LATINA CITTÀ DELLE DONNE, LA MOZIONE CHE UNISCE MAGGIORANZA E OPPOSIZIONE

Le consigliere comunali di maggioranza e opposizione di Latina hanno depositato in Comune una mozione per i diritti delle donne

Le Nazioni Unite – si legge nella mozione – hanno indicato la Gender Equality come uno dei 17 Sustainable Development Goals (SDGs) per il 2030 e l’Unione Europea ha promosso uno Strategic Engagement sulla Gender Equality per il triennio 2016-19 e una nuova Strategia europea per la parità di genere 2020-2025.

Punti fermi della mozione firmata da consigliere di maggioranza e opposizione è la Strategia Nazionale per la Parità di Genere dell’Italia che rappresenta lo schema di valori, la direzione delle politiche e il punto di arrivo in termini di parità di genere nel solco tracciato dalla Strategia UE. Le esponenti politiche fanno riferimento al fatto che l’Italia risulta oggi al 14° posto in Europa per parità di genere, con un punteggio del Gender Equality Index inferiore alla media europea e ben lontano dai primi tre Paesi della classifica (Svezia, Danimarca e Francia), nonostante abbia compiuto il progresso più importante tra tutti i paesi dell’Unione Europea negli ultimi anni, con un incremento di oltre 10 punti in 7 anni

Atteso – continua la mozione – che la finalità generale della Strategia è “rendere l’Italia un Paese dove persone di ogni genere, età ed estrazione abbiano le medesime opportunità di sviluppo e di crescita, personali e professionali, di accesso al mondo dell’istruzione e del lavoro, senza disparità di trattamento economico o dignità, e possano realizzare il proprio potenziale con consapevolezza di una uguaglianza garantita e senza compromessi in un Paese moderno e preparato per affrontare la sfida dei tempi futuri”; l’EIGE, European Institute for Gender Equality, organismo autonomo dell’Unione europea per rafforzare la parità di genere in tutta l’UE, nel suo rapporto annuale sullo stato della parità di genere in Europa ha infatti inserito le azioni della Regione Lazio (unica italiana) in una lista di best practices europee di politiche volte a contrastare la diseguaglianza tra generi; l’ultimo Rapporto Istat, ‘Livelli di istruzione e ritorni occupazionali. Anno 2022’, attesta che in Italia le differenze di genere stanno crescendo rispetto alla media europea; evidenziando in particolare che “la quota di donne tra 25 e 34 anni laureate è del 35,5% contro il 23,1% degli uomini. Il vantaggio femminile nell’istruzione non si traduce però in un vantaggio lavorativo: il tasso di occupazione femminile è molto più basso di quello maschile (57,3% contro 78,0%) e il divario di genere è in aumento nel 2022.”

Da tenere in considerazione diversi aspetti: le disparità legate al genere hanno conseguenze dirette sulla coesione economica e sociale, sulla crescita sostenibile e la competitività, nonché sulle sfide demografiche; a causa dell’emergenza covid-19 la popolazione femminile è risultata fra le più colpite da punto di vista economico e sociale tanto che il Parlamento europeo nello studio “L’impatto della pandemia COVID-19 sulle donne” ha rilevato che “circa l’84% delle donne lavoratrici tra i 15 e i 64 anni sono impiegate nei servizi, compresi quelli più colpiti dalla crisi COVID-19 e che stanno affrontando perdite di posti di lavoro. La quarantena ha anche avuto un impatto sugli impieghi “al femminile” dell’economia, come quelli legati all’asilo nido, il lavoro di segreteria e quello domestico; durante il lockdown sono aumentate le richieste di aiuto per violenza con relativo incremento delle chiamate al numero verde, che in particolare il Lazio dai dati Istat, “Rapporto SDGs 2021. Informazioni statistiche per l’Agenda 2030 in Italia” risulta aver avuto intensità più elevate circa 60 ogni 100.000 donne; la Commissione Europea sottolinea l’impegno a favore della parità tra donne e uomini, in Europa e nel mondo, finalizzato ad attuare azioni positive in vari campi d’azione

Le linee di azione possono essere così sintetizzate: l’autonomia economica, raggiungibile lottando contro le discriminazioni, la segregazione del mercato del lavoro, la precarietà delle condizioni occupazionali, il lavoro part-time involontario e lo squilibrio nella suddivisione dei compiti di assistenza tra donne e uomini; la rappresentazione di donne nei processi decisionali e nelle posizioni di potere, ove le donne continuano ad essere sotto rappresentate rispetto agli uomini, sia nel settore pubblico che privato; il rispetto della dignità e dell’integrità delle donne, ma anche la fine della violenza basata sul genere, comprese le prassi nocive dettate dalle consuetudini o dalle tradizioni; l’azione oltre i confini dell’UE in materia di parità tra donne e uomini, che permetterà di sostenere lo sviluppo di società sostenibili e democratiche;

Anche a causa delle molteplici influenze negative sulla figura femminile che arrivano in maniera dominante e talvolta imbarazzante dalle immagini di promozione pubblicitaria riducendo il corpo femminile e il suo appeal sessuale come strumento di possesso e di consumo: occorre a qualsiasi livello istituzionale e umano impegnarsi a garantire la completa realizzazione delle potenzialità delle donne e il pieno impiego delle loro competenze, colmando le differenze di retribuzione e facilitando una migliore distribuzione dei generi nel mercato del lavoro e permettendo più lavori di qualità per le donne, collaborando con tutti i soggetti che a livello locale, regionale, nazionale ed internazionale approfondiscono e si impegnano sui principi succitati; la diffusione di una vera cultura che superi le differenze di genere è da ritenersi possibile solo se donne ed uomini, camminando insieme, perseguono i medesimi obiettivi nel superamento del divario di genere;

In occasione del 25 novembre, Giornata Internazionale contro la violenza sulle donne, si deve dare un chiaro segnale di sensibilità ed impegno dell’Amministrazione comunale.

