, che solo qualche tanto tempo fa è stato motivo di una durissima polemica tra il consigliere comunale di minoranza Massimiliano Carnevale con la Lega di Latina nei confronti del consigliere comunale di maggioranza e Presidente della Commissione Cultura Fabio D’Achille e Latina Bene Comune.

La presentazione del progetto Upper nella Sala De Pasquale del Comune di Latina (foto di Rita Palombi)
La presentazione del progetto Upper nella Sala De Pasquale del Comune di Latina (foto di Rita Palombi)

Upper, come spiegato oggi nella conferenza stampa organizzata dall’amministrazione del capoluogo nella Sala De Pasquale, e nella nota pubblicata sul sito del Comune, promuove la realizzazione di parchi produttivi urbani dedicati alla co-produzione di soluzioni basate sulla natura (Nature Based Solutions – NBS) per affrontare problemi sociali, ambientali ed economici della città di Latina. Un progetto ideato e presentato dall’Ufficio Europa del Comune in collaborazione con un vasto partenariato (CeRSITeS, Ente Parco Nazionale del Circeo, Fondazione Roffredo Caetani Onlus, Associazione TECLA, Engie Services Spa, Labirinto Cooperativa Sociale, Innovaction Europe, Tesserae Urban Social Research)

Ed è sicuramente una lodevole iniziativa trasformare e rigenerare la struttura di Campo Boario abbandonata ormai da anni in un parco produttivo, che fungerà, si legge nel progetto, da sportello unico per soddisfare la domanda di interventi e servizi basati sulla natura da parte della città e di altre parti interessate locali con la necessità di formazione professionale, inclusione sociale e occupazione da parte dei cittadini più vulnerabili.

Armando Di Silvio, detto Lallà

Il campo di Via Coriolano, infatti, fu simbolo di un potere malato, proprio nel cuore del regno dei Di Silvio, poiché a due passi c’è Via Muzio Scevola, la centrale di spaccio del boss di “Alba Pontina” Armando “Lallà” Di Silvio. La struttura sportiva, dove dovrebbe sorgere il parco produttivo, ha continuato ad essere un luogo a uso e consumo dei Di Silvio che, per molto tempo, hanno lasciato i loro cavalli, anche dopo che la stessa era tornata a disposizione dell’ente comunale grazie ai provvedimenti conseguiti all’operazione Don’t Touch. 
L’As Campoboario, la società che usufruiva del campo e della struttura, è stata oggetto di sequestro e, in seguito, di confisca, nei confronti di Gianluca Tuma che ne deteneva al 50% la proprietà (la rimanente quota apparteneva a Cha Cha). Una società vieppiù inquietante poiché aveva nel suo grembo i marchi verbali e figurativi dell’U.S. Latina ai tempi del Presidente Pasquale Maietta.

Gianluca Tuma
Gianluca Tuma

Per anni, con la complicità colpevole della politica latinense (i partiti di centro-destra su tutti, poiché classe dirigente al potere), la società sportiva fondata da Tuma e Cha Cha ha operato lì senza neanche avere un contratto di concessione, con utenze e manutenzione in carico al Comune di Latina, talvolta persino pretesa come nell’episodio evidenziato dall’inchiesta Olimpia in cui Cha Cha pressava il funzionario comunale Nicola Deodato per una caldaia da cambiare.

Ad ogni modo, anni e mesi dopo, qualcosa cambia e va riconosciuto. Latina, infatti, selezionata con altre 5 città italiane e con altri 14 progetti in tutta Europa per Upper potrà testare queste soluzioni innovative e integrate alle sfide individuate dall’Agenda Urbana dell’Unione Europea in materia di sviluppo sostenibile. E cominciare nel cuore del territorio dei Di Silvio è sicuramente qualcosa di cui gioire.

Il Campo sportivo di Corviale
Il Campo sportivo di Corviale

Non solo il parco, perché il Comune avrebbe già preso contatti con una società sportiva con cui mettere in piedi un progetto di calcio sociale indirizzato ai giovani, sul modello del quartiere Corviale di Roma, dove, nel maggio 2014, fu rigenerato un campo sportivo in totale abbandono e degrado diventato, poi, un esempio di recupero delle periferie e un modello internazionale di architettura ecosostenibile: il “Campo dei Miracoli”, il primo centro di calcio sociale al mondo, inaugurato ai piedi del Serpentone (come viene soprannominato l’edficio-quartiere Corviale).

Stamane e nel pomeriggio, inoltre, sono state spiegate, attraverso la pubblicazione di slide, le linee che percorrerà il progetto Upper che, nell’arco di tre anni, dovrà trasformare aree verdi e abbandonate dello spazio urbano in parchi produttivi dedicati alla ricerca, allo sviluppo tecnologico, all’autoproduzione di soluzioni e di servizi innovativi basati sulla natura, affrontando problemi ambientali e sociali e perseguendo obiettivi economici e di governance. Un progetto ambizioso che ha ottenuto un finanziamento da quasi 4 milioni di euro.

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