Ecco perché le consigliere invitano il Sindaco, la Giunta e gli Uffici, a promuovere i valori contenuti nel documento volti ad implementare l’empowerment femminile nei plurimi aspetti legati alla sfera familiare, sociale, economica, professionale e politica in particolare ai fini indicativi e non esaustivi a promuovere le seguenti attività:

  • Rinnovo del Comitato Unico di Garanzia (CUG);
  • Aggiornamento del Piano Triennale delle Azioni Positive per la rimozione degli ostacoli delle pari opportunità nel lavoro con un focus su bilancio di genere;
  • Creazione di un tavolo di partecipazione aperto ad Istituzioni, forze dell’ordine, Asl, organizzazioni intermedie e del terzo settore (da censire), istituzioni scolastiche ed università;
  • Conferimeno di mandato alle pari opportunità ad un/una Consigliere/a;
  • Organizzazione di convegni/manifestazioni culturali, artistiche e sportive per sensibilizzare l’opinione pubblica sui temi della violenza di genere, delle pari opportunità nel mondo del lavoro, delle politiche attive del lavoro, dell’imprenditoria femminile, della formazione in particolare professionalizzante, delle materie STEAM e della famiglia;
  • Promozione di iniziative sull’imprenditoria femminile anche attraverso lo Sportello comunale del microcredito;
  • Adesione alla campagna nazionale contro i tumori al seno;
  • Adesione alla campagna sull’educazione finanziaria;
  • Costruire politiche efficaci di contrasto alla violenza anche attraverso la promozione di campagne ed iniziative contro la violenza sulle donne (ex francobollo MISE, Panchine Parlanti, pista ciclabile rossa, promuovere azioni per ricordare le donne vittime di violenza del nostro territorio, promuovere l’utilizzo del numero antiviolenza 1522 anche attraverso la stampa sugli scontrini fiscali, promuovere corsi di autodifesa);
  • Creazione dei “percorsi sicuri” nelle zone periferiche ad alto rischio, con incremento di illuminazione e video sorveglianza e promozione di piattaforme per l’accompagnamento a casa (ex DonneXStrada);
  • Promozione iniziative family friendly (per esempio implementazione asili nido, azioni volte alla armonizzazione famiglia-lavoro, implementazione il tempo pieno a scuola; riduzione del costo di partecipazione alla retta);
  • Educare i giovani “alla non violenza” attraverso percorsi condivisi con le Istituzioni scolastiche (ex Protocollo di intesa con Garante Infanzia e Adolescenza Regione Lazio; Istituzione di un Premio/Concorso rivolto alle Istituzioni scolastiche);
  • Rinnovo del Consiglio comunale dei bambini;
  • Rigenerazione degli spazi pubblici attrezzati per bambini;
  • Installazione stalli rosa;
  • Promozione di una maggiore attenzione alle cure sanitarie verso le donne anche attraverso la collaborazione con il Polo Universitario Pontino ed il PUA, Punto Unico di Accesso ai servizi sociali ASL;
  • Garantire nei bandi i criteri di premialità previsti dal Nuovo Codice dei Contratti Dlgs n. 36/2023 per le donne tra cui si suggerisce ai fini indicativi e non esaustivi: 1) la percentuale di donne in ruoli apicali; 2) l’assenza di verbali di discriminazione di genere; 3)il possesso della certificazione SA8000 (social accountability) o della UNI EN ISO 26000:2020 (cosiddetta responsabilità sociale) o ad altre certificazioni equivalenti 4) la previsione di una quota minima di forza lavoro femminile 5) il mantenimento del work-life balance del personale impiegato attraverso l’adozione di diverse misure (per esempio Asilo nido aziendale /territoriale convenzionato; flessibilità oraria in entrata, uscita, roll up; Telelavoro o Smart working time, aspettativa per motivi personali; Integrazione economica a congedi parentali;  Benefit di cura per infanzia e anziani/disabili non autosufficienti; Sportello informativo su non discriminazione/pari opportunità;Formazione sui temi delle pari opportunità e non discriminazione; Adesione a network territoriali per la parità; Identificazione di una figura aziendale per le politiche anti discriminatorie.)
  • Di recepire il seguente indirizzo nel Documento Unico di Programmazione e in tutti gli strumenti di Pianificazione e attuazione dell’Ente;

Le firmatarie della mozione sono Simona Mulè, Serena Baccini, Valentina Colonna, Pina Cochi, Francesca Maria Pagano, Federica Censi, Daniela Fiore, Floriana Coletta, Valeria Campagna, Maria Grazia Ciolfi e Loretta Isotton.

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